Da www.sportmediaset.it
"Milito? Grandissimo attaccante"
Zanetti: "Se arriva è il benvenuto"
Da qualche settimana si parla con una certa insistenza di un interessamento dell'Inter nei confronti di Diego Milito. Il capitano nerazzurro, Javier Zanetti, ha voluto dire la sua in merito, lanciando un messaggio al connazionale: ''Stiamo parlando di un grandissimo attaccante e lo ha dimostrato ovunque, sia in Spagna che in Italia. Lui sa che, se arriva all'Inter, sarà accolto bene da tutti, non solo dagli argentini, perchè è un ragazzo in gamba".
Il capitano poi aggiunge: "E' ritornato in Italia e sta facendo molto bene, io sono felicissimo perchè lo conosco abbastanza e so quanto lui tenga a dimostrare il suo valore". Milito potrebbe essere il settimo argentino della rosa nerazzurra: "Se arriva, il benvenuto sarà un asado...'' ha concluso scherzosamente Zanetti.
3 gennaio 2009
Faccia a faccia Adri-Mourinho
"Abbiamo parlato di ristoranti di Rio"
Dopo il ritardo e i misteri di venerdì, c'è stato l'atteso faccia a faccia tra Adriano e Josè Mourinho. Alle 9.15 l'attaccante si è presentato ad Appiano Gentile, dove ha incontrato il tecnico. I due hanno avuto un chiarimento e Mou ha scherzato sull'accaduto: "Con Adri ho parlato di un ristorante di Rio". In seguito "L'Imperatore", ancora ufficialmente infortunato, si è allenato a parte e poi ha partecipato alla seduta pomeridiana a San Siro.
"Ho chiamato per due giorni Julio Cesar per chiedere di un ristorante di Rio de Janeiro, ma Julio non ha risposto al telefono", ha detto il portoghese che poi su Adri ha ribadito: "Lui al Flamengo? E cosa ci va a fare? Il Brasile è per le vacanze ". Il tecnico ha poi spiegato: "Adriano ha lavorato con il preparatore atletico, faremo così fino a quando sarà in condizione di allenarsi con il resto della squadra. Se Adriano reagisce bene al lavoro, sarà pronto quando torneremo a giocare".
Dal Brasile giunge intanto la voce per cui sarebbe colpa dell'Inter se Adriano è arrivato in ritardo a Milano. Lo dice Flavio Pinto, portavoce dell'attaccante. Le sue dichiarazioni sono state riportate da globoesporte.com. "C'è stato un disguido tra Adriano e la società. Il club non aveva prenotato, come normalmente fa, il volo di ritorno dal Brasile per la fine delle vacanze. Così lui si è trovato senza posto riservato sull'aereo giusto. Si è dovuto organizzare per conto suo pagandosi il biglietto".
Intanto venerdì sera, secondo Tuttosport, Mourinho non ha voluto Adriano all'hotel che ospita i nerazzurri per il ritiro. La stanza prenotata a suo nome quindi è rimasta vuota e il brasiliano è tornato a dormire nella sua casa di San Fermo della Battaglia in provincia di Como.
3 gennaio 2009
Inter: una maxi multa per Adriano
Dovrà pagare il massimo: 150mila euro
Costerà molto caro il rientro con ritardo ad Adriano. Dopo la strigliata di Mourinho e la pace fatta subito dopo, la società nerazzurra ha deciso di chiedere il massimo della sanzione, ovvero 150mila euro di multa. In pratica una trattenuta del 30% sullo stipendio di gennaio. La sanzione dovrà avere l'ok della Lega Calcio. E solo dopo il presidente Moratti deciderà a quale associazione andranno i soldi in beneficenza.
La notizia sarebbe dovuta rimanere segreta, ma qualcosa è trapelato ugualmente. Intanto il direttore tecnico Marco Branca ha detto che "gestire Adriano non è un problema, sappiamo come fare".
Non sono però del tutto sgombrate le nubi all'orizzonte visto che i contatti per lasciarlo andare a gennaio ci sono e si aspetta solo che il suo procuratore Gilmar Rinaldi ne porti una interessante.
4 gennaio 2009
Corsa nei boschi per Adriano
Maicon ha raggiunto la squadra
Adriano si è presentato puntuale all'allenamento: quaranta minuti di corsa nei boschi e potenziamento specifico in palestra con il preparatore atletico Bisciotti. Nel pomeriggio lavoro con i compagni. Con il gruppo anche Vieira. Ha raggiunto la squadra Maicon, dopo i due giorni di permesso in più che gli ha concesso Mourinho in quanto non sarà disponibile per la gara di sabato sera contro il Cagliari perché squalificato.03/01 FACCIA A FACCIA ADRI-MOURINHO
Dopo il ritardo e i misteri di venerdì, c'è stato l'atteso faccia a faccia tra Adriano e Josè Mourinho. Alle 9.15 l'attaccante si è presentato ad Appiano Gentile, dove ha incontrato il suo tecnico. I due hanno avuto un chiarimento. In seguito "L'Imperatore", ancora ufficialmente infortunato, si è allenato a parte, seguito dal preparatore atletico nerazzurro. Mou poi ha scherzato sull'accaduto: "Con Adri ho parlato di un ristorante di Rio".
02/01 ADRIANO ARRIVATO IN RITARDO
Alla ripresa degli allenamenti in casa Inter era assente Adriano. Tutto regolare secondo la società nerazzurra. Il rientro ritardato è stato concordato: l'Imperatore è ancora infortunato e quindi niente prima seduta. Era previsto un appuntamento con il dott. Combi per verificare le condizioni fisiche, ma gli accertamenti sono slittati a sabato. Ad Appiano quindi il giocatore non si è proprio visto. E' arrivato a Milano, infatti, solo alle 20:13.
01/01 MOURINHO CHIAMA A RAPPORTO
Josè Mourinho ha dato appuntamento a tutti i calciatori nel pomeriggio di venerdì al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile per la prima seduta di lavoro del 2009 e il primo giorno del ritiro invernale che si concluderà martedì 6 gennaio. Da mercoledì 7 si proseguirà secondo il programma classico, con ritiro alla vigilia della ripresa del campionato, prevista per sabato 10 a San Siro contro il Cagliari.
Marino: "Su Hamsik no a
ll'Inter"
"Barrientos? Non è adatto alla A"
Pierpaolo Marino parla di mercato passato e presente del Napoli e rivela che in estate ha cortesemente rimandato al mittente le richieste avanzate dall'Inter per Hamsik: "In estate Branca prima e Moratti poi ci hanno chiamato per lui -ha detto il dg azzurro- ma io credo possa diventare una bandiera del Napoli per come si e' inserito". Su Barrientos, consigliato da Lavezzi: "E' interessante, ma non ha il fisico giusto per il nostro campionato"
E proprio a proposito di Lavezzi, Marino fa capire che il Napoli ha fatto tutto quello che bisognava fare: "Un prolungamento a un contratto di cinque anni non è possibile. Non vedo di cosa si debba parlare, il contratto che lo lega a noi e' operativo da alcuni mesi, il giocatore sta bene qui anche per le sue qualita', lavora bene e ha conquistato le simpatie dei tifosi. Il fatto che abbia molte richieste non vuol dire che non valga il contratto che ha con noi. E q' come far
capire che l'attaccante argentino e' super blindato. Quello che posso dire è che Lavezzi non e' il nostro giocatore con piu' richieste..". E infatti, la fila più lunga è proprio per Marek Hamsik.
Ma cambierà qualcosa nel Napoli della seconda parte di stagione? Ad ascoltare Marino, ben poco. Detto del no a Barrientos ("Lo seguo da qualche anno, da quando giocava con il San Lorenzo, dunque prima che si trasferisse in Russia. E' sicuramente un ottimo giocatore ma lascia qualche perplessita' per le qualita' fisiche"), potrebbe succedere qualcosa in uscita. Bogliacino è uno degli indiziati: "E' sul mercato ma se lui ci chiede di andare via perche' ha altre ambizioni e vuole giocare di piu', non potremmo trattenerlo con le catene". Sul
campionato, infine, piedi saldamente a terra: "Dobbiamo recuperare dalla sconfitta con il Torino, ritrovare l'umilta' dopo qualche 'svolazzo'. Con la squadra di Zenga sara' una partita difficile, si vedra' chi ha piu' voglia di vincere e chi ha lavorato meglio nelle vacanze. Non dobbiamo scivolare fuori dalla zona Uefa e poi vorrei sfatare il gennaio nero di Reja che e' sempre stato travagliato da quando lui e' con noi...".
4 gennaio 2009
Adri, dipende da te
Il brasiliano dovrà essere disponibile
di Evaristo Beccalossi
E' ancora presto per condannare nuovamente Adriano. Il giocatore era infatti partito per il Brasile con un problema fisico ed evidentemente non sta ancora benissimo. In ogni caso credo che l'Inter proverà a recuperarlo, ma il tutto dipenderà da Adri stesso: dovrà essere lui a mostrarsi disponibile con la squadra, il tecnico e la società che hanno sempre avuto le braccia aperte nei suoi confronti.
Questo mese sarà probabilmente quello decisivo, in cui
si capirà se l'avventura del brasiliano in maglia nerazzurra potrà avere un futuro. Quello che è certo è che quella di Adriano non sarebbe una cessione da fare a cuor leggero, perchè in questo caso ci sarebbe bisogno dell'acquisto di un grande attaccante, e non è facile arrivare a prendere una punta importante a gennaio.
Ci sarà quindi quantomeno il tentativo di poterlo recuperare per poter tornare a contare su di lui, perchè, se riuscisse ad allenarsi bene, questo sarebbe sicuramente importante per l'Inter. All'orizzonte ci sono una serie di gare fondamentali da disputare tra il campionato e la Champions League: poterlo fare con un Adriano in forma costituirebbe un vantaggio.
Ci si può provare dunque, ma a una condizione. Adri, tutti, dal presidente ai giocatori, hanno
provato ad aiutarti, devi capire che ora dipende da te...
3 gennaio 2009
da gazzetta.it
Adriano lavora nei boschi
Nerazzurri e bianconeri al lavoro nell'ultima domenica senza calcio. Mourinho ha ritrovato Maicon, che sarà squalificato contro il Cagliari. Corsa per l'attaccante dopo la maxi-multa.
INTER - Doppia seduta oggi per i nerazzurri. Al lavoro anche Adriano, che dopo la maxi multa inflittagli dalla società per il ritardo con cui si è ripresentato alla Pinetina dopo le vacanze estive, ha lavorato a parte per circa 40'. Per il brasiliano corsa nei boschi attorno alla Pinetina e potenziamento muscolare in palestra, poi allenamento pomeridiano in gruppo. Con i compagni ha lavorato invece Patrick Viera, che proseguirà in palestra. Allenamento a parte invece per Maicon, rientrato dopo i due giorni di riposo supplementare concessigli da Mourinho visto che l'esterno destro è squalificato per la gara contro il Cagliari di sabato sera.
Faccia a faccia Mou-Adriano
Multa per il ritardo: €150.000
L'attaccante e il tecnico a confronto mentre la squadra si allenava. Il portoghese: "Presto sarà pronto per giocare. Flamengo? Lì si va a far le vacanze". Nel pomeriggio il ritorno in gruppo. Ma la società ha chiesto alla Lega il massimo della sanzione
Inter di nuovo al lavoro
Ma Adriano non si vede
L'attaccante di ritorno dal Brasile assente ad Appiano Gentile, dove i nerazzurri sono tornati al lavoro dopo le vacanze: il suo aereo è atterrato alle 20.13. La società nel proprio sito parla di visite di controllo da parte dello staff medico, ma la spiegazione non convince: lo stesso Mourinho aveva detto di aspettarsi anche il suo arrivo
Mourinho: "Il Manchester?
E' meglio allenare l'Inter"
Sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, intervista esclusiva al tecnico nerazzurro che svela i suoi piani per il 2009: "A febbraio saremo più forti di adesso. Adriano può far meglio altrove, ma se sta bene potrebbe giocare contro il Cagliari. Ibra è un fenomeno diventato leader" "E’ più corretto dire che a febbraio inizia la vera Champions, ma io penso a vincere anche tutte le partite di campionato: lì conta la regolarità e il Cagliari vale la Juve. In Champions conteranno i dettagli, compresa la fortuna di non avere infortuni importanti: ma credo che a fine febbraio l’Inter sarà migliore rispetto a quella di fine 2008, questo sì".
"No: abbiamo cicli di preparazione che si ripetono, diversi a seconda che siano settimane di lavoro complete o con una gara infrasettimanale e so che, dopo questi otto giorni, contro il Cagliari saremo intensi come nelle ultime gare. A livello tattico, potrò impostare un lavoro più specifico rispetto a quello della scorsa estate: ho già idea di come giocare con il Manchester in casa e poi a Old Trafford e l’obiettivo è portare la squadra ad un altro livello di gioco anche lavorando con questo tipo di specificità".
"Per niente: Ferguson ha vinto trenta titoli e ha vissuto tutta la sua carriera con questi ritmi, ha sei giocatori per tre ruoli offensivi e quattro per due ruoli di centrocampo, prima di giocare contro di noi il Manchester non avrà impegni terribili di Premier".
"Non amo che nel calcio ci siano due pesi e due misure: mi sono meravigliato che Rooney non sia stato squalificato, mi meraviglierei se Vidic non prendesse almeno due giornate, anche poche per un gesto così, in una partita vista da tutto il mondo. Ma so già che Evans ha grandi qualità, Wes Brown è una buona opzione e Ferdinand è un top".
"Avrei bluffato se avessi detto che lo volevo perché era una sfida facile: il mondo del calcio avrebbe riso. Lo volevo perché non vedo grande differenza fra Manchester, Bayern, Liverpool o Barcellona e allora visto che amo la pressione e l’emozione della gara 'vincere o morire', preferisco averla per sfidare i campioni d’Europa e del mondo".
"Se in questo momento potessi scegliere fra essere l'allenatore del Manchester o dell’Inter non avrei dubbi: vorrei essere l’allenatore dell'Inter"
"Mi ha fatto sorridere sentir dire che l’Inter mi ha portato a conoscere il 4-4-2 con il rombo: sono stato uno dei primi in Europa a usarlo e così ho vinto una Coppa Uefa e una Champions con il Porto. Però, pensando ad esempio a una sfida contro il Barcellona, resto dell'idea che sia un sistema tattico con qualche punto debole e che il 4-3-3 consenta un’occupazione geometrica del campo ideale. Non posso ancora dire come giocherò contro il Manchester, ma so che per il controllo difensivo dei loro giocatori di fascia, che poi puntano al centro lasciando spazio all'inserimento dei terzini, a livello di equilibrio può essere importante avere in tasca come chance anche il 4-3-3".
"Io non ho perso fiducia, loro devono saper lottare contro la tendenza di una squadra che gioca bene e vince con il 4-3-1-2, meritare che quella squadra cambi per loro, ma anche adattarsi a quel 4-4-2 particolare, come Quaresma ha fatto a Siena e Mancini a Brema".
"La Supercoppa contro la Roma: allenatore nuovo, emergenza in difesa eppure personalità e dimostrazione di potere fantastiche. Le partite all’Olimpico contro Roma e Lazio: il piacere di giocare un calcio di qualità in un ambiente meraviglioso. Inter-Juve: tutto. Fu la partita quasi perfetta, a cominciare dall'approccio tattico e mentale".
"In questo momento più determinato ad averlo. Non ho la minima indicazione che non sarà con noi ed è segnato come un nome importante per il mio primo allenamento del 2009: per domani (oggi, ndr) aspetto tutti tranne Maicon, a cui ho dato altri due giorni di riposo visto che sarà squalificato. Per me Adriano è un opzione in più: se lavora con entusiasmo e sta bene fisicamente e psicologicamente, magari gioca già contro il Cagliari. Credo ancora che andarsene gli farebbe bene, ma da allenatore come faccio a pensare che uno se ne vada senza che nessuno arrivi? Non posso privilegiare quello che è meglio per lui rispetto a quello che è meglio per Inter, perché l’Inter è più importante di Adriano".
"Credo che Milito piaccia a tutti gli allenatori di serie A, ma che per il Genoa sarà molto, molto difficile rinunciare a lui".
"No, non ho pensato a lui: nell'ultimo anno ha avuto infortuni importanti e ora non è l’Owen che conoscevamo".
"Non ho mai nascosto che è uno dei giocatori più importanti della mia storia di allenatore, ma è dal primo giorno che dico che non credo verrà all’Inter. Anzi, la mia sensazione è che rinnoverà il contratto con il Chelsea".
"No, perché la Pinetina è come la casa di una famiglia e non conosco club che appoggi così tanto i suoi giocatori. Vorrei dare il mio piccolo contributo per fare di Mario un giocatore di primo livello, ma è lui che deve capire perché ci sono calciatori che arrivano al punto più alto e altri no".
"Quando hai quella tecnica, per essere un fenomeno serve mantenere ad alto livello, e inscindibili, condizione fisica e mentale: se non avrà infortuni, non vedo perché Ibra non possa giocare tutte le partite da qui alla fine".
"Lo conoscevo come un super talento che non riusciva a esprimere in campo tutta la sua ambizione, la sorpresa è stata la facilità con cui si è reso conto di quanto la squadra abbia bisogno di lui e lui della squadra. Oggi Zlatan è uno straordinario talento individuale che sa essere anche un vero giocatore-squadra".
"No, se pensano di poter vincere tutte le partite: è anche la mia ambizione e loro sanno come si fa. Ma a loro non basta vincere sempre, devono anche sperare che l’Inter non vinca. E’ questa la dipendenza che nel calcio non vorrei mai avere: in questo la loro sfida è complicata".
"Squadra con giocatori, qualità e pensiero di gioco diversi dal Milan, ma Ranieri e Del Piero dicono quello che dicono Ancelotti e Maldini: ok, purché non dimentichino che anche Mourinho e Zanetti dicono le stesse cose, e non hanno bisogno di aspettare di conoscere i loro risultati".
"Dico Moratti, che non è un semplice presidente, un impresario, uno che pensa in numeri e business, ma un tifoso molto speciale. Anche qui, come nel Chelsea, lavorano tante persone che non sono solo professionisti, ma innamorati dell’Inter: ecco, Moratti è il più innamorato di tutti".
"Gasperini: io cambiavo e lui si adattava, una, due, tre volte. Abbiamo giocato a cane e gatto e quello è stato uno 0-0 molto spettacolare, per chi ama il calcio".
"Potrei dire Amauri, ma il tanto che sta facendo per la Juve ha un profumo diverso da quello che sta facendo Ibra: è Zlatan il giocatore più magico del campionato".
"Devo pensare alle partite in modo diverso. Al Porto guardavo solo a noi: troppo più forti degli altri. In Inghilterra si gioca quasi tutti nello stesso modo e quel modo non si cambia. In Italia no, le squadre studiano le avversarie, si adattano e lo fanno bene: devo fare un grande sforzo anche per decidere i sei uomini in panchina più adatti agli eventuali sviluppi della partita. E' un’esperienza molto importante".
"Io il calcio italiano l’ho già capito, non mi serve altro tempo. Il mio contratto è per tre anni, non per tre mesi, l’evoluzione di una squadra è quotidiana e lavorerò così fino all’ultimo mio giorno: non so se sarà nel 2011 o anche dopo, ma di sicuro fino all’ultimo giorno".
Adriano, senti Julio Cesar
"Devi restare all'Inter"
Dal Brasile il portiere nerazzurro conferma la fiducia al compagno: "Sono certo che supererà il momento difficile e rimetterà le cose a posto". Ieri l'attaccante aveva assicurato il suo ritorno a Milano il 2 gennaio per riprendere ad allenarsi agli ordini di Mourinho
da calciomercato.com
Adriano-Inter Non dite che è tutto normale
Siccome però qualche dubbio ci resta e qualche volta magari la verità la diciamo anche noi, facciamo qualche considerazione per far sparire definitivamente quel tarlo che ci rode dentro. In pratica, la versione della società è la seguente: 1) si sapeva che Adriano non avrebbe potuto disputare il primo allenamento e si era anche detto; 2) Adriano venerdì è atterrato regolarmente a Milano e ieri mattina sarebbe stato poi regolarmente ad Appiano per l’allenamento; 3) venerdì pomeriggio Adriano ha sostenuto degli accertamenti medici per l’infortunio muscolare subito contro il Werder Brema (leggasi comunicato sul sito). Nessun mistero, dunque.
Benissimo. Però: 1) forse era stato detto che Adriano avrebbe saltato l’allenamento, ma non esistono comunicati ufficiali al riguardo. Anzi, sul sito della società, il giorno 1° gennaio alle ore 7.56 è comparso quanto segue riguardo al giorno seguente: «José Mourinho ha dato appuntamento a tutti i calciatori nel pomeriggio al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile per la prima seduta di lavoro del 2009»; 2) Adriano sarebbe atterrato regolarmente a Milano venerdì, ma alle 15 non era regolarmente alla Pinetina, visto che è arrivato alle 20.13 alla Malpensa; 3) venerdì Adriano non ha fatto alcuna visita medica, visto che le ha sostenute ieri mattina. Risultato: probabilmente, come al solito, sbagliamo noi. Ma non diteci che tutto è normale. (Il Giornale)
Inter Stankovic 'Il nuovo gioco è come prenderci...'
Adriano: Faccia a faccia con Mourinho. Il tecnico 'Flamengo? In Brasile si va in vacanza'
"Con Adriano ho parlato di un ristorante di Rio de Janeiro... Lui al Flamengo? E cosa ci va a fare? Il Brasile è per le vacanze....". Josè Mourinho risponde sorridendo alle domande sul colloquio che ha avuto stamattina con Adriano. L'allenatore portoghese e il centravanti brasiliano, che ieri è rientrato in ritardo dalle vacanze rispetto ai compagni, hanno parlato sul campo del centro tecnico di Appiano Gentile. "Ho chiamato per 2 giorni Julio Cesar per chiedere di un ristorante di Rio de Janeiro... Ma Julio non ha risposto al telefono... ", dice Mourinho. Il tecnico aggiunge: "Oggi Adriano ha lavorato con il preparatore atletico, faremo così fino a quando sarà in condizione di allenarsi con il resto della squadra. Se Adriano reagisce bene al lavoro, sarà pronto quando torneremo a giocare".
12.00 Questa mattina c'è stato un primo faccia a faccia tra Adriano e Mourinho. Il brasiliano, arrivato di buon'ora molto prima dei compagni che hanno raggiunto la Pinetina in pullman partendo dall'hotel in zona San Siro che è sede del loro ritiro fino a martedì, ha incontrato il vice direttore generale Filucchi e il tecnico Mourinho con il quale ha parlato per qualche minuto. Dopo 20 minuti di riscaldamento sul campo, l'Imperatore è andato a lavorare in palestra per smaltire l'infortunio.
Adriano in ritardo per colpa dell'Inter. A sostenerlo è Flavio Pinto, portavoce dell'attaccante brasiliano. Parole riportate da globoesporte.com. "C'è stato un disguido tra Adriano e la società- ha spiegato- Il club, infatti, non aveva prenotato, come normalmente fa, il volo di ritorno di Adriano dal Brasile per la fine delle vacanze. Così lui si è trovato senza posto riservato sull'aereo giusto. Si è dovuto organizzare per conto suo- ha concluso Flavio Pinto- pagando il biglietto di tasca propria...". Adriano è arrivato a Milano poco dopo le 20 con un volo che ha effettuato uno scalo a Parigi. L'Inter aveva spiegato la sua assenza al primo allenamento del 2009 con una visita medica.
RASSEGNA STAMPA
"Contro il Manchester possiamo farcela, sarà la partita più bella, contro i più forti. L'importante è non considerarlo un esame". Lo ha dichiarato Massimo Moratti, in un un'intervista pubblicata oggi da La Repubblica. Il patron dell'Inter ha parlato di presente e futuro, ma anche della situazione che riguarda Adriano. "Può restare con noi - ha ammesso Moratti - Mourinho sarebbe il primo ad aiutarlo. La via d'uscita sarebbe quella di venderlo all'estero, ma non in Brasile". Sul rinnovato duello con la Juve, tornata fra le grandi del calcio, Moratti è chiaro: "È sicura di prenderci? Se noi fossimo secondi diremmo lo stesso. La Juve ha carattere, ma la qualità è del Milan".
da repubblica.it
- SPORT - CALCIO - SERIE A
Il tecnico portoghese cerca di ridimensionare il nuovo caso intorno al centravanti
Il portavoce del brasiliano: "Ieri in ritardo perché il club non aveva prenotato il biglietto"
Colloquio Mourinho-Adriano
"Abbiamo parlato di Rio"
Tornando più serio sulla questione Adriano, Mourinho ha aggiunto: "Oggi ha lavorato in palestra, dopo tanto tempo rientrare subito con la squadra non è buono, continuerà così fin quando non sarà in condizione di potersi allenare con il gruppo. Se tutto andrà bene e reagirà al lavoro, penso che in una delle prime prossime gare ritornerà. Flamengo? No, era in Brasile per le vacanze non per andare al Flamengo".
La mancata partecipazione di Adriano al primo allenamento dell'anno è soltanto l'ultimo episodio della telenovela del brasiliano, da molti ormai dato in partenza dall'Inter e non più amato dai tifosi. Lo stesso Massimo Moratti riconosce che "la via d'uscita" sarebbe la cessione, ovviamente all'estero "ma non in Brasile".
Questa mattina l'attaccante si è presentato poco prima delle 9 al centro sportivo Angelo Moratti, dove lo aspettavano Mourinho e il responsabile dello staff tecnico, il dottor Franco Combi. Non ha preso parte alla prima seduta di allenamento e ha svolto un lavoro differenziato con il preparatore atletico Bisciotti.
Intanto il portavoce di Adriano, Flavio Pinto, ha fornito la sua versione sul ritardo con cui il calciatore è rientrato a Milano dal Brasile, motivo della sua assenza dall'allenamento di ieri: tutto è nato da un disguido. "In passato Adriano ha commesso alcuni errori ma stavolta si tratta di una discordanza di informazioni - le parole di Pinto riportate da globoesporte.com - Di solito è il club che prenota i biglietti per il Brasile e per il ritorno in Italia per le feste di fine anno ma giovedì, quando stava per imbarcarsi, Adriano ha visto che il suo biglietto non era stato prenotato e ha dovuto programmare il ritorno per conto proprio".
Secondo la ricostruzione di Pinto, il centravanti ha informato i dirigenti nerazzurri del problema e ha avvertito che non sarebbe arrivato assieme agli altri brasiliani Julio Cesar e Mancini. L'Inter, sul suo sito ufficiale, ha fatto sapere che il giocatore era stato impegnato in "visite di controllo da parte dello staff medico in seguito all'infortunio riportato a Brema lo scorso 9 dicembre". "La persona che si occupa delle prenotazioni si deve essere dimenticata del biglietto di Adriano, magari perché lui, al contrario di altri compagni, è venuto in Brasile prima per recuperare dall'infortunio - ha aggiunto Pinto - Per Adriano sarebbe stato meglio fare il viaggio con Julio Cesar che è un suo grande amico".
(3 gennaio 2009)
da corriere.it
Mercato Pazzini potrebbe sostituire il Principe in rossoblù
Milito in nerazzurro dipende da Moratti
Per ora le condizioni del Genoa sono inaccettabili
ROMA — Il giocatore più corteggiato del mercato che aprirà ufficialmente mercoledì prossimo è Giampaolo Pazzini, 12 presenze e un gol in questa martoriata stagione da vice Gilardino. Alla porta della Fiorentina hanno bussato Sampdoria e Palermo, Udinese e Bologna, gli inglesi dell'Everton e del West Ham. Ma sulle tracce del centravanti, passato alla storia per aver segnato con l'Under 21 tre gol a Wembley nel giorno dell'inaugurazione (24 marzo 2007), c'è anche il Genoa. E se il Grifone pensa al Pazzo vuol dire che, sotto sotto, non chiude la porta alla cessione di Diego Milito.
Diego Milito (LaPresse) |
Via Adriano, dentro Milito. Ma senza scontrarsi con Preziosi, né scatenare la rabbia del popolo genoano. I rossoblù in apparenza sono irremovibili. «Preferisco non entrare nel merito della questione. Ma il presidente è stato chiaro», il commento dell'allenatore Gasperini. Chiarissimo, per la verità: Milito non si vende. Ma bisogna fare i conti con la volontà del Principe, tentato dall'idea di trasferirsi nella squadra campione d'Italia. In questo senso ha destato particolare impressione l'apertura del capitano Javier Zanetti al suo connazionale: «Milito è un grandissimo attaccante e lo ha dimostrato sia in Italia sia in Spagna. Lui sa che se dovesse venire all'Inter sarebbe accolto bene da tutti e non solo dagli argentini perché è un ragazzo in gamba. Se arriva, il benvenuto sarà un asado...».
Se Zanetti parla così è perché conosce bene la volontà di Milito. E la conosce anche il Genoa visto che ha deciso di muoversi su Pazzini, obiettivo dichiarato in estate prima dell'ingaggio del Principe. Il Grifone non ha avviato un negoziato con la Fiorentina, ma ha sondato il centravanti per capire la sua volontà. All'Inter aspettano. C'è già stato un incontro con i rossoblù prima di Natale. La questione dovrebbe entrare nel vivo dopo l'appuntamento di Coppa Italia, il 13 gennaio a San Siro. Dipenderà da Milito, da Adriano, ma soprattutto da Moratti. Il presidente nerazzurro, al momento, non prevede nuovi investimenti sul mercato. L'operazione Quaresma ha tolto spazio a Mancini, spedito spesso e volentieri Balotelli in tribuna e provocato un rosso di bilancio del quale l'azionista intende tenere conto. E Milito si può prendere soltanto spendendo parecchio.
Il Genoa vuole subito i soldi per acquistare la comproprietà di Pazzini e il cartellino di un altro giocatore della Fiorentina, l'esterno Semioli. Più un robusto conguaglio (almeno altri 15 milioni) a giugno. Inoltre pretende due elementi in prestito: Balotelli è il primo e il cileno Jimenez è il secondo. Obinna e Burdisso sono obiettivi di riserva. Moratti ha rinviato i progetti dispendiosi. L'Inter, questa Inter, secondo lui è in grado di vincere lo scudetto e ben figurare in Champions League. Toccherà a Mourinho e Branca convincerlo a cambiare idea.
Una cosa è certa: Adriano è sul mercato. Per Moratti potrebbe anche non essere sostituito. L'allenatore, invece, pretende un rimpiazzo. La questione terrà banco per molti giorni. E rischia di paralizzare il mercato delle punte. La Samp, per esempio, in alternativa a Pazzini, ha chiesto Balotelli all'Inter e altrettanto ha fatto il Bologna, che non ha ancora chiuso l'accordo con la Reggina per Corradi. Il Palermo vorrebbe sia Pazzini sia il fluidificante Pasqual, ma per cautelarsi ha fatto un sondaggio con la Lazio per Rocchi.
Alessandro Bocci
04 gennaio 2009
da sport.it
|
da inter.it
APPIANO GENTILE - Al termine della seduta della mattina al centro sportivo "Angelo Moratti", Dejan Stankovic ha rilasciato una breve intervista a Inter Channel.
Inter.it vi anticipa, in esclusiva, le dichiarazioni del centrocampista serbo che andrà in onda sul canale tematico nerazzurro, a partire dall'edizioni delle ore 19,30 del telegiornale.
Prosegue il ritiro invernale 2009, come va la ripresa degli allenamenti?
"Fa un po' freddino... , ma siamo contenti di ricominciare, di stare insieme e di lavorare bene. Ci aspetta tanta strada da qui alla fine della stagione. Per questo sono molto importanti questi allenamenti".
A inizio anno si fa sempre un pensierino agli obiettivi finali
"Pensiamo sempre ai nostri obiettivi già all'inizio della stagione. E sono tutti obiettivi che sono alla nostra portata. Soprattutto vedendo le ultime nostre prestazioni della squadra possiamo dire di essere una squadra molto valida".
Pare che in questo inizio anno ci sia un nuovo gioco: tutti dicono di voler raggiungere l'Inter in campionato...
"Un nuovo gioco: come riprendere l'Inter.... Va bene, come dice qualcuno, significa che siamo diventati moto importanti, siamo diventati un obiettivo per gli altri".
APPIANO GENTILE - Dopo il riposo supplementare, concordato con José Mourinho e la società vista la squalifica per la prima giornata di campionato del 2009 contro il Cagliari al "Meazza", maicon è rientrato questa mattina in Italia. E all'ora del pranzo, per unirsi ai compagni, si è presentato al centro sportivo "Angelo Moratti".
Il terzino, appena sceso dalla Volvo aziendale che lo ha accompagnato dall'aeroporto al centro sportivo nerazzurro dopo un breve passaggio nella sua abitazione, ha voluto salutare i tifosi nerazzurri attraverso il microfono di casa, quello di Inter Channel: "Buon 2009 a tutti, speriamo di poter finire questa stagione tanto bene come è iniziata. In queste festività natalizie mi sono riposato bene, è stata una bella vacanza, ci voleva. Ora sono pronto per ricominciare alla grande". Poi scherza: "Io sto bene mentre i miei compagni saranno già un po' stanchi perchè lavorano da due giorni... ".
Infine, nell'intervista che andrà in onda su Inter Channel a partire dalle ore 19.30, Maicon risponde a una domanda sul possibile esordio di Davide Santon nella partita di campionato contro il Cagliari, quella nella quale il titolare della fascia destra non sarà disponibile: "Se il tecnico deciderà di farlo scendere in campo, sono sicuro che farà bene perchè si allena con impegno e sta facendo bene. Mi auguro che lui possa fare una bella gara e che l'Inter possa vincere ancora e sempre".
1 comment:
cool blog
Post a Comment