Saturday, March 15, 2008

Settimana Inter

Certo la settimana dell'Inter non è una settimana se non succede qualcosa di interessante , qualcosa di cui parlare : stavolta sono stati i tapiri oppure tutte le chiacchiere inutili sul mancio, qualche anno fa potevano essere le fughe dal ritiro o gli "spaghetti alla puttanesca" come recitava uno striscione.Ma comuqnue non paragoniamo i periodi : quella era un'inter derisa , umiliata da tutto e tutti ( tutti che poi si è dimostrato che la deridevano perchè truccavano) , oggi no.
Oggi comunque è la squadra che ha vinto due titoli in due anni che ha perso due partite in due anni , la squadra con il tecnico più vincente dlela sua storia dopo Herrera e soprattutto la squadra che ancora mantiene il record dlela serie A delle partite vinte consecutivamente.

Oggi comquen c0'è un

Verso Inter Palermo

da gazzetta.it

Mancini: "Non è una tregua
Non riuscirei a mentire"

Il tecnico dell'Inter: "Ormai è tutto passato e non è un chiarimento temporaneo, altrimenti non riuscirei a dire bugie. Figo? Se gli sono antipatico lo capisco"

Roberto Mancini, 43 anni, ha allenato anche Lazio e Fiorentina. Lapresse
Roberto Mancini, 43 anni, ha allenato anche Lazio e Fiorentina. Lapresse
MILANO, 15 marzo 2008 - "È una cosa passata, penso di aver dato molto da scrivere in questi giorni. Lo sfogo può essere una cosa positiva, anche perché in settimana non si è parlato dell'eliminazione dalla Champions. Comunque non è una tregua fino a fine stagione, altrimenti non riuscirei a mentire". Lo ha dichiarato il tecnico dell'Inter Roberto Mancini, alla vigilia del match contro il Palermo, tornando sulle sue parole di martedì sera, poi ritrattate il giorno dopo a seguito di un colloquio con il presidente Moratti. "In certi momenti - ha cercato di spiegare il tecnico - c'è bisogno di maggiori conferme, soprattutto quando si attraversa un periodo difficile. Non ho avuto nessun trauma io e neppure ne ha avuti la squadra. Io e Moratti, peraltro, siamo stati insieme solo dieci minuti e tutto è finito subito".
FIGO - "Ho fatto il giocatore per vent'anni e quindi capisco che un allenatore possa stare antipatico ad un giocatore che sta in panchina quando un giocatore in campo perde la lucidità e può non capire le esigenze dell'allenatore. Io ci sono passato e lo capisco. Una multa? Da parte mia non ci sarà nessuna richiesta". Infine, Mancini spende anche qualche parole sulla sfida di domani contro il Palermo, invitando a non sottovalutare l'impegno con i siciliani: "Il Palermo è come la Reggina, è una gara dura e difficile, se giochiamo come contro il Liverpool può andare bene". Bisogna pensare a vincere lo scudetto e quindi a "riprendere a vincere, a fare una serie di vittorie- conclude Mancini- questa sarà una settimana importante. La squadra sta ritrovando la condizione, le possibilità ci sono, il campionato è ancora aperto e dobbiamo lottare fino in fondo. Tuttavia abbiamo un vantaggio da gestire e starà solo a noi conservarlo. Se poi la squadra dovesse vincere 2-0 o 3-0 tutte le volte, allora un giocatore che esce può anche fare casino e non è un problema".
gasport

da calciomercato.com

Inter: Mancini 'Non è una tregua di facciata, c'è fiducia'

14:28 del 15 marzo
manciniEra attesa da molti la conferenza stampa di Roberto Mancini, soprattutto dopo la tormentata settimana in casa Inter, con le dimissioni, l'incontro con Moratti e il chiarimento. E il tecnico ha riguardo ha precisato: "Il chiarimento con la squadra c’è stato mercoledì e la squadra ha reagito bene. La cosa positiva è stata che in questa settimana si è parlato di tutto, non dell’eliminazione dalla Champions. E’ andata bene così".

Ma è stato un test per la fiducia? C’è stata? "Sì c’è stata - dice Mancini - l’incontro con Moratti non è andato per le lunghe, non c’è stato molto da chiarire. Ma è stata ribadita la fiducia reciproca.

Ovvio parlare poi di Figo: "A un giocatore può essere antipatico un tecnico perché non lo fa giocare o lo sostituisce sempre. Ma non ho mai visto nessuno tirarsi indietro nel momento della lotta, soprattutto per rispetto nei confronti dei compagni e della società. Io comunque non sono vendicativo, guardo solo al bene collettivo".

Da chiederi anche la reazione di Mancini stesso: "Io ho reagito assolutamente bene - dice il diretto interessato - per me non è cambiato niente. Non è che ci sia una tregua da qui alla fine della stagione e poi si deciderà di cambiare. Non è così. Con il Liverpool siamo stati penalizzati dal fatto di essere rimasti in entrambe le occasioni in dieci. All’andata ci hanno fatto gol solo negli ultimi minuti, al ritorno avremmo potuto cambiare qualcosa mettendo dentro una palla per primi".

Si parla di Mourinho per il dopo Mancini: "E’ un grande allenatore - precisa il Mancio, che poi cambia subito argomento - dobbiamo riprendere la marcia vincente perché questo è l’unico modo per vincere il campionato. La Roma ha sempre gli anticipi, ma questo non significa niente perché alla fine giochiamo tutti lo stesso numero di gare. E’ un vantaggio se la Roma perde, uno svantaggio se vince. Ma non cambia molto. Io dico solo che se con il Palermo mettiamo in campo la stessa concentrazione che abbiamo avuto con il Liverpool ce la faremo. La squadra sta pian piano crescendo, anche gli uomini più importanti che si erano potuti allenare poco stanno acquisendo condizione. Chivu è disponibile, Maxwell lo sarà da mercoledì. Ci sarà qualcuno dei giocatori che dovrà fare tutte e tre le partite di questa settimana". Che si riferissa a Ibrahimovic?

Infine convocato anche Balotelli: "Sta bene - dice Mancini - l’ho visto bene in settimana e l’ho convocato per questo. E’ il nostro futuro ma è giusto che in queste ultime partite stia sempre con noi. Comunque al massimo andrà in panchina con il Palermo". Mancini guarderà la Roma? "Tanto noi dobbiamo vincere. Se tiferò Milan? Io tiferò per Ancelotti".

da www.sportmediaset.it

Mancini: "Non è una tregua, non mento"

Il tecnico dell'Inter torna sulla bufera scatenata dopo l'eliminazione dalla Champions

"E' una cosa passata, penso di aver dato molto da scrivere in questi giorni. Lo sfogo può essere una cosa positiva, anche perché in settimana non si é parlato dell'eliminazione dalla Champions. Comunque non è una tregua fino a fine stagione, altrimenti non riuscirei a mentire".

Lo ha dichiarato il tecnico dell'Inter Roberto Mancini, alla vigilia del match contro il Palermo, tornando sulle sue parole di martedì sera poi ritrattate il giorno dopo a seguito di un colloquio con il presidente Moratti. Mancini parla di Figo e del suo rapporto con il portoghese dopo il gran rifiuto dell'ex pallone d'oro di entrare in campo nel finale del match contro il Liverpool. "Ho fatto il giocatore per vent'anni e quindi capisco che un allenatore possa stare anticipatico ad un giocatore che sta in panchina quando un giocatore in campo perde la lucidità e può non capire le esigenze dell'allenatore. Io ci sono passato e lo capisco. Una multa? Da parte mia non ci sarà nessuna richiesta".

Infine, Mancini spende anche qualche parole sulla sfida contro il Palermo, invitando a non sottovalutare l'impegno con i siciliani: "Il Palermo è come la Reggina, è una gara dura e difficile, se giochiamo come contro il Liverpool può andare bene".

Fontana, ma è lecito parlare così?

Il portiere del Palermo: "In Champions, Inter penalizzata dagli arbitri"

di Roberto Omini

Il titolo d'agenzia, così a prima vista, è parso una burla. O meglio, un'altra bordata provocatoria: destinazione Inter. Quel titolo, appunto: "Fontana, Inter penalizzata dagli arbitraggi". A un passo da Inter-Palermo, leggere certe parole dettate dal portiere del Palermo (ex Inter, perdipiù, e che l'Inter ha lasciato nel 2005 lanciando strali contro Mancini), ci è parso un modo -l'ennesimo- per catturare attenzioni e posare sul gruppo nerazzurro altre corone spinate: casomai ce ne fosse bisogno dopo le notti col Liverpool e con Moratti e Mancini impegnati a spiegarsi, a spiegare e far capire.

Due righe più sotto, poi, la verità. Fontana parla di Champions League e del doppio confronto col Liverpool, e afferma: "Secondo me, l'Inter non ha avuto le possibilità di giocarsi le sue carte al meglio. Questo per colpa degli arbitraggi, dopo 30 minuti di gioco a Liverpool non si può buttare fuori a quel modo Materazzi e anche l'espulsione di Burdisso è stata esagerata. Senza questa doppia espulsione non so come sarebbe finita la doppia sfida fra Inter e Liverpool".

Ecco, appunto. E' da gennaio, anche prima, che addosso all'Inter si scagliano in tanti, quasi tutti, perché nella corsa scudetto la squadra di Mancini ha potuto godere, ben sappiamo in quali circostanze, di decisioni arbitrali che l'hanno favorita: è stato, e rimane, il tema dominante del campionato e chissà mai se sfiorirà. Tant'è. Sono dati di cronaca. Ma nessuno, o quasi, fatti salvi i brevi cenni della diretta delle due sfide col Liverpool, ha mai considerato il dato espulsioni, tralasciando anche il mancato cartellino rosso a Babel, del Liverpool, al 36' del primo tempo della sfida di San Siro: l'Inter ha perso due volte, perché parlare di arbitraggi?

Ne ha parlato Fontana, sfidando -ne è consapevole?- un'onda d'urto che è all'opposto di quanto lui ha detto. Con un coraggio mediatico degno di nota, e al quale vogliamo -serenamente- associare un pensiero statistico legato al capitolo cartellini rossi e dando all'Inter quanto le è dovuto: con gli ampi favori in zona-scudetto e quel che è stato -in senso opposto- con gli arbitri d'Europa, fra Liverpool e San Siro.

PAZZA INTER AMALA

Questo è u npost dove metterò tutto quello che è successo i nquesti gironi in cui no nho potuto aggironare i lblog.Vorrei ringraziare i ragazzi che hanno lasciato i commenti.

Quello che è successo in questi gironi è riassunto nel nostro inno : PAZZA INTER AMALA.