Monday, July 31, 2006

Limiti Open 2006 Men's Championships " Il torneo va avanti di cognome"

Ieri sera si è concluso con le due finali la quinta edizione del Limiti Open torneo di tennis maschile con le vittorie di Gianni "G1ANNY" e di Edoardo "Marrano".Il primo è arrivato terzo e il secondo primo.Hanno rispettavemente battuto Palmi 7 6 6 2 e Inno "Capoccione" per 6 3 2 6 5 7.Soprattutto la finalissima per il primo posto è stata combattutissima con Inno che conduceva sul 4 a 1 i lterzo set poi siè fatto brekkare e da li il Marrano è risucito a risalire.Inno che mi combini mannaggia ??????????????? L'Fwo fallisce i lritorno su ltetto del mondo.Comunuq e la coppa resta fuori d limiti anche per quest'anno.Bellissimo spettacolo pirotecnico finale.E arrivedercial 2007.
Nuovo Ranking :
1 Marrano
2 Capoccione
3 G1ANNY
4 Palmi

Questa sarà la prossima prima fascia del sorteggio prossimo.

Un po' d foto


Il sottoscrittore e i lvincitore


Il sottoscritto in qualita di cooorganizzatore dell'edizione 2006 del torneo e i primi tre.


Le supporters e i supporter di Cap avevano regalato pure uno striscione oltre alle cherleaders che si esibivano in campo.

Saturday, July 29, 2006

Torneo femminile 2006 Limiti Women's Championships

Ieri sera grande finalissima tra "Beloncèè" Martina e " Capocciona" Claudia.
un match con me arbitro e organizzatore del torneo , molto avvincente conclusosi al terzo set dopo addirittura pensate due ore di match. Primo set a favore di Martina 6 4 secondo set tie break 7 6 a favore di Claudia dopo un set combattutissimo nel quale la stessa er ain vantaggio fino a 4 a 2 e 5 a 3 e Martina l'ha recuperata portandola al tie break ma poi è crollata.Terzo Set senza storie 6 1 per Martina con Claudia che però ha annullato un championship point.
Poi premiazione anche per Ilaria terza classificata con Martina che entra nella Hall of fame come prima vincitrice , Claudia invece detiene il record di più giovane fianlista del torneo , cos ache per altro era toccata nel 2002 al fratello Inno nel torneo maschile.
Un po di foto
La vincitrice dei Championships con il sottoscritto


Le prime tre classificate col sottoscritto


Un ringraziamento particolare ad Ilaria (terza classificata)che ha particolarmente creduto in questa idea del torneo femminile che ci venne una mattina su un treno.Grande come coorganizzatrice.Grazie Ila.

Friday, July 28, 2006

La hit del momento Let it B - Juve in B

Sono centonove anni che aspettiamo questo evento si
grazie a Don Luciano è serie B
e vi è andata pure bene perchè dovevate andare in serie C
ma noi ci accontentiamo della B

Serie B serie B serie B serie B

pure l'uccellino in serie B ooo
orologi e maserati non vi serviranno a un cazzo qui
benvenuti gobbi in serie B
La domenica sportiva la lasciate a noi che siamo in A
per voi c'è a tutta B il lunedi

Serie B serie B serie B serie B

col Frosinone in serie B

Serie B serie B serie B serie B

il derby col Crotone in serie B

wravva amigo su su giuventino
se volete potete anche iscrivervi a un Inter club perchè dovete sapere che gente che in questi luoghi non ha mai vinto un cazzo

Serie B Serie B Serie B Serie B
pure l'uccellino in serie B

L'album delle figu poi ti costa quasi la metà
quando hai i giocatori in serie B
trovate il Pampa Sosa e i campioni della terza età
c'è anche nippo Nappi in Serie B

Serie B serie B serie B serie B
anche l'uccellino in serie B
Serie B Serie B Serie B Serie B

Giuve a meno trenta in Serie B
bisogna sempre crederci perchè c'è sempre qualcuno che ci permette di farlo
grazie Juventus grazie per questo momento
e per i momenti dell'anno prossimo

Cou cazzo che ci vado in serie B piuttosto vado a gioca tutta la vita a Napoli o all'isola di Ponza meglio ancora.

Italia Paese di merda Per questo non ho tifato la nazionale

Questo editoriale del Roamnista ( giornale che stimo ) riassume tutto i lmi pensiero ed è per questo preciso fottuto motivo che non ho tifato l'Italia ai mondiali.Sempre così.

La sentenza molle è un made in Italy

di Mino Fuccillo

Caro Direttore, questa è una lettera disperata e triste. Non per la sentenza d’appello su cui tornerò, ma per quello che la sentenza d’appello ha liberato. La sentenza, un cavaturaccioli, il tappo che salta e un liquido nero, malato e maleodorante che sgorga, schizza, allaga: questa la sequenza. Un minuto, appena un minuto dopo la sentenza, non l’umana e comprensibile festa dei graziati dalla clemenza della corte, ma l’osceno e prepotente allestimento della festa finale ad ogni giustizia, decenza, razionalità. Li vedevi sfilare in tv i condannati, condannati due volte, eppure protervi, prepotenti, di nuovo atteggiati a padroni. Condannati a meno del dovuto, a poco, qualcuno praticamente a nulla. Ma pur sempre condannati, in primo e secondo grado, come manipolatori del calcio. Ma di questa loro condizione di colpevoli acclarati e con il timbro doppio di un giudizio d’appello non c’era traccia nelle loro parole. Li vedevi irridere, minacciare, il tappo era saltato e straripava l’insolenza violenta. Ecco Della Valle, l’imprenditore moderno, di moderno gli era rimasto solo il vezzoso braccialetto al polso. Per il resto, tutto il resto, un antico padrone delle ferriere che licenzia poliziotti e giudici se questi non stanno a catena. Era appena stato condannato e prendeva a calci in culo e a pesci in faccia Rossi, Borrelli, il processo, il governo, la stampa e chiunque gli avesse rotto le scatole in questi mesi. Impugnava il bastone, agitava la frusta, lui, il condannato per slealtà sportiva, cioè per tentata truffa sul risultato, che intimava di mettere alla porta il commissario straordinario del calcio. Come un condannato, due volte e non una che, in Tribunale, esige il licenziamento di chi lo ha denunciato e inquisito. Eppure non delirava, infatti nessuno lo portava via o gli consigliava sedativi e prudenza, Della Valle comiziava e pontificava a telecamere giunte e a riflettori adoranti. Sul suo capo aveva l’aureola del vincitore, ma soprattutto intorno a lui l’odore del potere che si vendica e quest’aura le tv l’annusano subito.
Ecco Cobolli Gigli, la nuova Juve. Faceva subito strage di quell’aggettivo. Avevano detto ai giudici e alla pubblica opinione: guardate, non siamo più quelli vecchi, non siamo Moggi e Giraudo, abbiamo fatto pulizia in casa, per primi e da soli. Quindi, per questo, non puniteci troppo, dateci la B e sarà giusta pena, accetteremo la sentenza. Bugia, trucco: appena ottenuto lo sconto Cobolli reclama la serie A. Vorace, ingordo, opportunista, come ai vecchi tempi. Ecco l’ineffabile Lotito : “Vale sempre la presunzione di innocenza”. No, Lotito, non vale in eterno, quella a cui pensa lui si chiama impunità. La presunzione di innocenza cade appunto alla seconda, e per la giustizia sportiva definitiva, condanna. Dopo si è colpevoli acclarati e non presunti innocenti. Ma ecco l’ennesimo trucco: vanno cambiate le regole perché quelle in base a cui sono stati blandamente condannati possono valere solo per i ragazzini nei campetti di periferia. Lotito ci spiega così qual è la morale della sentenza d’appello: quando ci sono i soldi di mezzo, la legge li deve rispettare. Fosse solo Lotito e fosse solo il calcio: nel codice incivile, nella costituzione materiale italiana c’è scritto che se i ladri hanno un’industria che facciamo, vogliamo rovinare l’impresa?
Ed ecco quelli del Milan reclamare scuse e risarcimenti, eccoli, invece che ringraziare la clemenza, insolentire la corte che li ha graziati. Fosse solo la corte, se lo merita. Eccoli tutti gridare che se ne fregano del giudizio e della corte e della loro colpevolezza, loro terranno per il collo il calcio e il sistema, andranno al Tar, andranno dovunque perché vogliono di più che la clemenza, vogliono dare una lezione a chi si è permesso di dar loro fastidio.
Brutta gente, direttore, e intorno a loro un intero mondo convocato in tv, in tutte le tv, che non stava più nella pelle al segnale. Segnale che ci si può disfare di tutti quegli estranei, i Rossi e gli altri venuti da fuori. Allenatori, giornalisti, esperti, addetti ai lavori che rispondono entusiasti al richiamo: fuori i barbari. Tutti ubriachi di gioia all’idea che li si possa cacciare dopo incruenta ma fastidiosa e breve occupazione. Stiamo tornando, siamo tornati, ce lo stiamo riprendendo il calcio, voi altri siete troppo deboli, non durate, la sentenza di burro dimostra che siete di latta e vi faremo rotolare via a calci. Questo usciva dalle tv, questo usciva dal tappo saltato. E questa triste processione è quel che mi fa disperare. Perché osceni e volgari dicevano la verità: se lo stanno riprendendo il calcio. Se lo riprendono perché il calcio mostra di essere allergico ad altri che non siano questa brutta gente. Disperare, letteralmente non sperare più. Perché la ragione mi dice che non c’è niente da fare e che saggio è lasciarglielo questo calcio. La mente calcola e dice che non ci si può credere più. Poi qualcosa che non è testa e cervello impedisce di staccarsi: senza calcio si vive, ma è un’amputazione che fa male. Eppure non so che fare o proporre di fare. Dimmelo, direttore, sbattere la porta o turarsi il naso? Dimmelo davvero, perché questa è una lettera vera e per nulla di circostanza.
E non mi basta prendermela con la sentenza, in fondo non serve, neanche a capire. Sentenza molliccia, come un biscotto a lungo inzuppato, se lo sollevi si sbriciola. Ma, dato il clima, è già un mezzo miracolo che la sentenza non si sia del tutto squagliata. Il clima di un paese che sempre giudica la severità e la legalità una crudele ferocia quando queste cadono nel giardino di casa propria. Il clima e l’ambiente: gli avvocati. Hanno sostenuto, invocando i più alti principi morali, che quelli che al telefono contrattavano arbitri e risultati lo facevano sì, ma per scherzo. Va bene che un avvocato difende sempre e comunque, ma che avvocato è quello che sostiene che i suoi assistiti, ad esempio accusati di spaccio, parlano al telefono di dosi e prezzi per farci sopra quattro risate? Sono gli avvocati omogenei alla cultura di un paese che ha sostenuto, con vasto consenso, la grazia per il calcio vincitore ai Mondiali. Singolare cultura giuridica, attendiamo che gli accusati di scippo rivendichino grazia in nome della destrezza e della velocità di fuga. La stessa cultura giuridica, in fondo, cui si richiamava Giraudo quando esigeva non clemenza ma assoluzione perché, parole sue, il calcio è ambiente “border line”. Insomma, se uno dà una coltellata in una rissa da osteria, è davvero colpevole?
La stessa cultura giuridica e civile che inforna una legge pronta allo sforno. Si chiama indulto ed è stata cucinata in maniera tale che chi ruba un portafoglio prende sei anni di galera ma esce dopo tre, chi invece fa bancarotta di miliardi passa da tre anni a zero e di galera non fa neanche un giorno. Se i due terzi del Parlamento giudicano reati veniali quelli finanziari e di corruzione, se l’assessore condannato può tornare ad amministrare, perché decapitare il calcio?
Il clima e l’ambiente: i sindaci, i ministri, i parlamentari che frappongono il petto alla severità, anzi alla legge. I Tribunali ordinari usati come blocchi stradali, li metto in mezzo, mi ci barrico dietro e niente passa più. E’ il modello tassisti, funziona, lo stanno adottando farmacisti, avvocati, sono pronti i fornai. La sentenza ha le sue colpe, stabilisce che l’importante è non farsi cogliere in flagrante, sancisce l’unico vero divieto d’ora in poi: non trattare questi affari al cellulare e racconta che tutto l’imbroglio era soprattutto una questione di maleducazione. Ma in fondo non è colpa sua, della sentenza. La sentenza è la minestra ma è il convento-paese che la passa. Nell’albergo dove è stata letta, l’altra sera arrivava l’americana Rice. Se, incuriosita dalla mobilitazione e dal trambusto, avrà domandato cosa accadeva, le avranno sintetizzato in inglese: un processo, anzi due, tutti colpevoli e condannati, nessuno però si fa male davvero, adesso cacciano gli inquirenti, è l’Italia, Condy, e nessuno può farci niente.

EDITORIALISTA GRUPPO L'ESPRESSO

Che popolo di merda che siamo pensate a tutti gl iscommettitori che dovrebbero fare ?

Inter record


Mai nessuno aveva fatto tris nello stesso anno Supercoppa Itlaina Scudetto e Coppa Italia

Wednesday, July 26, 2006

Campioni d'Italia




I campioni dell'Italia siamo noi

Monday, July 10, 2006

Italia un paese pieno di contraddizioni

Vedete è dstrano i lgiono dopo che hia vinto un mondiale vedere come è strana la vita e mi riferisco a tutte le migliaia di persone che hanno sempre insultato Marco Materazzi da me sempre difeso che oggi invece tranquillamente esultano per il suo gol e da tipici italiani salgono sul carro del vincitore e non lo insultano quando lo hanno fatto fino ad un minuto prima.C'è qualcuno invece che continua a dire che è un bastardo e che per esempio sul fallo di Zidane (questi signori dicono immenso giocatore uuuuuuuuuuuuu poverino) lui cosa gli avrà detto e deve aver perso la testa e questi signori sono stati messi a tecere (tra parentesi so tutti Juventini) e Matrix non solo ha segnato il gol decisivo , uno dei rigori ma è anche capocannioniere del torneo per l'Itlaia insieme a Toni.Io non ho mai tifato per questa nazionale ed è strano festeggiare solo per uno , ma non so come tutto il resto delle banderuole e di quelli che salgono sul carro del vincitore ora perchè io non festeggio e sono sempre io , non ho critticato dall'inizio coem i due terzi dei tifosi italiani tecnicamente Lippi all'inizio , non ho insultato buffon e cannavaro all'inizio con insulti e ora esulto come tanti che lo hanno fatto e che ora li vogliono santi.IO HO SEMRPE DETTO CHE LIPPI CANANVARO BUFFON E IAQUINTA NON CI DOVEVANO ANDARE AI MONDIALI PER MOTIVI ETICI E RIMANHGO DI QUELLA OPINIONE.

E' PROPRIO STRANA LA VITA PENSATE UN AMCELLAIO ASSASSINO FIGLIO DI PUTTANA COSì DEFINITO DA TUTTI IN TUTTI GLI STADI HA FATTO VINCERE UN MONDIALE AD UN POPOLO CHE IN PARTE LO ODIA. LUI SI è PRESO LA PIù GROSSA RIVINCITA CHE GLI POTESSE CAPITARE ALLA FACCIA DI TUTTI QUESTI COSTRINGENDOLI AD ESULTARE PER I SUOI GOALS.

IO DICO ADESSO NON VI DOVETE AZZARDARE PIù A CHIAMARE MATERAZZI FIGLI O DI PUTTANA BASTARDI VI DOVETE VERGOGNARE AD ESULTARE .

Wednesday, July 05, 2006

Tyler Hilton

Missing You

Everytime I think of you
I always catch my breath
I'm still standing here
And your miles away
And I wonder why you left me
And there's a storm that's raging through my frozen heart tonight

I hear your name in certain circles
And it always makes me smile
I spent my time just thinkin about you
And its almost driving me wild

[Bridge:]
But its my heart thats beggin down this long distance line tonight

[Chorus:]
And I ain't missin' you at all
Since you've been gone... Away
I ain't missin' you
No matter what I might say

There's a message in the wires
And I am sendin' you a signal tonight
You don't know how desperate I've become
And It looks like I'm loosein' this fight

[Bridge:]
But it's my heart that's breakin' down this long dusty road of mine

But I ain't missin' you at all
Since you've been gone... Away
I aint missin' you at
No matter what my friends say

And there's a message that I'm sendin' out
Like a telograph to you or something
I can't bridge this distance
Honey, stop this heart ache all alone

I ain't missin' you at all
Since you've been gone... Away
I ain't missin' you
No matter what my friends say
I ain't missin' you
Since you've been gone... Away
I ain't missin you
Yeah, no matter what your friends say

Hey yeah, yeah yeah yeah

I ain't missin you at all
Since you've been gone... Away
I ain't missin' you
Nooo

Rabbia e frustrazione

Rabbia e frustrazione

Canzone del giorno

Good Riddance (Time Of Your Life) Green Day Nimrod 1997

(fuck)
Another turning point a fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist directs you where to go
So make the best of this test and don't ask why
It's not a question but a lesson learned in time

It's something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life

So take the photographs and still frames in your mind
Hang it on a shelf in good health and good time
Tattoos of memories and dead skin on trial
For what it's worth it was worth all the while

It's something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life

It's something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life

It's something unpredictable
But in the end is right
I hope you had the time of your life