Sunday, February 17, 2008

Inter Livorno gara e post

da gazzetta.it

Turnover? Suazo fa per due

Nessun problema per l'Inter, che batte il Livorno (2-0) grazie alla doppietta dell'honduregno. Maicon e Stankovic tra i migliori, Figo entra nella ripresa: buone notizie in vista di Liverpool

David Suazo, 28 anni, 7 gol in 16 partite di campionato. Ansa
David Suazo, 28 anni, 7 gol in 16 partite di campionato. Ansa
MILANO, 16 febbraio 2008 - Ci siamo. Il momento più importante della stagione interista è arrivato. Mancini può accantonare le polemiche ed essere fiducioso: a quanto s'è visto contro il Livorno (2-0, firma unica, quella di Suazo), la sua squadra è pronta per un ciclo da duri: Liverpool e Sampdoria fuori casa, Roma al Meazza nel giro di 15 giorni. Ad Anfield ci saranno Maicon e Stankovic perché il test di oggi è andato bene, come sperava Mancini. E anche Figo, magari in panchina, rientrato a tre mesi dall'infortunio di Torino.
DOPPIO SUAZO - E' turnover dichiarato. Crespo ha l'opportunità di giocare una partita intera per impressionare il suo allenatore. "Valdanito" non segna da Mosca in Champions (23 ottobre), ma nel primo tempo non combina granché. Sarà perché la scena è tutta di Suazo dopo pochi minuti: l'honduregno apre di testa al 14' trasformando in oro un calcio di punizione di Chivu; quattro minuti dopo approfitta dell'autoscontro in area toscana (Knezevic frana su Diamanti) per il raddoppio che di fatto chiude la partita.
FIAMMATA - Il Livorno, senza Tavano e Tristan, è troppo tenero davanti. Così i nerazzurri ci mettono poco per tenere a distanza di sicurezza Pulzetti, a segno contro il Milan, e Bogdani. Quando si è troppo sicuri del proprio dominio si rischia qualcosa (Pelè manca in qualche appoggio), ed ecco che i toscani confenzionano due occasioni "vere": il palo di Diamanti su punizione e la zuccata di Vidigal su cui si esibisce Julio Cesar. Una fiammata che non accende la partita, perché a metà ripresa Cambiasso divora il 3-0 dopo un'invenzione di Suazo.
FIGO - Con Rossini più Vailatti, Camolese gioca l'ultima carta passando a quattro dietro. La sostanza però non cambia e non basta nemmeno la tradizione favorevole (2-2 all'andata): il Livorno, una delle 4 squadre ad aver fermato l'Inter in campionato, non va oltre qualche buon tentativo di Diamanti e deve arrendersi. Gli applausi di San Siro si concentrano su Luis Figo, tornato a giocare una gara ufficiale dopo più di 100 giorni. Un'altra buona notizia in chiave Liverpool...
INTER-LIVORNO 2-0
(primo tempo 2-0)
MARCATORE: Suazo al 14' e al 18' p.t.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon (dal 28' s.t. Figo), Burdisso, Chivu, Maxwell; J. Zanetti, Pelè, Cambiasso, Stankovic (dal 23' s.t. Maniche); Crespo (dal 40' s.t. Materazzi), Suazo. (Toldo, Rivas, Ibrahimovic, Cruz). All. Mancini
LIVORNO (3-5-2): Amelia; Grandoni, Knezevic, Galante; Balleri (dal 26' s.t. Rossini), Pulzetti (dal 23' s.t. Vailatti), De Vezze (dal 35' s.t. E. Filippini), Vidigal, Pasquale; Diamanti, Bogdani. (De Lucia, Pavan, Alvarez, A. Filippini). All. Camolese
ARBITRO: De Marco
NOTE: giornata di sole, campo in discrete condizioni, spettatori 45mila circa; ammoniti Pulzetti e Balleri. Recupero: 2' p.t. e 4' s.t.

Crespo polemico: "Mi aspettavo di giocare di più"
MILANO, 16 febbraio 2008 - "È durissima, sono in una situazione complicata da gestire emozionalmente e a cui non sono abituato". Dopo gli 85' giocati nella vittoria per 2-0 dell'Inter contro il Livorno, Hernan Crespo si sfoga per una stagione che non sta andando affatto come se l'aspettava. "Ormai va avanti da sette mesi, penso solo al gruppo e come primo obiettivo ho quello di non dimostrare la mia tristezza e i risentimenti che ho dentro ai compagni, gioco pochissimo e invece mi aspettavo di essere più coinvolto e giocare molto di più".
Dopo il gol all'Olimpico contro la Roma e l'infortunio subito, di fatto Crespo non è praticamente mai rientrato nella formazione titolare. "Io sono pronto, e ho tanta voglia di far vedere che sto bene. Non so perché sia andata così: la scusa dell'infortunio è molto comoda, ma non tiene, la verità è che l'Inter gioca bene e le cose vanno così". E allora Crespo fa l'altruista, come nel caso del passaggio a Suazo nel primo tempo, quando poteva provare a segnare, e cerca di non togliere concentrazione ai compagni: "Non si devono fare né drammi né polemiche, anzi faccio i miei complimenti a Cruz e a chi finora ha giocato". Ciò nonostante l'attaccante argentino si toglie qualche sassolino dalla scarpa. "In tutta la mia carriera - sottolinea Crespo - ho dimostrato di essere all'altezza del campionato italiano e di poter giocare in Champions League. Adesso devo solo aspettare". E ancora: "Alla fine della stagione comunque si faranno i conti, certo che un attaccante ha bisogno di sentirsi importante e coinvolto". Cosa che evidentemente lui in questa stagione non sente, nonostante l'affetto dell'ambiente nerazzurro non gli manchi: "I tifosi sono stupendi nelle loro dimostrazioni d'affetto allo stadio e per strada. Mi sento bene e coccolato in questo senso, ho tanta voglia di dimostrare, ma non è facile quando giochi con il contagocce. Proveremo a cambiare".

da controcampo

16/02 IRONIA MANCINI: "GOL OK E ORA DI CHE SI PARLA?"
Ironia Mancini, dopo il 2-0 dell'Inter al Livorno. "Si, sono preoccupato: non ci sono dubbi sui nostri gol - ha detto il tecnico nerazzurro - Di che si parla questa sera? Le trasmissioni tv serali le faranno lo stesso?". Mancini ha poi parlato della partita. "Non è che abbiamo risparmiato troppe forze, perché è stata meno facile di quanto possa sembrare da fuori - ha sostenuto - Certo, siamo stati favoriti dal fatto di aver fatto due gol nei primi 18 minuti". Il tecnico dell'Inter ha commentato il ko del Liverpool nella Coppa di Lega (eliminazione ad opera Barnsley), in vista dell'impegno Champions di mercoledì: "Non vuol dire molto, la FA Cup è così: può sempre riservare sorprese".


da Repubblica.it

Il gruppo Mancini supera i toscani (2-0) senza problemi
e ipoteca lo scudetto allungando a +11 in testa alla classifica

Doppietta di Suazo al Livorno
e ora l'Inter pensa al Liverpool

Martedì i nerazzurri in Inghilterra per affrontare i Reds

Doppietta di Suazo al Livorno
e ora l'Inter pensa al Liverpool" width="230">
MILANO - L'Inter batte con il minimo sforzo il Livorno, si porta a +11 dalla Roma e aspetta con tranquillità la sfida di Champions con il Liverpool. David Suazo segna una doppietta, poi la squadra rallenta il ritmo e si risparmia per il match di martedì all'Anfield.

Mancini applica il turn over, ottiene i tre punti, continua la sua corsa in testa alla classifica e conferma di avere a disposizione un organico in grado di centrare tutti gli obiettivi della stagione. Ci pensa Suazo che, con sette gol in 16 partite, si conferma attaccante di grande livello.

Mancano Materazzi (in campo solo nel finale) e Cordoba (in tribuna) ma la difesa di Mancini non rischia comunque nulla perché Chivu e Burdisso sono più che sufficienti per venire a capo dell'attacco toscano privo di Tavano e Tristan. In mezzo al campo, poi, Pelè sostituisce Vieira. Davanti c'è la coppia Suazo-Crespo mentre Cruz e Ibrahimovic sono in panchina. Nella ripresa, quando ormai la partita non ha più nulla da dire, entrano Figo e Maniche.

Camolese deve fare a meno dell'infortunato Tavano, sostituito da un evanescente Bogdani. Al posto di Tristan l'incisivo Diamanti, Balleri sulla destra al posto di Antonio Filippini che entra nel secondo tempo.

Gli amaranto tentano qualche sortita con Diamanti e cercano di far diga a centrocampo grazie alla buona giornata di De Vezze. Ma la squadra di Mancini, grazie alla regia di Cambiasso, alle fluidificazioni di Maicon e Maxwell, alla vena di Stankovic e al grande senso dell'opportunismo di Suazo in zona gol, decide la partita in pochi minuti. Prima del gol che rompe l'equilibrio dopo soli 14', Amelia viene chiamato in causa da Cambiasso, Stankovic e Crespo. Poi due o tre percussioni di Diamanti che non inquadra la porta di Julio Cesar e il vantaggio nerazzurro, nato da una punizione di Chivu da destra: Suazo viene lasciato solo al centro dell'area, colpisce con forza di testa e prende in controtempo Amelia. Quattro minuti dopo, il raddoppio su calcio d'angolo da sinistra: colpo di testa di Knezevic, la palla finisce su Diamanti e Suazo di sinistro insacca.

L'Inter potrebbe fare il tris con Maicon (fuori) e Crespo ma l'attaccante argentino dà la palla al marcatissimo Suazo e l'azione sfuma.

La squadra di Camolese, che forse risente della stanchezza per aver giocato contro il Milan mercoledì, non reagisce e si adegua alla superiorità dell'Inter, che deve soltanto gestire il risultato.

Più blando il secondo tempo, con due fiammate che portano il Livorno vicinissimo al gol. Al 16' una bella punizione di Diamanti da 20 metri: la palla si stampa sul palo alla destra di Julio Cesar. Un minuto dopo su pallone di Galante, Vidigal in tuffo di testa costringe il portiere interista a una acrobatica parata.

Poi ci sono solo i tentativi di Cambiasso al 18' e di Antonio Filippini al 48' che poco aggiungono alla storia di una partita dominata da un'Inter sempre più sola in vetta alla classifica.

INTER-LIVORNO 2-0

INTER: J.Cesar; Maicon (27' st Figo), Burdisso, Chivu , Maxwell; Zanetti, Pelè, Cambiasso, Stankovic (23' st Maniche); Suazo, Crespo (40' st Materazzi).
In panchina: Toldo, Rivas, Cruz, Ibrahimovic.
Allenatore: Mancini

LIVORNO: Amelia; Grandoni, Knezevic, Galante; Balleri (26' st Rossini), Pulzetti (23' st Vailatti), De Vezze (35' st A. Filippini), Vidigal, Pasquale; Diamanti; Bogdani. In panchina: De Lucia, Pavan, E.Filippini, Alvarez. Allenatore: Camolese

ARBITRO: De Marco di Chiavari

RETI: pt 14' e 18' Suazo.

NOTE: giornata fredda, terreno in mediocri condizioni, spettatori 45.276, angolo 4-1 per l'Inter. Ammoniti: Balleri, Pulzetti. Recuperi: 2' pt e 4' st.

(16 febbraio 2008)

da tgcom

Inter, campionato pressochè chiuso

L'unica grana è Crespo: "Sono triste"

In un paio di settimane l'Inter ha più che raddoppiato il vantaggio in classifica sulla Roma, da +5 a +11. I nerazzurri possono pensare serenamente al Liverpool, prossimo avversario di Champions League, e attendere senza patemi lo scontro diretto in casa con la Roma, tra 10 giorni. L'unico problema è l'umore di Crespo: "Pensavo di giocare di più, sono triste perchè poco coinvolto". Ma l'argentino evita le polemiche.

Intendiamoci: l'Inter va che è una meraviglia. Stanno anche tornando gli infortunati: su tutti Figo, che giocato senza problemi gli ultimi 20 minuti della partita contro il Livorno. Le 'riserve' non mancano un colpo: contro il Livorno Suazo è stato decisivo con una doppietta. Mancini non perde occasione di prendersela con i polemisti della domenica ("Mi preccupa il fatto che non ci siano dubbi sui gol... cosa diranno le televisioni?"), ma non c'è nessun motivo per essere nervosi, anzi.

E' naturale però andare a notare l'unico neo dell'attuale Inter. E' piccolo, perchè il personaggio in questione è un gentleman che non ama le polemiche. E' Hernan Crespo, che ha candidamente ammesso la sua tristezza nel dopo partita di San Siro. E' l'unico panchinaro (di lusso, ovviamente) che non riesce a dare quanto vorrebbe, a differenza di quanto ha fatto Suazo. "Da sette mesi cerco di nascondere la trisitezza per una situazione a cui non ero abituato - ammette candidamente l'argentino -. I compagni non hanno colpe e non sarebbe giusto avere atteggiamenti che possano disturbarli. Il gruppo e la gente fanno di tutto per farmi sentire coccolato, ma non è facile doversi sempre mettere una maschera".

Pierrot Crespo? "Bisogna adattarsi senza drammi o polemiche, ma così ti senti male, è inutile nasconderlo. Credevo - continua l'ex giocatore di Parma, Lazio, Chelsea e Milan - di giocare di più e di essere più coinvolto. Una punta ha bisogno di fiducia. Mancini ha detto che quandoconterà di più io ci sarò? Se lo dice lui...".

Suazo liquida il Livorno: è 2-0

Inter implacabile anche col turnover

L'Inter supera il Livorno a San Siro per 2-0 nel primo, atipico visto che si è giocato alle 16, anticipo della 23esima giornata di A. Mancini fa ampio ricorso al turn over e così è Suazo a regalare la vittoria ai nerazzurri. L'honduregno sblocca il risultato con un colpo di testa al 14' e 4' più tardi chiude il match con un destro d'area. Gli amaranto colpiscono il palo con una punizione di Diamanti al 60'.

Mancini fa ricorso al turn over, la gara con il Liverpool è troppo importante per i nerazzurri, ma il risultato non cambia. L’Inter, anche con le seconde linee, resta la squadra più forte del campionato. Ai nerazzurri, orfani di Ibra tenuto a riposo in vista della sfida di Anfield di martedì, bastano 18’ minuti, e la quarta punta Suazo, per domare il Livorno capace, solo tre giorni fa, di fermare il Milan sull’1-1. Ed ora la vetta è sempre più nelle mani dell’Inter, che vola momentaneamente, a +11 sulla Roma. Il tecnico marchigiani schiera tra i titolari contro il Livorno anche il giovane Pelè, così come Maicon e Stankovic, in modo che ritrovino il clima partita in vista della Champions. L’Inter, con l’inedita coppia Crespo-Suazo in attacco, fa la gara, mentre il Livorno, orfano di Tavano e Tristan, si affida a Bogdani e al giovane Diamanti. Gli ospiti cercano di sfruttare le poche occasioni da gol in contropiede, ma risultano troppo poco incisiva in attacco, rendendo vita facile a Zanetti e compagni.

Nella ripresa la musica non cambia, il Livorno ha maggiori spazi per poter rendersi pericoloso, ma impiega 15’ prima di capire che non è impossibile mettere in difficoltà l’Inter. Gli amaranto colpiscono il palo con una punizione di Diamanti, ma i padroni di casa non crollano. E’ l’ultimo acuto della gara, un sussulto lo regala il ritorno in campo, dopo 2 mesi di stop per infortunio, di Figo tra gli applausi del pubblico. L’Inter vince e la mente ora può andare liberamente al Liverpool ma prima i nerazzurri dovranno, ironia della sorte, tifare Juve così da portarsi ad un vantaggio quasi incolmabile dalla Roma.

GOL, OCCASIONI E MOMENTI CLOU

2' INT L'Inter prova la conclusione dalla distanza di Chivu, ma la sua conclusione finisce fuori.
6' INT I nerazzurri vanno ancora vicini al gol con Stankovic, ma il suo tiro viene parato in due tempi da Amelia.
10' LIV Gli amaranto provano ad impensierire l'Inter con Bogdani, ma Julio Cesar in uscita anticipa l'attaccante albanese.
1-0 INT 14' Suazo con un colpo di testa da centroarea, sigli sviluppi di una punizione di Chivu, trafigge Amelia e porta in vantaggio i nerazzurri.
2-0 INT 18' E' ancora Suazo a siglare il
raddoppio per gli uomini di Mancini. L'honduregno di destro, servito da un cross di Maxwell, trafigge l'estremo difensore amaranto.
34' INT
Ci prova Maicon con un destro da posizione defilata, ma il brasiliano sbaglia la mira e la palla termina alta sopra la traversa.
45' INT Suazo è andato vicino alla sua doppietta personale. L'ex cagliaritano, servito da Crespo al termine di una splendida azione personale, non riesce ad arrivare sulla palla a centroarea, anticipato dalla difesa amaranto.

58' INT Colpo di testa di Chivu da centroarea, ma la palla termina alta sopra la traversa.
60' LIV Finalmente una conclusione degna di nota degli ospiti: Diamanti colpisce il palo alla sinistra di Julio Cesar con una punizione dal limite.
61' LIV L'estremo difensore brasiliano si supera su un colpo di testa di Vidigal e nega la gioia del gol agli amaranto.
62' INT Sulla ripartenza sono i nerazzurri ad andare vicini al 3-0 con Cambiasso, dopo azione prolungata di Suazo, ma Amelia salva il risultato.
92' LIV Conclusione dalla distanza di Antonio Filippini, ma Julio Cesar blocca sicuro.

(GN)

IL TABELLINO

Inter-Livorno 2-0
Marcatori:
14', 19' Suazo
Ammoniti: Balleri, Pulzetti (L)

Inter: 12 Julio Cesar, 16 Burdisso, 26 Chivu, 13 Maicon (72' Figo), 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 6 Maxwell, 30 Pelè, 5 Stankovic (69' Maniche), 18 Crespo (85' Materazzi), 29 Suazo. All. Mancini.

Livorno: 1 Amelia, 69 Balleri (71' Rossini), 6 Galante, 77 Grandoni, 15 Knezevic, 26 Pasquale, 11 De Vezze (81' A. Filippini), 7 Pulzetti (69' Vailatti), 8 Vidigal, 81 Bogdani, 23 Diamanti. All. Camolese.

Arbitro: Andrea De Marco

"Mi preoccupo,niente dubbi sui gol"

Moancini: "Meno facile di quanto sembri"

Roberto Mancini si complimenta con i suoi per la vittoria conquistata, grazie a Suazo, sul Livorno, non senza ironia. "Sono preoccupato: non ci sono dubbi sui nostri gol - ha detto il tecnico nerazzurro-. Di che si parla questa sera?". Sulla partita: "Non è che abbiamo risparmiato troppe forze, perché è stata meno facile di quanto possa sembrare da fuori. Per chi tifo in Juve-Roma? Vi assicuro che non guardo la partita".

L'Inter vince anche con le seconde linee, più di così Mancini non può chiedere ai suoi. "Abbiamo tenuto a riposo qualcuno- ha spiegato- ma le energie sono state spese comunque. Non è stata una gara facile. Il Livorno ha avuto qualche occasione. Ma va bene così. Per noi era importante vincere. Ora penseremo alla coppa e basta".

Suazo, dopo la doppietta, si candida per un posto contro il Liverpool, o quantomeno ad essere maggiormente pres in considerazione nella fase cruciale del campionato. "Si vedeva che stava bene. Veniva da un infortunio, ma si è ripreso velocemente, mentre Crespo deve migliorare, e lo sa anche lui, si è mosso bene, è rimasto tutta la partita in campo, ma ha avuto poche possibilità perché il Livorno si chiudeva bene". In chiave Champions Mancini ragiona un po' sui singoli: "Vieira ha giocato in nazionale, è un po' che non gioca una gara intera. Vediamo le sue condizioni e ci penseremo con calma. Stankovic invece ha bisogno di giocare, ha giocato i 60 minuti previsti. Non ha problemi muscolari, ha sbagliato qualcosa al livello tecnico, ma il campo è in condizioni pessime. Maicon sta molto bene, come Chivu". Le mente è infatti già alla Champions, la sfida tra Juve e Roma a Mancini non interessa. "Non la guardo, vado a mangiare", e vista la forza della sua Inter può permetterselo. Non ci sono rivali da temere.






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