Sunday, January 04, 2009

1-4 gennaio Tutto su F.C.Internazionale

Collage della maggior parte degli articoli apparsi sul web in questi 4 giorni dal primo al 4 gennaio.

Da www.sportmediaset.it

"Milito? Grandissimo attaccante"

Zanetti: "Se arriva è il benvenuto"

Milito

Da qualche settimana si parla con una certa insistenza di un interessamento dell'Inter nei confronti di Diego Milito. Il capitano nerazzurro, Javier Zanetti, ha voluto dire la sua in merito, lanciando un messaggio al connazionale: ''Stiamo parlando di un grandissimo attaccante e lo ha dimostrato ovunque, sia in Spagna che in Italia. Lui sa che, se arriva all'Inter, sarà accolto bene da tutti, non solo dagli argentini, perchè è un ragazzo in gamba".

Il capitano poi aggiunge: "E' ritornato in Italia e sta facendo molto bene, io sono felicissimo perchè lo conosco abbastanza e so quanto lui tenga a dimostrare il suo valore". Milito potrebbe essere il settimo argentino della rosa nerazzurra: "Se arriva, il benvenuto sarà un asado...'' ha concluso scherzosamente Zanetti.

3 gennaio 2009


Faccia a faccia Adri-Mourinho

"Abbiamo parlato di ristoranti di Rio"

Mourinho e Adriano, da Inter.it

Dopo il ritardo e i misteri di venerdì, c'è stato l'atteso faccia a faccia tra Adriano e Josè Mourinho. Alle 9.15 l'attaccante si è presentato ad Appiano Gentile, dove ha incontrato il tecnico. I due hanno avuto un chiarimento e Mou ha scherzato sull'accaduto: "Con Adri ho parlato di un ristorante di Rio". In seguito "L'Imperatore", ancora ufficialmente infortunato, si è allenato a parte e poi ha partecipato alla seduta pomeridiana a San Siro.

"Ho chiamato per due giorni Julio Cesar per chiedere di un ristorante di Rio de Janeiro, ma Julio non ha risposto al telefono", ha detto il portoghese che poi su Adri ha ribadito: "Lui al Flamengo? E cosa ci va a fare? Il Brasile è per le vacanze ". Il tecnico ha poi spiegato: "Adriano ha lavorato con il preparatore atletico, faremo così fino a quando sarà in condizione di allenarsi con il resto della squadra. Se Adriano reagisce bene al lavoro, sarà pronto quando torneremo a giocare".

Dal Brasile giunge intanto la voce per cui sarebbe colpa dell'Inter se Adriano è arrivato in ritardo a Milano. Lo dice Flavio Pinto, portavoce dell'attaccante. Le sue dichiarazioni sono state riportate da globoesporte.com. "C'è stato un disguido tra Adriano e la società. Il club non aveva prenotato, come normalmente fa, il volo di ritorno dal Brasile per la fine delle vacanze. Così lui si è trovato senza posto riservato sull'aereo giusto. Si è dovuto organizzare per conto suo pagandosi il biglietto".

Intanto venerdì sera, secondo Tuttosport, Mourinho non ha voluto Adriano all'hotel che ospita i nerazzurri per il ritiro. La stanza prenotata a suo nome quindi è rimasta vuota e il brasiliano è tornato a dormire nella sua casa di San Fermo della Battaglia in provincia di Como.

3 gennaio 2009

Inter: una maxi multa per Adriano

Dovrà pagare il massimo: 150mila euro

Mourinho e Adriano, da Inter.it

Costerà molto caro il rientro con ritardo ad Adriano. Dopo la strigliata di Mourinho e la pace fatta subito dopo, la società nerazzurra ha deciso di chiedere il massimo della sanzione, ovvero 150mila euro di multa. In pratica una trattenuta del 30% sullo stipendio di gennaio. La sanzione dovrà avere l'ok della Lega Calcio. E solo dopo il presidente Moratti deciderà a quale associazione andranno i soldi in beneficenza.

La notizia sarebbe dovuta rimanere segreta, ma qualcosa è trapelato ugualmente. Intanto il direttore tecnico Marco Branca ha detto che "gestire Adriano non è un problema, sappiamo come fare".
Non sono però del tutto sgombrate le nubi all'orizzonte visto che i contatti per lasciarlo andare a gennaio ci sono e si aspetta solo che il suo procuratore Gilmar Rinaldi ne porti una interessante.

4 gennaio 2009

Corsa nei boschi per Adriano

Maicon ha raggiunto la squadra

Adriano si è presentato puntuale all'allenamento: quaranta minuti di corsa nei boschi e potenziamento specifico in palestra con il preparatore atletico Bisciotti. Nel pomeriggio lavoro con i compagni. Con il gruppo anche Vieira. Ha raggiunto la squadra Maicon, dopo i due giorni di permesso in più che gli ha concesso Mourinho in quanto non sarà disponibile per la gara di sabato sera contro il Cagliari perché squalificato.

03/01 FACCIA A FACCIA ADRI-MOURINHO

Dopo il ritardo e i misteri di venerdì, c'è stato l'atteso faccia a faccia tra Adriano e Josè Mourinho. Alle 9.15 l'attaccante si è presentato ad Appiano Gentile, dove ha incontrato il suo tecnico. I due hanno avuto un chiarimento. In seguito "L'Imperatore", ancora ufficialmente infortunato, si è allenato a parte, seguito dal preparatore atletico nerazzurro. Mou poi ha scherzato sull'accaduto: "Con Adri ho parlato di un ristorante di Rio".

02/01 ADRIANO ARRIVATO IN RITARDO

Alla ripresa degli allenamenti in casa Inter era assente Adriano. Tutto regolare secondo la società nerazzurra. Il rientro ritardato è stato concordato: l'Imperatore è ancora infortunato e quindi niente prima seduta. Era previsto un appuntamento con il dott. Combi per verificare le condizioni fisiche, ma gli accertamenti sono slittati a sabato. Ad Appiano quindi il giocatore non si è proprio visto. E' arrivato a Milano, infatti, solo alle 20:13.

01/01 MOURINHO CHIAMA A RAPPORTO

Josè Mourinho ha dato appuntamento a tutti i calciatori nel pomeriggio di venerdì al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile per la prima seduta di lavoro del 2009 e il primo giorno del ritiro invernale che si concluderà martedì 6 gennaio. Da mercoledì 7 si proseguirà secondo il programma classico, con ritiro alla vigilia della ripresa del campionato, prevista per sabato 10 a San Siro contro il Cagliari.


Marino: "Su Hamsik no a

ll'Inter"

"Barrientos? Non è adatto alla A"


Pierpaolo Marino parla di mercato passato e presente del Napoli e rivela che in estate ha cortesemente rimandato al mittente le richieste avanzate dall'Inter per Hamsik: "In estate Branca prima e Moratti poi ci hanno chiamato per lui -ha detto il dg azzurro- ma io credo possa diventare una bandiera del Napoli per come si e' inserito". Su Barrientos, consigliato da Lavezzi: "E' interessante, ma non ha il fisico giusto per il nostro campionato"

E proprio a proposito di Lavezzi, Marino fa capire che il Napoli ha fatto tutto quello che bisognava fare: "Un prolungamento a un contratto di cinque anni non è possibile. Non vedo di cosa si debba parlare, il contratto che lo lega a noi e' operativo da alcuni mesi, il giocatore sta bene qui anche per le sue qualita', lavora bene e ha conquistato le simpatie dei tifosi. Il fatto che abbia molte richieste non vuol dire che non valga il contratto che ha con noi. E q' come far

capire che l'attaccante argentino e' super blindato. Quello che posso dire è che Lavezzi non e' il nostro giocatore con piu' richieste..". E infatti, la fila più lunga è proprio per Marek Hamsik.

Ma cambierà qualcosa nel Napoli della seconda parte di stagione? Ad ascoltare Marino, ben poco. Detto del no a Barrientos ("Lo seguo da qualche anno, da quando giocava con il San Lorenzo, dunque prima che si trasferisse in Russia. E' sicuramente un ottimo giocatore ma lascia qualche perplessita' per le qualita' fisiche"), potrebbe succedere qualcosa in uscita. Bogliacino è uno degli indiziati: "E' sul mercato ma se lui ci chiede di andare via perche' ha altre ambizioni e vuole giocare di piu', non potremmo trattenerlo con le catene". Sul

campionato, infine, piedi saldamente a terra: "Dobbiamo recuperare dalla sconfitta con il Torino, ritrovare l'umilta' dopo qualche 'svolazzo'. Con la squadra di Zenga sara' una partita difficile, si vedra' chi ha piu' voglia di vincere e chi ha lavorato meglio nelle vacanze. Non dobbiamo scivolare fuori dalla zona Uefa e poi vorrei sfatare il gennaio nero di Reja che e' sempre stato travagliato da quando lui e' con noi...".

4 gennaio 2009

Adri, dipende da te

Il brasiliano dovrà essere disponibile

Adriano

di Evaristo Beccalossi

E' ancora presto per condannare nuovamente Adriano. Il giocatore era infatti partito per il Brasile con un problema fisico ed evidentemente non sta ancora benissimo. In ogni caso credo che l'Inter proverà a recuperarlo, ma il tutto dipenderà da Adri stesso: dovrà essere lui a mostrarsi disponibile con la squadra, il tecnico e la società che hanno sempre avuto le braccia aperte nei suoi confronti.

Questo mese sarà probabilmente quello decisivo, in cui

si capirà se l'avventura del brasiliano in maglia nerazzurra potrà avere un futuro. Quello che è certo è che quella di Adriano non sarebbe una cessione da fare a cuor leggero, perchè in questo caso ci sarebbe bisogno dell'acquisto di un grande attaccante, e non è facile arrivare a prendere una punta importante a gennaio.

Ci sarà quindi quantomeno il tentativo di poterlo recuperare per poter tornare a contare su di lui, perchè, se riuscisse ad allenarsi bene, questo sarebbe sicuramente importante per l'Inter. All'orizzonte ci sono una serie di gare fondamentali da disputare tra il campionato e la Champions League: poterlo fare con un Adriano in forma costituirebbe un vantaggio.

Ci si può provare dunque, ma a una condizione. Adri, tutti, dal presidente ai giocatori, hanno

provato ad aiutarti, devi capire che ora dipende da te...

3 gennaio 2009

da gazzetta.it

Adriano lavora nei boschi

Nerazzurri e bianconeri al lavoro nell'ultima domenica senza calcio. Mourinho ha ritrovato Maicon, che sarà squalificato contro il Cagliari. Corsa per l'attaccante dopo la maxi-multa.


MILANO, 4 gennaio 2009 - Inter e Juventus sono al lavoro nell'ultima domenica senza calcio della serie A. I nerazzurri hanno ritrovato anche Maicon, ultimo a rientrare dalle vacanze, mentre i bianconeri potrebbero riabbracciare presto David Trezeguet.

INTER - Doppia seduta oggi per i nerazzurri. Al lavoro anche Adriano, che dopo la maxi multa inflittagli dalla società per il ritardo con cui si è ripresentato alla Pinetina dopo le vacanze estive, ha lavorato a parte per circa 40'. Per il brasiliano corsa nei boschi attorno alla Pinetina e potenziamento muscolare in palestra, poi allenamento pomeridiano in gruppo. Con i compagni ha lavorato invece Patrick Viera, che proseguirà in palestra. Allenamento a parte invece per Maicon, rientrato dopo i due giorni di riposo supplementare concessigli da Mourinho visto che l'esterno destro è squalificato per la gara contro il Cagliari di sabato sera.

Venerdì pomeriggio la ripresa
1 gennaio 2009 - Domani riprendono gli allenamenti: Mourinho ha dato appuntamento a tutti nel pomeriggio al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile per la prima seduta di lavoro del 2009 e il primo giorno del ritiro invernale che si concluderà martedì 6 dopo l'allenamento della mattina. Da mercoledì 7 proseguirà secondo il programma classico (una seduta al mattino) e ritiro alla vigilia della ripresa del campionato, prevista per sabato 10 gennaio allo stadio Meazza contro il Cagliari (ore 20,30).


Mille tifosi a salutare la ripresa
2 gennaio 2009 - Erano oltre mille i tifosi che ad Appiano Gentile hanno salutato i nerazzurri, tornati al lavoro dopo le vacanze. Senza Adriano e Maicon (squalifcato per la gara col Cagliari), Mourinho ha fatto lavorare i suoi per circa 90': in gruppo anche Vid Belec, portiere della Primavera.

Primo allenamento di Adriano

3 gennaio 2009 - Secondo e terzo allenamento per l'Inter dopo il ritorno al lavoro di ieri. Al mattino, presso il centro sportivo "Angelo Moratti", i nerazzurri hanno lavorato sul campo per oltre 90'. Per il gruppo, dopo il riscaldamento, lavoro sull'intermittenza submassimale in padronanza di gioco, quindi esercitazioni tattiche per possesso palla, fase difensiva e offensiva, quindi per concludere la partitella. Per i portieri, in alternanza al lavoro col gruppo, tecnica individuale, forza e velocità. Una sola seduta differenziata, per Adriano: un'ora circa di lavoro, con corsa sul circuito lungo (25'), palestra e potenziamento specifico. Ancora in permesso Maicon che non sarà disponibile, in quanto squalificato, per Inter-Cagliari. Nel pomeriggio, il terzo allenamento del ritiro invernale allo stadio Meazza. Mourinho nascosto da occhi indiscreti ha provato quella che potrebbe essere la formazione anti-Cagliari: sulla corsia destra, al posto dello squalificato Maicon, crescono le possibilità di Santon. Differenziato per Vieira.

Faccia a faccia Mou-Adriano
Multa per il ritardo: €150.000

L'attaccante e il tecnico a confronto mentre la squadra si allenava. Il portoghese: "Presto sarà pronto per giocare. Flamengo? Lì si va a far le vacanze". Nel pomeriggio il ritorno in gruppo. Ma la società ha chiesto alla Lega il massimo della sanzione

Adriano e il tecnico dell'Inter, José Mourinho, stamattina alla Pinetina. inter.it
Adriano e il tecnico dell'Inter, José Mourinho, stamattina alla Pinetina. inter.it
APPIANO GENTILE (Como), 3 gennaio 2009 - Un faccia a faccia in mezzo al campo. Josè Mourinho e Adriano. Il giocatore si è confrontato con il tecnico dell'Inter alle 11 circa alla Pinetina, dove la squadra si stava già allenando. Il colloquio è durato quattro minuti e mezzo; al termine Adriano ha raggiunto gli spogliatoi e quindi la palestra per una seduta differenziata con il preparatore atletico Bisciotti. Nel pomeriggio, tutti al Mezza dove il brasiliano ha lavorato col gruppo. Così sarà anche nei prossimi giorni: un allenamento a parte e uno con la squadra.Adriano, arrivato ieri in Italia dopo le 20, in ritardo rispetto a tutti i compagni (saltando quindi l'allenamento), non ha nemmeno raggiunto la comitiva nell'albergo di Milano, in zona Fiera, dove i nerazzurri sono in ritiro, ma è andato a dormire a casa.
FLAMENGO - Il tecnico portoghese ha poi spiegato - in modo molto scherzoso - cosa si è detto con Adriano: "Stavamo parlando di Julio Cesar, sono stato a Rio per due giorni e l'ho chiamato per andare con lui al ristorante con le rispettive famiglie. Ma lui aveva sempre il telefono spento, mi ha lasciato da solo a Rio. Se verrà a Lisbona farò la stessa cosa... Adriano? Penso sia recuperabile, oggi ha lavorato con Bisciotti, perché dopo tanto tempo lavorare con la squadra non è facile. Domani farà ancora lavoro differenziato, faremo così fino a quando sarà pronto per lavorare. Quando sarà pronto? Nelle prossime partite sicuramente. Flamengo? E cosa va a fare al Flamengo? In Brasile si va per fare le vacanze".
MULTA - Il tecnico, dunque, è parso conciliante. Ma la società vuole invece multare il giocatore con il massimo della sanzione, cioè una trattenuta del trenta per cento sullo stipendio di gennaio, più o meno € 150.000. A far scattare il provvedimento è stato anche il comunicato del portavoce di Adriano che accusa l'Inter di non aver predisposto il viaggio di rientro.
PROPOSITI - Al di là della vicenda Adriano, Mourinho ha anche parlato dei propositi per il 2009. "Dobbiamo migliorare in tutto - ha detto il tecnico portoghese -. Dobbiamo migliorare tatticamente e anche dal punto di vista psicologico. Io non sono mai soddisfatto. E poi siamo solo a metà stagione e tutto può essere ancora eccezionale, più semplicemente positivo oppure addirittura negativo. Perciò dobbiamo giocare meglio, con più intensità, più qualità. Per ora abbiamo vinto la Supercoppa, che però è una competizione su una sola partita, quindi non ha un gran significato". Poi ancora uno sguardo alla sfida di Champions League con il Manchester United. "Non dico che mi piace perché è facile o perché sono sicuro di vincere, non sono pirla - ha ripetuto -. Loro sono i campioni d'Europa e del mondo, quello che mi fa felice di questa sfida è che il mio lavoro è facile: è una partita che non ha bisogno di nulla, non bisogna caricare i giocatori o chiamare i tifosi".

Inter di nuovo al lavoro
Ma Adriano non si vede

L'attaccante di ritorno dal Brasile assente ad Appiano Gentile, dove i nerazzurri sono tornati al lavoro dopo le vacanze: il suo aereo è atterrato alle 20.13. La società nel proprio sito parla di visite di controllo da parte dello staff medico, ma la spiegazione non convince: lo stesso Mourinho aveva detto di aspettarsi anche il suo arrivo

Adriano Leite Ribeiro è nato il 17 febbraio 1982. Lapresse
Adriano Leite Ribeiro è nato il 17 febbraio 1982. Lapresse
MILANO, 2 gennaio 2009 - L'Inter è ad Appiano Gentile per la ripresa degli allenamenti dopo la sosta natalizia, ma senza Adriano (oltre a Maicon, squalificato, a cui José Mourinho ha concesso due giorni di riposo in più). Il brasiliano, infatti, non si è presentato alla Pinetina visto che non era sull'aereo, atterrato alle 11 a Malpensa, che ha riportato a Milano Julio Cesar, Maxwell e Mancini. L'attaccante è arrivato a Malpensa soltanto alle 20.13.
CONTROLLO - Il motivo del ritardo del 26enne brasiliano è arrivato nel tardo pomeriggio. La società si è limitata a far sapere tramite il proprio sito ufficiale che il giocatore si è sottoposto a "visite di controllo da parte dello staff medico in seguito all'infortunio riportato a Brema lo scorso 9 dicembre". La spiegazione però non convince fino in fondo, visto che la presenza di Adriano ad Appiano Gentile era attesa dallo stesso Mourinho, nell'intervista pubblicata oggi da La Gazzetta dello Sport, diceva di aspettarsi per l'allenamento tutti tranne Maicon. Le visite di controllo sanno tanto di difesa a spada tratta.

Mourinho: "Il Manchester?
E' meglio allenare l'Inter"

Sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, intervista esclusiva al tecnico nerazzurro che svela i suoi piani per il 2009: "A febbraio saremo più forti di adesso. Adriano può far meglio altrove, ma se sta bene potrebbe giocare contro il Cagliari. Ibra è un fenomeno diventato leader"
José Mourinho è alla sua prima stagione in nerazzurro. LaPresse
José Mourinho è alla sua prima stagione in nerazzurro. LaPresse

MILANO, 2 gennaio 2009 - Mourinho, è corretto dire che la vera Inter si vedrà a febbraio, per la Champions?
"E’ più corretto dire che a febbraio inizia la vera Champions, ma io penso a vincere anche tutte le partite di campionato: lì conta la regolarità e il Cagliari vale la Juve. In Champions conteranno i dettagli, compresa la fortuna di non avere infortuni importanti: ma credo che a fine febbraio l’Inter sarà migliore rispetto a quella di fine 2008, questo sì".
Da oggi miniritiro: con richiamo di preparazione particolare, mirato alla Champions?
"No: abbiamo cicli di preparazione che si ripetono, diversi a seconda che siano settimane di lavoro complete o con una gara infrasettimanale e so che, dopo questi otto giorni, contro il Cagliari saremo intensi come nelle ultime gare. A livello tattico, potrò impostare un lavoro più specifico rispetto a quello della scorsa estate: ho già idea di come giocare con il Manchester in casa e poi a Old Trafford e l’obiettivo è portare la squadra ad un altro livello di gioco anche lavorando con questo tipo di specificità".
L'Inter arriverà a sfidare il Manchester con 4-5 partite in meno alle spalle: influirà?
"Per niente: Ferguson ha vinto trenta titoli e ha vissuto tutta la sua carriera con questi ritmi, ha sei giocatori per tre ruoli offensivi e quattro per due ruoli di centrocampo, prima di giocare contro di noi il Manchester non avrà impegni terribili di Premier".
Vidic merita almeno due giornate di squalifica?
"Non amo che nel calcio ci siano due pesi e due misure: mi sono meravigliato che Rooney non sia stato squalificato, mi meraviglierei se Vidic non prendesse almeno due giornate, anche poche per un gesto così, in una partita vista da tutto il mondo. Ma so già che Evans ha grandi qualità, Wes Brown è una buona opzione e Ferdinand è un top".
Ferguson le ha dato del bluffatore per aver detto che voleva il Manchester: lei conferma?
"Avrei bluffato se avessi detto che lo volevo perché era una sfida facile: il mondo del calcio avrebbe riso. Lo volevo perché non vedo grande differenza fra Manchester, Bayern, Liverpool o Barcellona e allora visto che amo la pressione e l’emozione della gara 'vincere o morire', preferisco averla per sfidare i campioni d’Europa e del mondo".
La frase che dirà alla sua squadra per aumentarne l’autostima collettiva pure in Europa?
"Se in questo momento potessi scegliere fra essere l'allenatore del Manchester o dell’Inter non avrei dubbi: vorrei essere l’allenatore dell'Inter"
Per il campionato il 4-3-1-2 è il sistema di gioco più collaudato, ma il 4-3-3 può essere ideale per la Champions: ci sta?
"Mi ha fatto sorridere sentir dire che l’Inter mi ha portato a conoscere il 4-4-2 con il rombo: sono stato uno dei primi in Europa a usarlo e così ho vinto una Coppa Uefa e una Champions con il Porto. Però, pensando ad esempio a una sfida contro il Barcellona, resto dell'idea che sia un sistema tattico con qualche punto debole e che il 4-3-3 consenta un’occupazione geometrica del campo ideale. Non posso ancora dire come giocherò contro il Manchester, ma so che per il controllo difensivo dei loro giocatori di fascia, che poi puntano al centro lasciando spazio all'inserimento dei terzini, a livello di equilibrio può essere importante avere in tasca come chance anche il 4-3-3".
Quaresma e Mancini: ci crede ancora?
"Io non ho perso fiducia, loro devono saper lottare contro la tendenza di una squadra che gioca bene e vince con il 4-3-1-2, meritare che quella squadra cambi per loro, ma anche adattarsi a quel 4-4-2 particolare, come Quaresma ha fatto a Siena e Mancini a Brema".
Scelga tre partite di quest'anno e ne prenda da ognuna un momento per disegnare la sua Inter ideale.
"La Supercoppa contro la Roma: allenatore nuovo, emergenza in difesa eppure personalità e dimostrazione di potere fantastiche. Le partite all’Olimpico contro Roma e Lazio: il piacere di giocare un calcio di qualità in un ambiente meraviglioso. Inter-Juve: tutto. Fu la partita quasi perfetta, a cominciare dall'approccio tattico e mentale".
Adriano: più rassegnato ad averlo perso o più determinato a ritrovarlo, se resterà?
"In questo momento più determinato ad averlo. Non ho la minima indicazione che non sarà con noi ed è segnato come un nome importante per il mio primo allenamento del 2009: per domani (oggi, ndr) aspetto tutti tranne Maicon, a cui ho dato altri due giorni di riposo visto che sarà squalificato. Per me Adriano è un opzione in più: se lavora con entusiasmo e sta bene fisicamente e psicologicamente, magari gioca già contro il Cagliari. Credo ancora che andarsene gli farebbe bene, ma da allenatore come faccio a pensare che uno se ne vada senza che nessuno arrivi? Non posso privilegiare quello che è meglio per lui rispetto a quello che è meglio per Inter, perché l’Inter è più importante di Adriano".
Allenerebbe volentieri Milito?
"Credo che Milito piaccia a tutti gli allenatori di serie A, ma che per il Genoa sarà molto, molto difficile rinunciare a lui".
Owen può interessare?
"No, non ho pensato a lui: nell'ultimo anno ha avuto infortuni importanti e ora non è l’Owen che conoscevamo".
E Drogba che ha parlato di grossa sorpresa nel 2009?
"Non ho mai nascosto che è uno dei giocatori più importanti della mia storia di allenatore, ma è dal primo giorno che dico che non credo verrà all’Inter. Anzi, la mia sensazione è che rinnoverà il contratto con il Chelsea".
Anche a Balotelli, come ad Adriano, potrebbe servire cambiare un po’ ambiente?
"No, perché la Pinetina è come la casa di una famiglia e non conosco club che appoggi così tanto i suoi giocatori. Vorrei dare il mio piccolo contributo per fare di Mario un giocatore di primo livello, ma è lui che deve capire perché ci sono calciatori che arrivano al punto più alto e altri no".
Ibrahimovic così fino a maggio: il segreto?
"Quando hai quella tecnica, per essere un fenomeno serve mantenere ad alto livello, e inscindibili, condizione fisica e mentale: se non avrà infortuni, non vedo perché Ibra non possa giocare tutte le partite da qui alla fine".
La cosa di lui che l'ha stupita di più?
"Lo conoscevo come un super talento che non riusciva a esprimere in campo tutta la sua ambizione, la sorpresa è stata la facilità con cui si è reso conto di quanto la squadra abbia bisogno di lui e lui della squadra. Oggi Zlatan è uno straordinario talento individuale che sa essere anche un vero giocatore-squadra".
Il Milan crede ancora allo scudetto: troppo ambiziosi, a -9?
"No, se pensano di poter vincere tutte le partite: è anche la mia ambizione e loro sanno come si fa. Ma a loro non basta vincere sempre, devono anche sperare che l’Inter non vinca. E’ questa la dipendenza che nel calcio non vorrei mai avere: in questo la loro sfida è complicata".
E la Juve?
"Squadra con giocatori, qualità e pensiero di gioco diversi dal Milan, ma Ranieri e Del Piero dicono quello che dicono Ancelotti e Maldini: ok, purché non dimentichino che anche Mourinho e Zanetti dicono le stesse cose, e non hanno bisogno di aspettare di conoscere i loro risultati".
Il personaggio che più l'ha colpita da quando è in Italia?
"Dico Moratti, che non è un semplice presidente, un impresario, uno che pensa in numeri e business, ma un tifoso molto speciale. Anche qui, come nel Chelsea, lavorano tante persone che non sono solo professionisti, ma innamorati dell’Inter: ecco, Moratti è il più innamorato di tutti".
L'allenatore che l'ha messa più in difficoltà?
"Gasperini: io cambiavo e lui si adattava, una, due, tre volte. Abbiamo giocato a cane e gatto e quello è stato uno 0-0 molto spettacolare, per chi ama il calcio".
Esclusi i suoi, il giocatore top del campionato?
"Potrei dire Amauri, ma il tanto che sta facendo per la Juve ha un profumo diverso da quello che sta facendo Ibra: è Zlatan il giocatore più magico del campionato".
In cosa si sente cambiato come allenatore, da quando è all’Inter?
"Devo pensare alle partite in modo diverso. Al Porto guardavo solo a noi: troppo più forti degli altri. In Inghilterra si gioca quasi tutti nello stesso modo e quel modo non si cambia. In Italia no, le squadre studiano le avversarie, si adattano e lo fanno bene: devo fare un grande sforzo anche per decidere i sei uomini in panchina più adatti agli eventuali sviluppi della partita. E' un’esperienza molto importante".
Servirà più tempo all’Inter per capire perfettamente Mourinho o più tempo a Mourinho per capire perfettamente l'Inter e il calcio italiano?
"Io il calcio italiano l’ho già capito, non mi serve altro tempo. Il mio contratto è per tre anni, non per tre mesi, l’evoluzione di una squadra è quotidiana e lavorerò così fino all’ultimo mio giorno: non so se sarà nel 2011 o anche dopo, ma di sicuro fino all’ultimo giorno".
Andrea Elefante

Adriano, senti Julio Cesar
"Devi restare all'Inter"

Dal Brasile il portiere nerazzurro conferma la fiducia al compagno: "Sono certo che supererà il momento difficile e rimetterà le cose a posto". Ieri l'attaccante aveva assicurato il suo ritorno a Milano il 2 gennaio per riprendere ad allenarsi agli ordini di Mourinho

Il portiere dell'Inter Julio Cesar, 29 anni, ex Flamengo. Afp
Il portiere dell'Inter Julio Cesar, 29 anni, ex Flamengo. Afp
MILANO, 30 dicembre 2008 - "Voglio che rimanga all'Inter. Sono fiducioso, supererà il momento difficile e rimetterà le cose a posto". Il portiere dell'Inter Julio Cesar, scommette ancora una volta su Adriano. L'estremo difensore brasiliano, come si legge globoesporte.com, è convinto che l'attaccante possa dare un contributo importante alla causa nerazzurra nella seconda fase della stagione.
DESTINO FLAMENGO - Adriano, partito per il Brasile prima della sosta natalizia del campionato, ha escluso ieri l'ipotesi di accasarsi al Flamengo ed è pronto a presentarsi ad Appiano Gentile il 2 gennaio per la ripresa degli allenamenti. Proprio il Flamengo sembra essere nei pensieri di Julio Cesar. "Ho davanti a me ancora 6 o 7 anni di carriera - dice il portiere -. Se sono diventato ciò che sono oggi, è merito soprattutto del Flamengo. Non vedo, però, un mio ritorno in quel club come giocatore. Mi piacerebbe tornare da dirigente e trasformare la società in quello che è oggi l'Inter".
TORNO ALL'INTER - "Non ho mai parlato della possibilità di lasciare il mio attuale club - aveva detto ieri Adriano dopo aver assistito ad una partita di beach soccer sulla spiaggia di Leme a Rio - e la cosa più probabile è che torni lì. Oltretutto mi intendo molto bene con Mourinho e credo che nelle prossime partite mi farà giocare: con me è sempre molto sincero".

da calciomercato.com

Adriano-Inter Non dite che è tutto normale

16:14 del 04 gennaio
Siccome i giornali quando parlano di calcio dicono bugie per definizione, ieri il Giornale ha doverosamente lasciato ampio spazio alla verità dell’Inter sul caso Adriano, o quantomeno a una delle verità che si sono profilate durante il surreale pomeriggio.
Siccome però qualche dubbio ci resta e qualche volta magari la verità la diciamo anche noi, facciamo qualche considerazione per far sparire definitivamente quel tarlo che ci rode dentro. In pratica, la versione della società è la seguente: 1) si sapeva che Adriano non avrebbe potuto disputare il primo allenamento e si era anche detto; 2) Adriano venerdì è atterrato regolarmente a Milano e ieri mattina sarebbe stato poi regolarmente ad Appiano per l’allenamento; 3) venerdì pomeriggio Adriano ha sostenuto degli accertamenti medici per l’infortunio muscolare subito contro il Werder Brema (leggasi comunicato sul sito). Nessun mistero, dunque.
Benissimo. Però: 1) forse era stato detto che Adriano avrebbe saltato l’allenamento, ma non esistono comunicati ufficiali al riguardo. Anzi, sul sito della società, il giorno 1° gennaio alle ore 7.56 è comparso quanto segue riguardo al giorno seguente: «José Mourinho ha dato appuntamento a tutti i calciatori nel pomeriggio al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile per la prima seduta di lavoro del 2009»; 2) Adriano sarebbe atterrato regolarmente a Milano venerdì, ma alle 15 non era regolarmente alla Pinetina, visto che è arrivato alle 20.13 alla Malpensa; 3) venerdì Adriano non ha fatto alcuna visita medica, visto che le ha sostenute ieri mattina. Risultato: probabilmente, come al solito, sbagliamo noi. Ma non diteci che tutto è normale. (Il Giornale)

Inter Stankovic 'Il nuovo gioco è come prenderci...'

17:42 del 04 gennaio
Quest'anno va di moda un passatempo particolare. Si chiama "Come riprendere l'Inter... Va bene, come dice qualcuno, significa che siamo diventati molto importanti - spiega Dejan Stankovic a Inter Channel - Siamo diventati un obiettivo per gli altri. Siamo contenti di ricominciare, di stare insieme e di lavorare bene. Ci aspetta tanta strada da qui alla fine della stagione. Per questo sono molto importanti questi allenamenti".

Adriano: Faccia a faccia con Mourinho. Il tecnico 'Flamengo? In Brasile si va in vacanza'

13:40 del 03 gennaio
(Foto: Jennifer Lorenzini / GRAZIA NERI)

"Con Adriano ho parlato di un ristorante di Rio de Janeiro... Lui al Flamengo? E cosa ci va a fare? Il Brasile è per le vacanze....". Josè Mourinho risponde sorridendo alle domande sul colloquio che ha avuto stamattina con Adriano. L'allenatore portoghese e il centravanti brasiliano, che ieri è rientrato in ritardo dalle vacanze rispetto ai compagni, hanno parlato sul campo del centro tecnico di Appiano Gentile. "Ho chiamato per 2 giorni Julio Cesar per chiedere di un ristorante di Rio de Janeiro... Ma Julio non ha risposto al telefono... ", dice Mourinho. Il tecnico aggiunge: "Oggi Adriano ha lavorato con il preparatore atletico, faremo così fino a quando sarà in condizione di allenarsi con il resto della squadra. Se Adriano reagisce bene al lavoro, sarà pronto quando torneremo a giocare".

12.00 Questa mattina c'è stato un primo faccia a faccia tra Adriano e Mourinho. Il brasiliano, arrivato di buon'ora molto prima dei compagni che hanno raggiunto la Pinetina in pullman partendo dall'hotel in zona San Siro che è sede del loro ritiro fino a martedì, ha incontrato il vice direttore generale Filucchi e il tecnico Mourinho con il quale ha parlato per qualche minuto. Dopo 20 minuti di riscaldamento sul campo, l'Imperatore è andato a lavorare in palestra per smaltire l'infortunio.

Adriano in ritardo per colpa dell'Inter. A sostenerlo è Flavio Pinto, portavoce dell'attaccante brasiliano. Parole riportate da globoesporte.com. "C'è stato un disguido tra Adriano e la società- ha spiegato- Il club, infatti, non aveva prenotato, come normalmente fa, il volo di ritorno di Adriano dal Brasile per la fine delle vacanze. Così lui si è trovato senza posto riservato sull'aereo giusto. Si è dovuto organizzare per conto suo- ha concluso Flavio Pinto- pagando il biglietto di tasca propria...". Adriano è arrivato a Milano poco dopo le 20 con un volo che ha effettuato uno scalo a Parigi. L'Inter aveva spiegato la sua assenza al primo allenamento del 2009 con una visita medica.

RASSEGNA STAMPA

"Contro il Manchester possiamo farcela, sarà la partita più bella, contro i più forti. L'importante è non considerarlo un esame". Lo ha dichiarato Massimo Moratti, in un un'intervista pubblicata oggi da La Repubblica. Il patron dell'Inter ha parlato di presente e futuro, ma anche della situazione che riguarda Adriano. "Può restare con noi - ha ammesso Moratti - Mourinho sarebbe il primo ad aiutarlo. La via d'uscita sarebbe quella di venderlo all'estero, ma non in Brasile". Sul rinnovato duello con la Juve, tornata fra le grandi del calcio, Moratti è chiaro: "È sicura di prenderci? Se noi fossimo secondi diremmo lo stesso. La Juve ha carattere, ma la qualità è del Milan".

da repubblica.it

SPORT - CALCIO - SERIE A

Il tecnico portoghese cerca di ridimensionare il nuovo caso intorno al centravanti
Il portavoce del brasiliano: "Ieri in ritardo perché il club non aveva prenotato il biglietto"

Colloquio Mourinho-Adriano
"Abbiamo parlato di Rio"

Colloquio Mourinho-Adriano  "Abbiamo parlato di Rio"
APPIANO GENTILE (Como) - Josè Mourinho affronta il "problema Adriano". Il tecnico portoghese ha avuto un colloquio con il centravanti ad Appiano Gentile. Le telecamere di Sky hanno ripreso il dialogo tra l'allenatore dell'Inter e il brasiliano che ieri aveva saltato il primo allenamento dopo la pausa per le feste di fine anno. Durante la conversazione Mourinho ha coperto la bocca con la mano per evitare che il labiale venisse "letto". Poi, con i giornalisti, ha cercato di ridimensionare il nuovo caso Adriano: "Parlavo con lui di Julio Cesar perché sono stato a Rio due giorni e l'ho chiamato per andare con lui al ristorante con la famiglia ma lui non si è fatto trovare. Mi ha lasciato da solo per due giorni, con Adriano commentavamo questo, se Julio verrà a Lisbona lo lascerò da solo due giorni anche io".

Tornando più serio sulla questione Adriano, Mourinho ha aggiunto: "Oggi ha lavorato in palestra, dopo tanto tempo rientrare subito con la squadra non è buono, continuerà così fin quando non sarà in condizione di potersi allenare con il gruppo. Se tutto andrà bene e reagirà al lavoro, penso che in una delle prime prossime gare ritornerà. Flamengo? No, era in Brasile per le vacanze non per andare al Flamengo".

La mancata partecipazione di Adriano al primo allenamento dell'anno è soltanto l'ultimo episodio della telenovela del brasiliano, da molti ormai dato in partenza dall'Inter e non più amato dai tifosi. Lo stesso Massimo Moratti riconosce che "la via d'uscita" sarebbe la cessione, ovviamente all'estero "ma non in Brasile".

Questa mattina l'attaccante si è presentato poco prima delle 9 al centro sportivo Angelo Moratti, dove lo aspettavano Mourinho e il responsabile dello staff tecnico, il dottor Franco Combi. Non ha preso parte alla prima seduta di allenamento e ha svolto un lavoro differenziato con il preparatore atletico Bisciotti.

Intanto il portavoce di Adriano, Flavio Pinto, ha fornito la sua versione sul ritardo con cui il calciatore è rientrato a Milano dal Brasile, motivo della sua assenza dall'allenamento di ieri: tutto è nato da un disguido. "In passato Adriano ha commesso alcuni errori ma stavolta si tratta di una discordanza di informazioni - le parole di Pinto riportate da globoesporte.com - Di solito è il club che prenota i biglietti per il Brasile e per il ritorno in Italia per le feste di fine anno ma giovedì, quando stava per imbarcarsi, Adriano ha visto che il suo biglietto non era stato prenotato e ha dovuto programmare il ritorno per conto proprio".

Secondo la ricostruzione di Pinto, il centravanti ha informato i dirigenti nerazzurri del problema e ha avvertito che non sarebbe arrivato assieme agli altri brasiliani Julio Cesar e Mancini. L'Inter, sul suo sito ufficiale, ha fatto sapere che il giocatore era stato impegnato in "visite di controllo da parte dello staff medico in seguito all'infortunio riportato a Brema lo scorso 9 dicembre". "La persona che si occupa delle prenotazioni si deve essere dimenticata del biglietto di Adriano, magari perché lui, al contrario di altri compagni, è venuto in Brasile prima per recuperare dall'infortunio - ha aggiunto Pinto - Per Adriano sarebbe stato meglio fare il viaggio con Julio Cesar che è un suo grande amico".

(3 gennaio 2009)

da corriere.it

Mercato Pazzini potrebbe sostituire il Principe in rossoblù

Milito in nerazzurro dipende da Moratti

Per ora le condizioni del Genoa sono inaccettabili

ROMA — Il giocatore più corteggiato del mercato che aprirà ufficialmente mercoledì prossimo è Giampaolo Pazzini, 12 presenze e un gol in questa martoriata stagione da vice Gilardino. Alla porta della Fiorentina hanno bussato Sampdoria e Palermo, Udinese e Bologna, gli inglesi dell'Everton e del West Ham. Ma sulle tracce del centravanti, passato alla storia per aver segnato con l'Under 21 tre gol a Wembley nel giorno dell'inaugurazione (24 marzo 2007), c'è anche il Genoa. E se il Grifone pensa al Pazzo vuol dire che, sotto sotto, non chiude la porta alla cessione di Diego Milito.

Diego Milito (LaPresse)
Diego Milito (LaPresse)
L'Inter è pronta. L'ultimo strappo con Adriano non prevede ricuciture: se capiterà una squadra, l'Imperatore sarà sbolognato.

Via Adriano, dentro Milito. Ma senza scontrarsi con Preziosi, né scatenare la rabbia del popolo genoano. I rossoblù in apparenza sono irremovibili. «Preferisco non entrare nel merito della questione. Ma il presidente è stato chiaro», il commento dell'allenatore Gasperini. Chiarissimo, per la verità: Milito non si vende. Ma bisogna fare i conti con la volontà del Principe, tentato dall'idea di trasferirsi nella squadra campione d'Italia. In questo senso ha destato particolare impressione l'apertura del capitano Javier Zanetti al suo connazionale: «Milito è un grandissimo attaccante e lo ha dimostrato sia in Italia sia in Spagna. Lui sa che se dovesse venire all'Inter sarebbe accolto bene da tutti e non solo dagli argentini perché è un ragazzo in gamba. Se arriva, il benvenuto sarà un asado...».

Se Zanetti parla così è perché conosce bene la volontà di Milito. E la conosce anche il Genoa visto che ha deciso di muoversi su Pazzini, obiettivo dichiarato in estate prima dell'ingaggio del Principe. Il Grifone non ha avviato un negoziato con la Fiorentina, ma ha sondato il centravanti per capire la sua volontà. All'Inter aspettano. C'è già stato un incontro con i rossoblù prima di Natale. La questione dovrebbe entrare nel vivo dopo l'appuntamento di Coppa Italia, il 13 gennaio a San Siro. Dipenderà da Milito, da Adriano, ma soprattutto da Moratti. Il presidente nerazzurro, al momento, non prevede nuovi investimenti sul mercato. L'operazione Quaresma ha tolto spazio a Mancini, spedito spesso e volentieri Balotelli in tribuna e provocato un rosso di bilancio del quale l'azionista intende tenere conto. E Milito si può prendere soltanto spendendo parecchio.

Il Genoa vuole subito i soldi per acquistare la comproprietà di Pazzini e il cartellino di un altro giocatore della Fiorentina, l'esterno Semioli. Più un robusto conguaglio (almeno altri 15 milioni) a giugno. Inoltre pretende due elementi in prestito: Balotelli è il primo e il cileno Jimenez è il secondo. Obinna e Burdisso sono obiettivi di riserva. Moratti ha rinviato i progetti dispendiosi. L'Inter, questa Inter, secondo lui è in grado di vincere lo scudetto e ben figurare in Champions League. Toccherà a Mourinho e Branca convincerlo a cambiare idea.

Una cosa è certa: Adriano è sul mercato. Per Moratti potrebbe anche non essere sostituito. L'allenatore, invece, pretende un rimpiazzo. La questione terrà banco per molti giorni. E rischia di paralizzare il mercato delle punte. La Samp, per esempio, in alternativa a Pazzini, ha chiesto Balotelli all'Inter e altrettanto ha fatto il Bologna, che non ha ancora chiuso l'accordo con la Reggina per Corradi. Il Palermo vorrebbe sia Pazzini sia il fluidificante Pasqual, ma per cautelarsi ha fatto un sondaggio con la Lazio per Rocchi.

Alessandro Bocci
04 gennaio 2009

da sport.it

adriano inter calcio champions league calcio 2008-2009 julio cruz AP

250 mila motivi per essere puntuali
L’Inter chiederà alla Lega di poter infliggere ad Adriano, rientrato dalle vacanze in ritardo, il massimo della decurtazione prevista, ovvero il 30% dello stipendio mensile. Intanto il Napoli ha istituito la regola della multa a peso.

di Brian Stefen Paul - 04/01/2009
Altro che visite mediche concordate con la società e altro che pace (ri)fatta con José Mourinho: le sette ore di ritardo con cui venerdì si è materializzato a Malpensa Adriano, costeranno al nerazzurro la bellezza di 250 mila euro. Lo ha comunicato sabato al brasiliano il dt dell’Inter Marco Branca. Una cifra impressionante per i comuni mortali ma non per l’‘Imperatore’ che percepisce uno stipendio di 10 milioni lordi l’anno.

L’Inter è infatti pronta a chiedere al Collegio Arbitrale della Lega di poter infliggere al giocatore il massimo della decurtazione prevista, ovvero il 30% dello stipendio mensile (850 mila euro). Certo, dal momento che l’importo della multa sarà stabilito nei prossimi 2 mesi, resta da vedere come reagirà il diretto interessato ma, soprattutto, se al momento della decisione sarà ancora residente a Milano.

Peraltro, dall’inizio del campionato il centravanti carioca ha buttato via quasi un milione di euro per colpa della sua poca dimestichezza con il concetto di puntualità: meglio di lui (o peggio, a seconda dei punti di vista) era riuscito a fare il connazionale Oliveira che prima dell’apparizione fugace in rossonero si era beccato un milione di euro d’ammenda dal Betis Siviglia per un ritardo di nove giorni dalla data fissata per l’inizio del ritiro. Insomma, roba da far sembrare Adriano quasi un santo.

Sempre in argomento, negli ultimi tre mesi Drogba ha pagato 103 mila sterline per aver criticato il Chelsea e 160 mila per aver rispedito al mittente le monetine lanciategli dai tifosi del Burnley mentre Cristiano Ronaldo, reo di aver mandato sms per ben 4 volte durante un allenamento del Manchester, è stato costretto a sborsare 8 mila sterline: i messaggini più costosi della storia. Chiudiamo con il Napoli che da ieri ha istituito la regola della multa a peso: chi ha preso un chilo e mezzo paga tre mila euro e via a salire.



da inter.it

Stankovic: "Parlano di noi? Siamo importanti"
Domenica, 04 Gennaio 2009 16:56:08
[FOTO Domenica, 04 Gennaio 2009 16:56:08]

APPIANO GENTILE - Al termine della seduta della mattina al centro sportivo "Angelo Moratti", Dejan Stankovic ha rilasciato una breve intervista a Inter Channel.

Inter.it vi anticipa, in esclusiva, le dichiarazioni del centrocampista serbo che andrà in onda sul canale tematico nerazzurro, a partire dall'edizioni delle ore 19,30 del telegiornale.

Prosegue il ritiro invernale 2009, come va la ripresa degli allenamenti?
"Fa un po' freddino... , ma siamo contenti di ricominciare, di stare insieme e di lavorare bene. Ci aspetta tanta strada da qui alla fine della stagione. Per questo sono molto importanti questi allenamenti".

A inizio anno si fa sempre un pensierino agli obiettivi finali
"Pensiamo sempre ai nostri obiettivi già all'inizio della stagione. E sono tutti obiettivi che sono alla nostra portata. Soprattutto vedendo le ultime nostre prestazioni della squadra possiamo dire di essere una squadra molto valida".

Pare che in questo inizio anno ci sia un nuovo gioco: tutti dicono di voler raggiungere l'Inter in campionato...
"Un nuovo gioco: come riprendere l'Inter.... Va bene, come dice qualcuno, significa che siamo diventati moto importanti, siamo diventati un obiettivo per gli altri".


Maicon a Inter Channel: "Buon 2009 a tutti"
Domenica, 04 Gennaio 2009 17:56:09
[FOTO Domenica, 04 Gennaio 2009 17:56:09]

APPIANO GENTILE - Dopo il riposo supplementare, concordato con José Mourinho e la società vista la squalifica per la prima giornata di campionato del 2009 contro il Cagliari al "Meazza", maicon è rientrato questa mattina in Italia. E all'ora del pranzo, per unirsi ai compagni, si è presentato al centro sportivo "Angelo Moratti".
Il terzino, appena sceso dalla Volvo aziendale che lo ha accompagnato dall'aeroporto al centro sportivo nerazzurro dopo un breve passaggio nella sua abitazione, ha voluto salutare i tifosi nerazzurri attraverso il microfono di casa, quello di Inter Channel: "Buon 2009 a tutti, speriamo di poter finire questa stagione tanto bene come è iniziata. In queste festività natalizie mi sono riposato bene, è stata una bella vacanza, ci voleva. Ora sono pronto per ricominciare alla grande". Poi scherza: "Io sto bene mentre i miei compagni saranno già un po' stanchi perchè lavorano da due giorni... ".
Infine, nell'intervista che andrà in onda su Inter Channel a partire dalle ore 19.30, Maicon risponde a una domanda sul possibile esordio di Davide Santon nella partita di campionato contro il Cagliari, quella nella quale il titolare della fascia destra non sarà disponibile: "Se il tecnico deciderà di farlo scendere in campo, sono sicuro che farà bene perchè si allena con impegno e sta facendo bene. Mi auguro che lui possa fare una bella gara e che l'Inter possa vincere ancora e sempre".

Ufficio Stampa



1 comment:

Anonymous said...

cool blog