Friday, January 09, 2009

8 01 2009 Tutto su F.C.Internazionale

da gazzetta.it

Muntari, carica da Champions
"Il Manchester ha paura"

Il ghanese: "Siamo forti, anche loro hanno paura di noi. Abbiamo imparato dagli errori commessi nella prima fase e di sicuro giocheremo due grandi partite"

Sulley Muntari è nato a Konongo (Ghana) il 27 agosto 1984. Ansa
Sulley Muntari è nato a Konongo (Ghana) il 27 agosto 1984. Ansa
MILANO, 8 gennaio 2008 - Prima c'è il campionato. Che va onorato, battendo il Cagliari e consolidando il primo posto. Ma nessuno riesce a nascondere l'attesa per la doppia sfida al Manchester United, in programma il 24 febbraio e il 10 marzo. Sulley Muntari esprime il concetto che molti tifosi nerazzurri vorrebbero concretamente applicato. "Anche noi siamo forti, anche loro hanno paura di noi, non siamo una squadra facile da battere e abbiamo imparato dagli errori commessi nella prima fase. Di sicuro giocheremo due grandi partite".
BUON AFFARE - Sulley, che proprio i Red Devils avevano corteggiato ai tempi di Udine, è uno dei tre acquisti dell'Inter targata Mourinho, gli altri due, Quaresma e Mancini, finora non hanno convinto. "Anche loro due non hanno deluso, solo che non hanno giocato tanto - spiega Muntari -. Do sicuro arriverà il momento giusto anche per loro. Io ho avuto la fortuna di giocare più partite, a parte quelle in cui ero squalificato, e poi ho avuto la fortuna di aver segnato 2-3 gol. Se fai tutte le cose bene, con questa squadra è molto facile inserirsi e fare bene, perché tutti sono forti. Mi ha aiutato conoscere il campionato italiano, però non avevo mai avuto a che fare con lo spogliatoio di una grande squadra", spiega il giocatore che non sarebbe mai arrivato se l'Inter fosse riuscita a prendere Lampard. "Quando ero in Inghilterra, il mister mi ha chiamato e mi ha detto: la prima scelta è Lampard, se non viene, vieni tu - racconta Muntari -. Io ho risposto: va bene mister, io sono pronto, se mi dici di venire, io vengo. Così ho accettato subito".
MOU - Con l'allenatore ha un gran feeling, lo considera il tecnico più completo che ha avuto. "Di lui mi piace tutto. Sa gestire bene i suoi giocatori, li difende in qualunque modo, ogni giorno cambia modo di allenare - spiega -. Non mi ricordo la seduta che ho fatto il primo giorno, perché ogni volta si cambia. Ti mette nelle condizioni ideali per fare bene, ti insegna tutto nei minimi dettagli. A me basta guardarlo, anche se lui non dice niente. Quando entro nello spogliatoio prima della partita, basta guardarlo in faccia per caricarti, anche se non apre bocca".
IL LIMITE - Il 2008 dei nerazzurri è stato straordinario, nel 2009 Muntari vuole "crescere di più, se gli altri mie compagni crescono ancora diventano dei mostri, perché sono già forti. La mia speranza in questo 2009 è fare molto bene, segnare tanto, fare bene per l'Inter e vincere tanti trofei". Il limite di Muntari è l'eccessiva foga in campo, un problema che gli costa cartellini gialli e rossi, anche perché ha la fama di essere un giocatore duro. "Io non vado in campo per fare male a qualcuno, ma per vincere. Se sono in ritardo e non riesco a frenarmi... Però, piano piano, sto imparando".
gasport

Stankovic: "Cinque mesi fondamentali"

8 gennaio 2008 - "Stiamo lavorando benissimo, preparando i prossimi cinque mesi che per noi saranno fondamentali e vedo bene il gruppo". È fiducioso Dejan Stankovic. Il centrocampista dell'Inter a Studio Sport si è anche soffermato sul suo ruolo: "Dicono che faccio il trequartista, ma io sono un mediano alto. Cambiasso lo fa davanti alla difesa - conclude- io davanti al centrocampo...". Deki ha già in testa quella che è l'Inter al ritorno dalla sosta natalizia. E ancora di più sa come deve essere la squadra dei prossimi mesi, anche in Champions League dove agli ottavi di febbraio incontrerà il Manchester United. "È una competizione difficile da vincere, devono girare bene tante cose, compreso il fattore C... Quest'anno forse siamo partiti così così ma sono sicuro che più avanti faremo bene, al contrario degli anni precedenti". Capitolo mercato: Angeleri si propone."So che la trattativa è in corso, ma ho detto al mio agente di chiamarmi solo quando tutto sarà risolto per non crearmi false illusioni - ha dichiarato il difensore argentino ai microfoni di Skly Sport 24 -, io ovviamente ci spero tantissimo".

da calciomercato.com

Adriano e Balotelli figli ribelli, le chiavi per Cassano

10:00 del 08 gennaio
(Foto: Valerio Pennicino / GRAZIA NERI)

Gli inquieti: Balotelli, Zarate e Pazzini.
Mercato: problemi per l'interista, il laziale e il fiorentino.
Moratti chiude: "Mario non si muove".
Il fratello-procuratore: "Utili sei mesi in prestito".
Il presidente nerazzurro: "Ascolterò il ragazzo, ma gli farò capire che per noi è indispensabile".
(Corriere della Sera)

"Cassano all'Inter? Difficile, però..."
Moratti non chiude al sampdoriano.
E Balotelli chiede di andare via in prestito per giocare.
(Gazzetta dello Sport)

Clamorosa svolta nel mercato nerazzurro.
Balotelli all'Inter: "Voglio andare via per giocare".
Si avvicina lo scambio con Cassano.
(Corriere dello Sport)

Cassano: più Juve.
L'Inter lo vuole subito, ma i bianconeri restano in pole.
Fantantonio preferirebbe restare alla Samp fino a giugno: anche questo particolare favorisce gli juventini.
Marotta precisa: "A gennaio non parte". Ma a giugno...
Moratti si cautela con Rocchi e Kanouté.
(Tuttosport)

Giovani inquieti.
Due storie aprono il mercato: il pressing sull'Inter per cedere l'attaccante, il futuro del fantasista che potrebbe lasciare Genova in estate.
Balotelli vuole andarsene, ma Moratti dice no.
Cassano: Samp, comanda il bilancio.
E Marotta apre ad Adriano.
(Repubblica)

Il brasiliano minaccia Moratti: tra un anno sceglierà il Milan.
Adriano e Balotelli: figli ribelli.
Il giovane attaccante rompe con l'Inter, i familiari: «Datelo via in prestito».
Massimo Moratti si guardi alle spalle, il pugno duro usato da Mourinho in questi primi mesi di Inter può costargli qualche milione di euro. Adriano e Balotelli, infatti, covano una vendetta che i loro agenti stanno portando piano piano a compimento. Balotelli è stanco di collezionare panchine e tribune ed è convinto di poter brillare altrove; l’Imperatore, invece, medita qualcosa di ancora più crudele, vuole arrivare a scadenza di contratto per accasarsi al Milan. Moratti ieri mattina ha incontrato il direttore tecnico Marco Branca proprio per parlare di queste due situazioni.
I fratelli-agenti di Balotelli sono usciti allo scoperto rendendo pubblico ciò che sospettava da molto tempo, ovvero che Mario è stufo di essere spedito in castigo come era successo alla viglia di Lazio-Inter quando venne mandato a giocare con la Primavera, e quindi vuole andarsene. Corrado Balotelli dopo smentite poco credibili alla fine ha avuto il coraggio di esporsi: «Vorremo il prestito perché potrebbe essere una soluzione utile. Abbiamo un incontro con Moratti e stiamo aspettando». Il presidente dell’Inter ha cercato di prendere tempo fin che ha potuto nella speranza di un cambiamento di rotta, ma ormai il faccia a faccia è inevitabile. E’ soltanto questione di ore. «Ascolterò quello che hanno da dirmi, ma Mario per noi è una pedina indispensabile, non siamo disposti di darlo neanche in prestito», è il commento di Moratti.
L’attaccante però, come ormai ha capito anche Mourinho, non è facile da gestire e ancora più ingestibili sono coloro che lo rappresentano. I fratelli Balotelli oltre a non riscuotere le simpatie di alcuni dirigenti interisti sono pure molto selettivi: l’idea di vedere il fratellino con la maglia della Sampdoria, ad esempio, non li entusiasma e viene considerata una limitazione per il suo talento, meglio dunque una soluzione prestigiosa all’estero, sponda Chelsea tanto per fare un esempio. Mourinho intanto vigila ma senza arretrare di un millimetro la sua posizione. Non ha nessuna intenzione di garantire a Mario un posto da titolare perché fino a oggi non l’ha meritato e neanche vuole ritrovarsi con un attaccante in meno in rosa senza avere la certezza di un rimpiazzo. Moratti, infuriato per l’investimento Quaresma che è costato 28 milioni di euro a fronte di prestazioni deludenti, non vuole spendere. Si gioca quindi sui prestiti. L’Inter ha comunque in mano il cartellino di Balotelli fino al 2013 ed è probabile che Moratti decida di parlare direttamente con il ragazzo per esortarlo ad avere pazienza. Nel caso di Adriano, invece, la partita è molto più dura. Il ribelle brasiliano, infatti, è sereno come non mai.
L’ultima multa che gli è stata inflitta dal club nerazzurro, 250 mila euro per il ritardo dal Brasile, ha definitivamente compromesso i rapporti con la società ma lui non se ne preoccupa, perché tra un anno avrà la possibilità di andarsene al Milan. Ecco perché l’Inter sta cercando di trovargli una destinazione definitiva il prima possibile, cercando di proteggere la sua immagine al fine di avvicinare nuove pretendenti. La storia del comunicato pubblicato sul sito dove si parlava di visite mediche fasulle non è stato un buon inizio, ma l’intenzione di tutti è quella di migliorare anche sul fronte della comunicazione.
Moratti vuole cedere Adriano all’estero per scongiurare l’ipotesi di vederlo con la maglia rossonera. I brasiliani del Milan, in particolare Ronaldinho, hanno assicurato al compagno di Nazionale che Milanello è il luogo ideale per la sua resurrezione. Si preannuncia dunque una battaglia di nervi e di tempi. Branca è stato nuovamente esortato a prendere contatto con possibili (e credibili) pretendenti per velocizzare le operazioni: la sensazione è che a giugno l’Inter possa addirittura svendere il brasiliano inserendo però una clausola che impedisca alla nuova società di cederlo ai rossoneri. La speranza dei dirigenti di via Durini è che già adesso arrivino offerte concrete per chiudere la pratica. Con i soldi della cessione di Adriano che viene valutato dodici milioni di euro infatti Branca può permettersi di provare l’assalto a uno fra Milito e Cassano senza chiedere a Moratti di svenarsi («Adriano? Saremmo disposti a ripetere l’esperienza fatta con Cassano», fa sapere Marotta, l’ad della Samp). A giugno poi ci si concentrerà anche su Drogba, visto che Crespo difficilmente verrà confermato.

Inter e Juve in pressing su Fantantonio.
Cassano è mobile, finirà in una grande per rifare la Sampdoria.
Da Bari a Genova, passando per Roma e Madrid ma il viaggio non è ancora finito. Forse. La prossima tappa? Magari Milano, sponda interista. Radiomercato dice di sì, la corsa di Antonio Cassano può continuare. E potrebbe diventare il colpo a sorpresa da regalare a Josè Mourinho anche se, in queste ore, la parola d’ordine è mettere il silenziatore a tutto: voci o sussurri, poco cambia. E’ tornato l’oggetto del desiderio di diverse squadre (prima la Juve mesi fa e ora l’Inter), anche se molti pensavano che la sua figurina dovesse restare fuori, almeno, dall’album del mercato invernale. Invece, il Peter Pan più famoso d’Italia è di nuovo il più ricercato.
Ma la Samp cosa dice? La scorsa estate ha blindato il fantasista fino al 2013 dopo il blitz con il Real Madrid: un’operazione che consegnò il talento barese ai blucerchiati a zero euro. E per i Galacticos soltanto una quota della clausola di rescissione fissata tra i 18 e i 20 milioni in caso di cessione entro tre anni: più o meno 5 milioni. Ieri Beppe Marotta, ad doriano, in un’intervista a «Sky Sport24», è stato chiaro ma una porticina è rimasta aperta: «In questo momento del campionato e della stagione, non abbiamo intenzione di aprire nessuna discussione quindi, eventualmente, è un discorso da fare a fine anno. Il destino di Cassano è nella testa di Cassano, nel senso che sarà lui a decidere se continuare l’esperienza con la Sampdoria, il che ci farebbe contenti, o trovare sistemazione altrove». Ma poi ha aggiunto: «Direi che, salvo situazioni straordinarie, non vedo i presupposti per una sua partenza a gennaio». Appunto, quelle «situazioni straordinarie» (cioè i 20 milioni di euro più qualche contropartita tecnica) potrebbero modificare le carte in tavola già nelle prossime settimane. E sarebbero risorse importanti per la Samp, che potrebbe chiedere all’Inter di inserire nella trattativa Jimenez (già inseguito in estate) più Balotelli, e metterebbe le mani su Pazzini.
Salutare Fantantonio per rivoluzionare la squadra oggi e domani: il progetto sarebbe questo. Lui ha sempre ribadito la sua voglia di Samp, a Genova ha trovato l’amore, ma il richiamo di una big ha sempre un fascino particolare. E così il viaggio di Cassano potrebbe continuare anche se l’opzione Juventus rimane ancora d’attualità. L’idea sarebbe quella di affidare al talento barese il ruuolo di alternativa a Del Piero. Ci sarebbero stati anche contatti durante il mercato estivo, quando la Samp aveva sondato la Vecchia Signora per Raffaele Palladino. Poi, però, la decisione di riparlarne al termine di questo campionato.
Adesso, la partita è diventata doppia perché l’Inter ha bussato alla porta blucerchiata per mettere in cantiere il colpo che nessuno si sarebbe mai aspettato. Anche se l’amico Roberto Mancini non si accomoda più sulla panchina nerazzurra. Adesso c’è Mourinho, e con il numero 99 della Samp è stato subito un colpo di fulmine. Basta tornare indietro: siamo alla vigilia del debutto in campionato, di fronte proprio blucerchiati e nerazzurri con il barese che pronuncia parole al miele nei confronti del tecnico portoghese. Juve e Inter, sempre loro: le stesse pretendenti di quel Cassano che stava per lasciare il Bari prima di sbarcare a Roma. La storia si ripete e il viaggio può continuare.
(La Stampa)

Mourinho consiglia Diaby all'Inter

11:00 del 08 gennaio
(Foto: Massimo Cebrelli / GRAZIA NERI)

L'Inter si conferma molto interessata ai giovani talenti dell'Arsenal. Solo ieri Eboue ha ammesso dei contatti con i nerazzurri, mentre l'edizione odierna del Daily Telegrah scrive dell'interesse del club di via Durini per Abou Diaby. Il 22enne centrocampista francese piace a Mourinho ed ha il contratto in scadenza nel giugno 2010.

I Gunners devono guardarsi anche dall'assalto del Barcellona che, secondo il tabloid Daily Star, sarebbe sul punto di presentare un'offerta da 50 milioni di euro per l'olandese Robin Van Persie e per riprendersi lo spagnolo Cesc Fabregas.

Tornando al Daily Telegraph, ci sarebbe anche l'Inter sulle tracce di Sofiane Feghouli. Il 19enne talento francese del Grenoble è già sul taccuino di Manchester United, Atletico Madrid e Juventus.

Inter: Bindi dal Monza alla Pistoiese

11:05 del 08 gennaio

Diversi movimenti di mercato in casa Pistoiese, che ha prelevato dal Monza via Inter il portiere Giacomo Bindi.

In uscita lasciano il club toscano Carrozza (girato dal Bari alla Sambenedettese) e l'attaccante Falomi dall'Arezzo al Catanzaro, che cede Merito al Barletta insieme a Ike (ex Gela) e Caracciolese (Cisco Roma).

Adriano minaccia Moratti: Tra un anno sceglierà il Milan

12:10 del 08 gennaio
Adriano è sereno come non mai. L’ultima multa che gli è stata inflitta dal club nerazzurro, 250 mila euro per il ritardo dal Brasile, ha definitivamente compromesso i rapporti con la società ma lui non se ne preoccupa, perché tra un anno avrà la possibilità di andarsene al Milan. Ecco perché l’Inter sta cercando di trovargli una destinazione definitiva il prima possibile, cercando di proteggere la sua immagine al fine di avvicinare nuove pretendenti. La storia del comunicato pubblicato sul sito dove si parlava di visite mediche fasulle non è stato un buon inizio, ma l’intenzione di tutti è quella di migliorare anche sul fronte della comunicazione.

Moratti vuole cedere Adriano all’estero per scongiurare l’ipotesi di vederlo con la maglia rossonera. I brasiliani del Milan, in particolare Ronaldinho, hanno assicurato al compagno di Nazionale che Milanello è il luogo ideale per la sua resurrezione. Si preannuncia dunque una battaglia di nervi e di tempi. Branca è stato nuovamente esortato a prendere contatto con possibili (e credibili) pretendenti per velocizzare le operazioni: la sensazione è che a giugno l’Inter possa addirittura svendere il brasiliano inserendo però una clausola che impedisca alla nuova società di cederlo ai rossoneri. La speranza dei dirigenti di via Durini è che già adesso arrivino offerte concrete per chiudere la pratica... (La Stampa)

Squadra dell'Anno di Zanetti Solo due interisti

12:55 del 08 gennaio
In occasione della sua scelta per la Squadra dell'Anno 2008 il capitano dell'FC Internazionale Milano Javier Zanetti ha descritto il suo connazionale Lionel Messi come "il miglior gocatore del mondo" e Frank Lampard come "il giocatore completo" mentre su Franck Ribéry ha detto che ha "abilità senza eguali". Cosa pensi della sua selezione? Zanetti ha scelto tra i 60 candidati per la Squadra dell'Anno 2008 dei lettori di uefa.com. Per scegliere la tua squadra clicca qui.

La squadra del 2008 di Javier Zanetti

Portiere: Petr Čech (Chelsea FC)
Mi piace il suo stile, il suo modo di bloccare i tiri. Trasmette tutta la sicurezza del mondo alla sua squadra e rarmente sbaglia.

Terzino destro: Maicon (FC Internazionale Milano)
Maicon è un mio compagno e oltre a saper difendere e anch un'arma in più in attacco.

Difensori centrali: Ricardo Carvalho e John Terry (entrambi del Chelsea FC)
Ho scelto la coppia del Chelsea perché si integra molto bene. E' molto importante per la squadra che i due difensori centrali si capiscano con un solo sguardo.

Terzino sinistro: Joan Capdevila (Villarreal CF)
Lo scelto per le stsse ragioni per cui ho scelto Maicon, sa marcare e anche attaccare.

Esterno destro: Cristiano Ronaldo (Manchester United FC)
Può colpire in ogni momento. Scegliere lui significa dare un giocatore unico alla squadra. Adoro il modo in cui gioca.

Centrocampista centrale: Xavi Hernández (FC Barcelona)
Gioca in modo semplice, inteligente, e fa empre sentire la sua presenza in mezzo al campo – dove si gioca maggiormente la palla.

Centrocampista offensivo: Frank Lampard (Chelsea FC)
E' un ottimo rifinitore. Sceglie se tirare o passare, si prepara, crea e si proppone allo stesso tempo. E' un giocatore completo.

Esterno sinistro: Franck Ribéry (FC Bayern München)
Le sue abilità non hanno eguali, sia che aiuti a cenrocampo sia che si proponga in attacco.

Attaccante: Zlatan Ibrahimović (FC Internazionale Milano)
E' imprevedibile. Se un campagno non sa cosa sa per fare, è ancora più difficile che lo capiscano gli avversari.

Attaccante: Lionel Messi (FC Barcelona)
E' il migior giocatore del mondo. E' quel genere di giocatore che sei grato di avere in squadra con te perché come avversario non si può affrontare.

Allenatore: Sir Alex Ferguson (Manchester United FC)
La sua carriera parla per lui – senza macchie, durevole e di successo. Merita ogni riconoscimento. (uefa.com)

Inter Domani conferenza pre Cagliari

13:31 del 08 gennaio
Domani, vigilia di Inter-Cagliari, gara valida per la 18.a giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma sabato 10 gennaio allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.30), conferenza stampa al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile alle ore 13,30.

Inter Stankovic 'Io, mediano alto'

13:37 del 08 gennaio
Dejan Stankovic lancia la corsa scudetto dell'Inter, sperando anche che la stagione possa riservargli belle sorprese: "Stiamo lavorando benissimo, preparando i prossimi cinque mesi che per noi saranno fondamentali - ha detto a Studio Sport - vedo bene il gruppo. Dicono che faccio il trequartista? Io sono un mediano alto. Cambiasso lo fa davanti alla difesa, io davanti al centrocampo".

Balotelli chiede spazio Inter su Rocchi

14:59 del 08 gennaio
L’Inter, dopo aver incassato il “no” dal Chelsea per Drogba (ma si continua a lavorare per uno scambio con Adriano...) e dal Genoa per Milito (ieri Branca ha visto il manager Hidalgo, si è parlato anche del difensore Angeleri), cerca un attaccante di spessore, magari da poter utilizzare in Champions League: l’ultimo nome è quello di Rocchi, chiesto in prestito per sei mesi alla Lazio. I manager del calciatore, Damiani e Parisi, avrebbero dato la disponibilità del proprio assistito, ora si attende il via libera di Lotito.

In via Durini hanno fretta, il reparto avanzato non offre garanzie, per diversi motivi: Adriano è sempre in bilico (le offerte ci sono ma non tali da soddisfare Moratti), Crespo vuol cambiare aria e anche Balotelli gradirebbe andar via, magari solo in prestito. Bologna e Sampdoria le possibili destinazioni del ragazzo, e del resto le parole del fratello-manager sono chiare: «Vorrebbe giocare di più, abbiamo chiesto un incontro con il presidente e poi valuteremo». (Il Giorno)

Inter-Manchester: Muntari 'Anche loro hanno paura'

15:27 del 08 gennaio

Il centrocampista ghanese dell’Inter, Sulley Muntari ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky.

In estate sono arrivati tre nuovi giocatori: Muntari, Mancini e Quaresma. Tu, però sei l’unico che non hai deluso: perché?
Deluso? Anche loro due non hanno deluso, solo che non hanno giocato tanto. Sicuramente arriverà il momento giusto anche per loro. Io ho avuto la fortuna di giocare più partite, a parte quelle in cui ero squalificato, e poi ho avuto la fortuna di aver segnato 2-3 gol. Se fai tutte le cose bene, con questa squadra è molto facile inserirsi e fare bene, perchè tutti sono forti.

Ti ha agevolato il fatto di conoscere bene il campionato italiano, avendo giocato a Udine per alcune stagioni?
Sì certo, anche quello mi ha aiutato, perchè sono stato qui e conosco molto bene il calcio, però non conoscevo lo spogliatoio di una grande squadra, prima dell’esperienza all'Inter. Sono molto contento di essere qui.

Quanto ti ha caricato Mourinho quando ha detto: “non è arrivato Lampard, è arrivato Muntari e a me va bene così”?
Quando ero in Inghilterra, il mister mi ha chiamato e ha detto: “la prima scelta è Lampard poi, se non viene, vieni tu”. Io ho risposto: “va bene mister, io sono pronto, se mi dici di venire, io vengo”. Non è andata bene per Lampard, mi ha chiamato, io non ci ho pensato una volta e ho accettato subito.

Stai diventando l’uomo dai gol pesanti: ti piace giocare all’attacco?
Dipende da come giochiamo: con tre centrocampisti e Cambiasso che sta davanti, io e Zanetti abbiamo la possibilità di spingerci avanti e tornare indietro. Davanti abbiamo tanti campioni, come Ibra, Cruz e Adriano che sono molto forti, che litigano con i difensori e noi possiamo approfittarne per inserirci. Sono molto contento così.

Quanto è stato importante segnare il gol alla Juve, nella partita più attesa e più bella?
Era molto importante per me, soprattutto per la squadra. I punti che abbiamo preso quella sera sono stati importanti. Il gol se arriva arriva, ma viene dopo, è più importante giocare bene e che l'Inter vinca. Quella sera non ho giocato benissimo, ma con un po' di fortuna ho segnato.

Hai detto che Mourinho è l’allenatore più completo che hai avuto: cosa ti piace di lui?
Sicuramente tutto. È un allenatore che sa gestire bene i suoi giocatori, li difende in qualunque modo, ogni giorno cambia modo di allenarsi. Non mi ricordo l'allenamento che ho fatto il primo giorno, perché ogni volta si cambia. Ti mette nelle condizioni ideali per fare bene, ti insegna tutto nei minimi dettagli.

C’è un modo, una frase, che ti dice per stimolarti?
A me basta guardarlo, anche se lui non dice niente. Quando entro nello spogliatoio prima della partita, basta guardarlo in faccia per caricarti, anche se non apre bocca.

È un allenatore che fa gruppo…
In questa casa, quando sono entrato, ho visto una famiglia, non ci sono gruppi divisi, siamo tutti insieme, è per questo che andiamo tutti dalla stessa parte. Poi abbiamo la fortuna di avere il abbiamo il nostro Presidente: lui è tifoso, è tutto, dopo la partita, anche se ha tante cose da fare, sta con noi. Se il nostro padrone sta qui, tu hai il dovere di dare tutto per la squadra.

Il Manchester sta diventando un chiodo fisso nella vostra testa?
Adesso abbiamo il campionato, sabato abbiamo la partita contro il Cagliari, dobbiamo fare bene, dobbiamo fare 3 punti, poi abbiamo l’Atalanta. Quando si avvicinerà, penseremo al Manchester.

Il fatto di avere un avversario così forte, non rischia di condizionarvi un po’?
Anche noi siamo forti, anche l’Inter è forte, anche loro hanno paura di noi, non siamo una squadra facile da battere. Nella prima parte della Champions non abbiamo fatto bene, però abbiamo imparato dagli errori e, sicuramente, giocheremo due grandi partite. Prima pensiamo al campionato.

Il Manchester ti aveva cercato un po’ di anni fa?
Nel 2000-2001.

Prima dell’Udinese?
Sì.

È vero che Spalletti ti ha cercato spesso per portarti alla Roma?
Non lo so, sono stato molto bene con lui a Udine, però adesso sono all'Inter.

Secondo te, in cosa deve crescere l’Inter nel 2009?
Io devo crescere di più, se gli altri crescono ancora diventano dei mostri, perché sono forti. La mia speranza in questo 2009 è fare molto bene, segnare tanto, fare bene per l'Inter e vincere tanti trofei.

C’è un po’ di prevenzione da parte degli arbitri nei tuoi confronti?
Sì, io non vado in campo per fare male a qualcuno, ma per vincere. Se sono in ritardo e non riesco a frenarmi… Però, piano piano, sto imparando.

C’è un po’ di preoccupazione per la prossima sfida di campionato, dopo la sosta?
Preoccupazione non credo, perchè vedo come ci stiamo allenando in questi giorni e sappiamo che l'anno scorso abbiamo fatto molto bene, abbiamo vinto. Ho guardato come fanno loro e devo imitarli. Nessun pericolo, noi vogliamo vincere ogni partita per arrivare fino alla fine.

Di cosa hanno bisogno le Nazionali africane, come il Ghana e la Nigeria, per fare il salto di qualità?
Il momento giusto arriverà. Adesso ci sono tanti giocatori africani che giocano in grandi club, in Europa, abbiamo allenatori bravi. Non so se nel 2010 o nel 2014, però un giorno una Nazionale africana vincerà il Mondiale.

Magari convincerai Mourinho a venire in Africa…
Magari, come no, forse il mister può venire da noi.

Quando c’è il Ramadan e non mangi, non è un po’ problematico allenarsi e giocare?
No, i primi giorni ti senti un po' debole, ma poi ti abitui. È da quando sono piccolo che faccio il Ramadan.

È vero che ami dormire e non ami la vita notturna?
Mi piace molto dormire, in discoteca non vado spesso, qualche volta sì, ma non spesso. Se capita di andare fuori per fare shopping sì, ma per bere e per quelle cose che non vanno bene per il calcio, no.

Inter Stankovic, trauma distorsivo

16:03 del 08 gennaio
L'Inter è tornata finalmente ad allenarsi in campo nella tarda mattinata. Dopo due giorni di sedute indoor, i giocatori hanno riassaporato il campo. Dejan Stankovic, a causa di un trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante l'allenamento, nel primo pomeriggio è stato sottoposto ad accertamenti strumentali da parte dello staff medico diretto dal professor Franco Combi. Gli esami hanno evidenziato solo un risentimento al collaterale interno. È quindi in dubbio per la gara di sabato, ma le condizioni del centrocampista saranno rivalutate nelle prossime ore e non si esclude il possibile recupero.

da sportmediaset.it

08/01 PROBLEMA AL GINOCCHIO PER STANKOVIC
Problemi per Dejan Stankovic. Il centrocampista dell'Inter, a causa di un trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante l'allenamento di oggi, nel primo pomeriggio è stato sottoposto ad accertamenti da parte dello staff medico diretto dal professor Franco Combi. Gli esami hanno evidenziato solo un risentimento. E' quindi in dubbio per la gara di sabato, ma le condizioni del centrocampista saranno rivalutate nelle prossime ore."

da iostoconmancini.com


TOP 5 AUSPICI PER IL 2009

Postato da SimoneNicoletti
Giovedì, 08 Gennaio 09, 11:35 M.

1- ELIMINARE LO UNITED. Far fuori Ferguson e compagni sarebbe la vera svolta del nuovo corso, il segnale all'Europa che non siamo più una variabile impazzita ma una squadra che tutti vorrebbero evitare nei turni e negli anni successivi.

2- VINCERE LO SCUDETTO. Sono ancora convinto di un pronostico che feci molto tempo fa: la striscia consecutiva di scudetti può essere lunga, lunghissima:almeno 5 anni. Un record difficilmente superabile per decenni. Siamo a buon punto, abbiamo la convinzione e le qualità tecniche per realizzarlo. Vincere consentirebbe a Mou altri mesi di tregua mediatica nella sua missione europea, anche in caso di eliminazione dallo United.

3- 2 GRANDI ACQUISTI. Un grande centrocampista e un grande centravanti. Due certezze in ambito europeo, due uomini che trasformino due reparti che ad oggi sono inferiori alla nostra difesa, probabilmente la migliore come qualità e profondità. Naturalmente con l'età di Muntari e non con quella di Figo...

4- RECUPERARE QUARESMA, MANCINI E BALOTELLI. Inter e Mou hanno nel loro curriculum il brutto vizio di non concedere una seconda chance ai nuovi o ai giovani che hanno deluso nella prima annata o nella stagione della maturazione. E' qualcosa che ci differenzia negativamente dal calcio trainante in Europa: la Premier League. Da cambiare.

5- LO STESSO MORATTI DEGLI ULTIMI MESI. Poco indulgente con i calciatori, defilato nella gestione del gruppo, ma non per questo assente. Il presidente, forse per la prima volta, ha fatto vera chiarezza nei ruoli e nelle responsabilità all'interno della società. Avere un manager all'inglese come Mourinho è forse la formula ideale per l'Inter. Saranno i risultati, le vittorie, a fare da ago della bilancia. Giusto così.

SIMONE NICOLETTI

P.S.

Fino a lunedì 19 gennaio, causa frattura del polso, il blog sarà aggiornato con più difficoltà.

TUTTI VOGLIONO RESTARE ALL'INTER

Postato da SimoneNicoletti
Giovedì, 08 Gennaio 09, 02:04 P.

DACOURT. Il procuratore De Giorgis: " Al 70% resta all'Inter. Sta molto bene a Milano, anche se finora è stato sottoutilizzato crede di potersi ritagliare il suo spazio. Sono arrivate 2-3 offerte da società straniere, ma non soddisfano nè il calciatore, che vuole giocare per grandi club, nè la società, che non vuole disperdere il proprio capitale. Valuteremo tutte le offerte e decideremo serenamente".

OBINNA. Il procuratore Bastianelli: "Non ci sono dubbi, resterà all'Inter a giocarsi le sue carte. Mou ha dimostrato di contare su di lui, sta imparando molto e non intende accettare altre destinazioni, specie se non sono di grandi squadre".

ADRIANO. Il procuratore Rinaldi: "Resterà a Milano fino alla scadenza del suo contratto. La decisione non è mai stata in discussione, sono stato in Italia e le parti sono concordi. Lui è tranquillo e continua a lavorare".

CRESPO. Il procuratore Hidalgo: "Non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta che soddisfi pienamente noi e l'Inter. Se arriverà la valuteremo, ma di sicuro dovrà essere una destinazione gradita sia tecnicamente che economicamente. Hernan vuole giocare e crede di poterlo ancora fare a grandi livelli".

Di fronte a queste situazioni cosa dovrebbe fare Marco Branca se non dichiarare che l'intento è quello di continuare così fino a fine stagione e che spetta all'Inter decidere se cedere un giocatore a gennaio o meno? Si cerca di preservare il valore e l'appeal mediatico di ognuno, non come fatto in estate con qualche dichiarazione quantomeno avventata che ha impedito allo staff di mercato di trattare in posizione di forza.

A pesare naturalmente sono gli ingaggi in proporzione al valore del giocatore e all'età, ma la politica nerazzurra è chiara: costruire una rosa con alternative di pari valore per mantenere sempre un alto livello di competitività. E' stata la chiave per vincere l'ultimo scudetto, quando infortuni e cali di forma avevano cancellato il carrararmato che fino a dicembre aveva dominato la serie A.

In manifestazioni come il campionato è indispensabile essere la migliore nei 22-24 uomini, in manifestazioni come la Champions conta di più essere la migliore negli 11 titolari. Questa la sfida che dovremo affrontare nel 2009 con Mou: trovare 1-2 campioni che facciano fare l'ultimo salto di qualità alla migliore Inter degli ultimi 40 anni.

SIMONE NICOLETTI

da tiscalisport.it


Inter: spunta il nome di Diaby per il centrocampo

Il prossimo colpo di mercato dell'Inter sarebbe il centrocampista del'Arsenal Vasiriki Abou Diaby. Lo sostiene il quotidiano inglese Daily Telegrah, secondo il quale la societa' di via Durini starebbe puntando sul giocatore di origini ivoriane per rinforzare la mediana di Jose' Mourinho.

Stando alle fonti del quotidiano britannico, proprio il tencico interista - che piu' volte in questi mesi ha espresso la necessita' di snellire l'organico a sua disposizione - sarebbe il principale sponsor del centrocampista cresciuto nel vivaio dell'Auxerre e legato ai gunners da un contratto in scadenza nel 2010.

Inter: Muntari 'E' il Manchester che deve temerci'

Sulley Muntari non vuole che il Manchester diventi un'ossessione: 'Pensiamo prima al campionato e poi allo United'. Il centrocampista e' stato fortemente voluto da Mourinho come prima alternativa a Lampard e, fino a oggi, non ha deluso le attese, a differenza dei suoi compagni Mancini e Quaresima, che lui difende a spada tratta. 'Deluso? Anche loro due non hanno deluso, solo che non hanno giocato tanto. Sicuramente arrivera' il momento giusto anche per loro. Io ho avuto la fortuna di giocare piu' partite, a parte quelle in cui ero squalificato, e poi ho avuto la fortuna di aver segnato 2-3 gol. Se fai tutte le cose bene, con questa squadra e' molto facile inserirsi e fare bene, perche' tutti sono forti'.

Un ruolo fondamentale nella sua crescita l'ha avuto proprio il tecnico portoghese. 'Quando ero in Inghilterra, il mister mi ha chiamato e ha detto: La prima scelta e' Lampard poi, se non viene, vieni tu'. Io ho risposto: 'Va bene mister, io sono pronto, se mi dici di venire, io vengo'. Non e' andata bene per Lampard, mi ha chiamato, io non ci ho pensato una volta e ho accettato subito. Mourinho e' un allenatore che sa gestire bene i suoi giocatori, li difende in qualunque modo, ogni giorno cambia modo di allenarsi. Non mi ricordo l'allenamento che ho fatto il primo giorno, perche' ogni volta si cambia. Ti mette nelle condizioni ideali per fare bene, ti insegna tutto nei minimi dettagli'.

I nerazzurri sono attesi dalla sfida con il Cagliari, dalla trasferta di Bergamo con l'Atalanta e finalemente, dalla tanto attesa gara con il Manchester United. Un avversario ostico, ma che Muntari, intervenuto ai microfoni di Sky, non sembra temere piu' di tanto. 'Anche noi siamo forti, anche l'Inter e' forte, anche loro hanno paura di noi, non siamo una squadra facile da battere. Nella prima parte della Champions non abbiamo fatto bene, pero' abbiamo imparato dagli errori e, sicuramente, giocheremo due grandi partite. Prima pensiamo al campionato'.

da coorrieredellosport.it

Stankovic si ferma, in dubbio per il Cagliari

Il centrocampista dell'Inter ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro

Stankovic si ferma, in dubbio per il Cagliari© Grazia Neri

APPIANO GENTILE (COMO), 8 gennaio - Dejan Stankovic in dubbio per il Cagliari. Il centrocampista dell'Inter ha riportato durante gli allenamenti di oggi, come comunica la società, «un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. Nel primo pomeriggio è stato sottoposto ad accertamenti strumentali da parte dello staff medico diretto dal professor Combi: gli esami hanno evidenziato solo un risentimento al collaterale interno». Stankovic potrebbe quindi saltare la prima gara del 2009 a San Siro con il Cagliari ma, stando a quanto fa sapere la nota, «le condizioni del centrocampista saranno rivalutate nelle prossime ore e non si esclude il possibile recupero». Per quanto riguarda il resto della squadra, oggi primi allenamenti sul campo. Dopo due giorni al coperto, infatti, la neve ha concesso una tregua e i nerazzurri hanno potuto lavorare regolarmente. Mourinho ha diretto una seduta con riscaldamento, possesso palla specifico e a tema, infine partitella posizionale.

Inter, dopo Adriano scoppia il caso Balotelli

L'agente di Supermario va in pressing: «Datelo in prestito»

Inter, dopo Adriano scoppia il caso Balotelli© LaPresse

MILANO, 8 gennaio - Non c'è pace per l'Inter che, dopo i problemi di Adriano, deve risolvere anche il malumore di Balotelli. L'attaccante, infatti, vorrebbe giocare di più e per questo ha chiesto di finire la stagione lontano dall'Inter. Il fratello Corrado, che insieme a Giovanni gli fa anche da procuratore, ieri ha avanzato in maniera chiara l'ipotesi del prestito: «Andare 6 mesi via potrebbe essere utile». Di tutt'altro avviso la società nerazzurra, che nella persona del d.t. Branca, ha seccamente smentito l'ipotesi: «L'In­ter non ha nessuna intenzione di cedere Balotelli, nemmeno in prestito». In mezzo c'è Massimo Moratti, col quale l'entourage del giocatore ha chiesto un col­loquio diretto. «Stiamo aspettan­do di fissare un appuntamento», ha infatti confermato Corrado. Samp, Chievo e Bologna sono alla finestra, ma anche all'estero Supermario ha tanti ammiratori.


Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

Dall'Inghilterra, Inter su Diaby

I tabloid inglesi scrivono che Mourinho vuole il centrocampista dell'Arsenal

Abou Diaby,© AP/LaPresse

LONDRA, 8 gennaio - L'Inter vuole Vasiriki Abou Diaby. Lo scrive il Daily Telegraph, che indica in Josè Mourinho il principale sponsor di un eventuale acquisto da parte dei nerazzurri, anche a gennaio, del centrocampista dell'Arsenal. Diaby ha 22 anni e un contratto con i Gunners fino al 2010.

da www.inter.it

Foto: verso Inter-Cagliari, immagini
Giovedì, 08 Gennaio 2009 12:30:49

APPIANO GENTILE- Le immagini della seduta mattutina dei nerazzurri al centro sportivo "Angelo Moratti"

Ufficio Stampa

Foto: seduta mattutina, altre immagini
Giovedì, 08 Gennaio 2009 14:12:07

APPIANO GENTILE- Le altre belle foto dell'allenamento dei nerazzurri in vista della sfida di sabato sera con il Cagliari.

Ufficio Stampa

Appiano: trauma distorsivo per Stankovic
Giovedì, 08 Gennaio 2009 15:48:57
[FOTO Giovedì, 08 Gennaio 2009 15:48:57]

APPIANO GENTILE - Per il penultimo allenamento settimanale in vista di Inter-Cagliari, anticipo serale della 18^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma sabato 10 gennaio 2009 allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.30), la squadra è tornata ad allenarsi in campo nella tarda mattinata di oggi. Dopo due giorni di sedute indoor, grazie al lavoro di oltre venti addetti alla manutenzione dei terreni i nerazzurri sono ritornati al lavoro sul campo 'della tribunetta': riscaldamento, possesso palla specifico e a tema, infine partitella posizionale. Dejan Stankovic, a causa di un trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante l'allenamento, nel primo pomeriggio è stato sottoposto ad accertamenti strumentali da parte dello staff medico diretto dal professor Franco Combi. Gli esami hanno evidenziato solo un risentimento al collaterale interno. È quindi in dubbio per la gara di sabato, ma le condizioni del centrocampista saranno rivalutate nelle prossime ore e non si esclude il possibile recupero.

Ufficio Stampa





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