Friday, January 09, 2009

9 01 2009 Tutto su F.C.Internazionale

da gazzetta.it

Niente Cagliari
per Adriano e Balotelli


I due giocatori dell'Inter, al centro di numerose voci di mercato, non sono stati convocati da José Mourinho per la sfida di domani sera a San Siro: il brasiliano giocherà martedì in coppa Italia, su SuperMario ammette: "Mi fa un po' di fastidio, non so se ragiona lui o suo fratello"

Mario Balotelli e Adriano impegnati in allenamento. Inter.it
Mario Balotelli e Adriano impegnati in allenamento. Inter.it
MILANO, 9 gennaio 2009 - Mario Balotelli e Adriano, al centro di numerose voci di mercato, non sono stati convocati per la sida di domani sera a San Siro contro il Cagliari. Non è presente nell’elenco Nicolas Burdisso, il quale, come detto da Mourinho in conferenza stampa, giocherà martedì la partita di Coppa Italia contro il Genoa, così come farà Adriano. Fuori dai convocati anche Vieira, Maicon e Stankovic per infortunio.
SU ADRIANO - Due assenze dal sapore diverso. Balotelli , che ha chiesto alla società di andare a giocare altrove, in odore della decisione poi effettivamente presa da Mourinho, è stato tra i primi ad abbandonare il centro sportivo nerazzurro. L'esclusione di Adriano ha invece una sua ragione. "Sta facendo un lavoro diverso per giocare martedì in Coppa Italia contro il Genoa", ha detto Mourinho.
SU BALOTELLI - Per quanto riguarda Balotelli, il tecnico è stato chiaro: "Ha giocato 13 partite per un totale di 712 minuti, il doppio di Cruz e il triplo di Crespo e Obinna. Le sue occasioni le ha avute. Mario ha giocato molto in quantità, in qualità di gioco è una cosa diversa... Non so se è Mario che non vuole rimanere all'Inter o suo fratello che gli fa da procuratore, in campo bisogna essere indipendenti e pensare con la propria testa. Mi fa un po' di fastidio" (guarda il video). Josè Mourinho non nasconde il suo disappunto per la situazione di Balotelli. L'attaccante ha chiesto all'Inter di essere ceduto per andare a giocare con maggiore continuità. In attesa che si sblocchi qualcosa, il tecnico non lo ha inserito nella lista dei convocati per l'anticipo serale con il Cagliari. "Mario è un ragazzo fantastico, è facile avere un rapporto con lui e desiderare che faccia bene e arrivi lontano perchè è un ragazzo che piace. Per me non è un piacere non convocarlo. Penso che lui in questo momento non sia felice o forse non lo è suo fratello...".
Neanche troppo velatamente Mourinho attacca Corrado Balotelli, agente di Mario che nelle prossime ore incontrerà la società, e contestualmente il giocatore, colpevole, secondo lo Special One, di non ragionare con la propria testa: "A me piacciono i giocatori che pensano da soli, perchè se dipendiamo troppo dal pensiero degli altri, forse nel momento della responsabilità e delle pressioni non siamo preparati per rispondere. Io lavoro per l'Inter non per Mario, Cruz, Crespo o Ibra. La mia responsabilità è con l'Inter e devo scegliere quei giocatori che lavorano meglio e che mi sembrano nelle migliori condizioni per giocare". Insomma Mourinho non ha proprio digerito l'uscita del giocatore e quello che sta accadendo intorno a lui: "Non capisco perchè si parla tanto di Balotelli - conclude -. È un giocatore come gli altri, come Bolzoni, Dacourt, non come Rivas perchè lui viene da un infortunio, è come Burdisso".
MOURINHO SU MARADONA - Mourinho è pronto, con carta e penna. Non per prendere appunti sui prossimi avversari ma per recitare la parte del tifoso. Martedì è previsto a Milano l'arrivo di Maradona. Il c.t. dell'Argentina dovrebbe seguire a San Siro Inter-Genoa di Coppa Italia e il tecnico dell'Inter non vuole farsi sfuggire l'occasione: "Prima di tutto voglio un autografo da lui per mio figlio, non sto scherzando. Poi, se vorrà venire, lo porterò in conferenza stampa. Maradona è Maradona, che ti piaccia o no è Maradona, la storia del calcio". Il Pibe de Oro vorrà visionare gli argentini dell'Inter, anche perchè il genoano e infortunato Milito difficilmente sarà della partita: "La sua presenza non influenzerà le mie scelte- conclude- : Maradona non ha bisogno di una partita per giudicare se Zanetti, Cambiasso, Burdisso, Crespo e Cruz siano da nazionale. Comunque, mi fa piacere che sia a San Siro".

Maicon e Vieira a parte

9 gennaio 2009 - Seduta di rifinitura mattutina per la squadra in vista di Inter-Cagliari di domani (ore 20.30). La squadra si è allenata anche oggi sul campo 'della tribunetta': riscaldamento e serie di partitine a tema. Sedute differenziate, secondo le esigenze individuali, per Maicon e Patrick Vieira. Per Dejan Stankovic solo terapie a causa del trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante l'allenamento di ieri (gli esami hanno evidenziato solo un risentimento al collaterale interno). Ecco i 19 convocati: Toldo, Julio Cesar, Orlandoni; Cordoba, Maxwell, Samuel, Materazzi, Chivu, Santon; Zanetti, Figo, Jimenez, Cambiasso, Muntari, Mancini, Quaresma; Ibrahimovic, Cruz, Crespo.

da calciomercato.com

Inter-Juve per Cassano, Balotelli vuole l'Inghilterra

09:30 del 09 gennaio
Foto: Massimo Cebrelli / GRAZIA NERI

I fratelli di Balotelli spingono per portare Mario all'estero, destinazione Chelsea.
L'Inter, irritata presto li incontrerà per chiarire la situazione.
Il ragazzo, che dopo l'ipotesi Samp ha respinto anche le avances del Bologna, domani rischia di finire in tribuna.
Ieri Cassano ha parlato con Garrone e Marotta: "A gennaio voglio restare a Genova". A giugno si vedrà.
(La Stampa)

Cassano: è sfida Inter-Juve.
Ritorno bianconero per il 2010, ma Moratti gioca la carta Adriano.
Balotelli rifiuta la Samp e preferisce l'Inghilterra, ma l'Inter alza la voce.
Una punta può partire, ma prima ci sono Crespo e il brasiliano.
(Gazzetta dello Sport)

Juve sempre più in pole per Cassano a giugno.
"Resto alla Samp", per ora. No al trasferimento immediato all'Inter.
Balotelli punta i piedi e rifiuta la Samp, vuole un grande club estero.
Mourinho si arrabbia e potrebbe non convocarlo per il Cagliari.
Oggi l'incontro per decidere il futuro del giovane attaccante.
L'argentino Angeleri: "Inter, penso solo a te".
(Tuttosport)

Balotelli ci riprova e l'Inter si arrabbia.
L'attaccante chiede un incontro con il club nerazzurro.
Supermario spera di andare all'estero.
(Corriere della Sera)

Balotelli: "Bologna meglio della Samp".
Mario Balotelli non vuole la Sampdoria. Lo ha detto ieri il fratello-procuratore Corrado.
Preferirebbe l'Inghilterra o, dovendo stare in Italia, il Bologna di Mihajlovic.
La situazione si chiarirà definitivamente con Moratti oggi o domenica.
(Repubblica)

Cassano congela l'Inter.
Il barese incontra i dirigenti blucerchiati e promette che resterà fino a fine stagione.
Balotelli dice 'no' alla Sampdoria e apre al Bologna.
Stankovic, brivido in allenamento: distorsione al ginocchio, niente Cagliari.
L'erede di Vieria: si punta su Diaby dell'Arsenal.
(Corriere dello Sport)

Scandalo Inter: Indagato il Ros

12:36 del 09 gennaio

SOTTO ACCUSA L'EX COMANDANTE DEI CARABINIERI DI MILANO
Scandalo Inter, indagato il Ros.
La procura: svelò le intercettazioni tra Mancini e un narcotrafficante.

Rivelazione di segreti d’ufficio. Secondo la procura fu l’ex comandante dei Ros di Milano Mario Mettifogo a diffondere la notizia che nel maggio scorso fece scalpore: una serie di intercettazioni riguardanti un trafficante di droga e alcuni esponenti dell’Inter, vicenda marginale di un’inchiesta ben più complessa sul controllo della cocaina in città finita sulle prime pagine dei giornali subito dopo la vittoria di campionato dei neroazzurri. Per questo motivo, prima di Natale, il pm Luigi Civardi ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ufficiale dei carabinieri, considerato per altro uno dei più brillanti investigatori in forza alla stessa Procura, accusandolo di un reato pesante e infamante per un ufficiale sempre in prima linea come Mettifogo.

E’ forse la prima volta che un’inchiesta, aperta per fuga di notizie, approda a un finale così clamoroso, coinvolgendo nientemeno che il vertice del reparto operativo dei carabinieri del capoluogo lombardo. L’udienza preliminare è stata fissata per febbraio davanti al gip Giuseppe Gennari, che deciderà se rinviare a giudizio l’imputato. «Sono certo di poter dimostrare l’innocenza del mio assistito», dice Davide Steccanella, legale dell’ufficiale inquisito. Per il comandante Mettifogo, ora a Moncalieri, è un po’ come aggiungere al danno la beffa. Fu lui a tirare le fila delle indagini coordinate dal pm della Dda Fabio Musso su un traffico di cocaina che partiva delle storiche famiglie della ‘ndrangheta e si concludeva tra le piazze milanesi e quelle della Brianza. L’inchiesta, durata quasi due anni, approdò con un deposito degli atti in procura il 9 maggio.

Nella relazione dei carabinieri del Ros al pm, anche la raccomandazione di stralciare, perchè considerate penalmente irrilevanti, proprio le intercettazioni che sei giorni dopo, il 15 maggio, finirono sui giornali e che riguardavano alcuni dirigenti come Rocco Di Stasi e «Spillo» Altobelli, giocatori come Materazzi e Zanetti e l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini, nonchè il suo vice Mihajlovic. Tutti amici o conoscenti di tale Domenico Brescia, uomo dalla doppia vita: frequentatore abituale della Pinetina, tifosissimo neroazzurro, titolare di un negozio di abbigliamento a Rovello Porro da cui si rifornivano alcuni atleti, considerato una sorta di tuttofare per la squadra del cuore, Brescia, 53 anni, sposato con 4 figli, aveva in realtà un passato da rapinatore e un presente, secondo i carabinieri, di piccolo trafficante di droga in Brianza.

Legato alle famiglie dei Crisafulli, tra le più pericolose tra quelle calabresi, da cui, si dice, ricevette uno di quei «piaceri» che non si dimenticano: un piccolo pregiudicato che voleva estorcergli dei soldi finì sotto un metro di terra con la faccia spappolata da tre colpi di lupara. Episodio per il quale Brescia venne condannato per concorso colposo in omicidio. Brescia, accusato in questo caso di aver acquistato nel 2006 due chili di coca da un certo Francesco Castriotta, ha sempre negato ogni addebito. «Il mio debito con la giustizia l’ho già pagato», dichiarò ai giornali prima di tornare nel carcere dal quale era uscito tempo prima in semilibertà. Semilibertà che gli aveva pregiudicato le sue apparizioni ad Appiano Gentile, dove gli uomini della security avevano ricevuto ordine di non farlo più entrare.

I rapporti con alcuni calciatori e con l’allenatore Mancini, mai negati dagli interessati, non si erano però interrotti: in lui i neroazzurri vedevano il tifoso sfegatato, ma anche l’amico cui rivolgersi per piccoli piaceri, dall’auto di lusso al brillante da regalare all’amica, al vestito da aggiustare. Tutte chiacchiere finite nei registratori dei carabinieri e verbalizzate. Chi le passò ai giornali? La Procura è convinta che fu il comandante dei Ros Mettifogo, visto che dai registri della caserma di via Lamarmora nei giorni precedenti la pubblicazione risultano gli ingressi di due giornalisti giudiziari. Il pm Musso ha negato che la notizia possa essere uscita dai suoi uffici: «Saran stati i tifosi dell’Inter», avrebbe detto al procuratore aggiunto Pomarici. Ma per l’avvocato Steccanella «risulta già evidente dagli atti che Mettifogo non era certo l’unico a sapere di quelle intercettazioni prima che uscissero gli articoli». Vedremo che cosa deciderà il gip.

(La Stampa)

Mourinho: 'Balotelli pensi con la propria testa, martedì gioca Adriano'

15:00 del 09 gennaio
(Foto: Valerio Pennicino / GRAZIA NERI)

Adriano e Balotelli non figurano nella lista dei convocati per Inter-Cagliari, anticipo della 18esima giornata di campionato in programma sabato sera a San Siro.

Il tecnico nerazzurro José Mourinho ha spiegato in conferenza stampa: "Le mie scelte non vogliono essere un messaggio per nessuno. Per me è arrivato il momento di pensare a più di una partita alla volta. Tra i non convocati, qualcuno sa già che giocherà martedì in coppa Italia contro il Genoa. Ad esempio è il caso di Burdisso e Adriano, che sta lavorando apposta per farsi trovare pronto. Siamo primi in classifica ed abbiamo dei punti di vantaggio, ma il discorso per lo scudetto è ancora apertissimo per la Juve e anche per il Milan".

"Non è vero che Balotelli gioca poco, anzi. Finora è sceso in campo in 13 partite e 712 minuti. Come minutaggio, è il secondo attaccante dopo Ibra, ha giocato quasi il doppio di Cruz ed il triplo di Crespo. Poi ovviamente la qualità è diversa rispetto alla quantità. Un allenatore pretende sempre il massimo dai propri giocatori, direi una bugia se dicessi che sono soddisfatto dal suo rendimento. Mario è un ragazzo fantastico, con cui è facile instaurare un bel rapporto e che può arrivare lontano. Non mi fa piacere non convocarlo, sarei contento se giocasse meglio e quindi ancora di più".

"Non capisco perché si parli tanto di lui - prosegue Mourinho - Balotelli è un giocatore come gli altri, come Bolzoni e Dacourt. Io tratto tutti allo stesso modo. Mi dà fastidio pensare che qui non sia felice, ma non so se si tratta della sua volontà oppure di quella del fratello.
A me piacciono i giocatori che pensano con la loro testa. Se dipendono troppo da altre persone, non sono in grado di prendersi responsabilità neanche sul campo".

"Il nostro gruppo è forte - aggiunge il portoghese -. Non ho bluffato quando ho detto che mi piacerebbe finire la stagione così perché è giusto arrivare fino alla fine, quando festeggeremo o soffriremo insieme. Io non dirò mai di andare via a un mio giocatore, ma il mercato è aperto sia in entrata che in uscita come una porta del Far West. Tra i 50 attaccanti associati all'Inter nelle ultime settimane, ce n'è più di uno che mi piace, qualcuno che mi piace tanto e qualcuno che mi piace tantissimo. In ogni caso penso che finiremo la stagione con questo gruppo. Acquafresca mi piace, non ha bisogno di dimotrarmi niente. Anzi, se domani gioca troppo bene mi fa arrabbiare e potrei lasciarlo un altro anno a Cagliari".

Inter Convocati anti Cagliari

17:33 del 09 gennaio
Seduta di rifinitura mattutina per la squadra in vista di Inter-Cagliari di domani (ore 20.30). La squadra si è allenata anche oggi sul campo 'della tribunetta': riscaldamento e serie di partitine a tema. Sedute differenziate, secondo le esigenze individuali, per Maicon e Patrick Vieira. Per Dejan Stankovic solo terapie a causa del trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante l'allenamento di ieri (gli esami hanno evidenziato solo un risentimento al collaterale interno). Ecco i 19 convocati: Toldo, Julio Cesar, Orlandoni; Cordoba, Maxwell, Samuel, Materazzi, Chivu, Santon; Zanetti, Figo, Jimenez, Cambiasso, Muntari, Mancini, Quaresma; Ibrahimovic, Cruz, Crespo.

Suazo 'Il Benfica mi piace. Il futuro? non so...'

21:32 del 09 gennaio
Foto: Massimo Cebrelli / Grazia Neri

David Suazo dà un taglio alle voci che parlano di un suo addio al Benfica, prima della fine della stagione. A gennaio non si muove ma gurdando al futuro l'honduregno lascia le porte aperte a tutto visto che al club portoghese è in prestito ma la proprietà del cartellino resta dell'Inter. "Quando sono arrivato al Benfica ho preso un impegno che rispetterò. L'accordo è per un anno, poi non so che cosa può accadere perchè il mio futuro non dipende solo da me. Qui io sto bene e sto attraversando un buon momento. Sono stato trattato bene da tutti, dirigenti e compagni. Il Benfica mi piace. Prima di tutto voglio vincere poi vedremo"

da sportmediaset.it


Balotelli si offre alla Premier

No alla Samp, l'alternativa è Bologna

Balotelli, dove corri?

Alla vigilia della ripresa del campionato, l'Inter deve risolvere la "grana" di Mario Balotelli. Il giovane attaccante, infatti, ha chiesto un incontro urgente con Massimo Moratti per definire il suo destino. Il giocatore ha rifiutato il trasferimento alla Sampdoria e chiede di andare a giocare in Premier League. In prestito per qualche mese, in attesa di tornare alla casa madre. In alternativa c'è il Bologna dell'amico Mihajlovic.

Di certo finora c'è che Balotelli ha detto "no grazie" all'interessamento della Samp. "Non è la squadra dove vorrebbe andare per un prestito", ha fatto sapere il fratello-procuratore Corrado.

Così, per quanto riguarda l'Italia resta in piedi la pista che porta sotto le due torri. A Bologna il 18enne nerazzurro ritroverebbe Mihajlovic, disposto ad affidargli una maglia da titolare.

Il vero sogno di SuperMario, però, è il campionato d'Oltremanica, dove i giovani hanno molto più spazio che da noi. Ancora non c'è una destinazione precisa, ma Branca è in contatto con Everton, Newcastle e anche West Ham.

Sta di fatto che l'Inter non è certo contenta del comportamento di Balotelli, che, non a caso, si è giocato la convocazione per il Cagliari. E comunque se non verranno prima risolte le posizioni di Adriano e Crespo, ovvero se uno dei due non verrà ceduto, il destino della punta è quello di restare dov'è.

9 gennaio 2009

Inter, fuori Balotelli e Adriano

Non convocati per il Cagliari

José Mourinho

Mario Balotelli e Adriano non sono inseriti nella lista dei convocati per la gara che l'Inter disputerà sabato contro il Cagliari. Lo ha detto il tecnico nerazzurro Josè Mourinho, che ha spiegato anche le motivazioni delle due esclusioni: "Adriano sta lavorando in funzione della partita di martedì in coppa Italia contro il Genoa e non sarà della partita - ha detto il portoghese - Balotelli? Tutti devono remare dalla stessa parte".

Mourinho è stato molto severo nei confronti dell'attaccante italiano. "Ha giocato 13 partite per un totale di 712 minuti, il doppio di Cruz e il triplo di Crespo. Le sue occasioni le ha avute. Non so se è Mario che non vuole rimanere all'Inter o suo fratello che gli fa da procuratore, in campo bisogna essere indipendenti e pensare con la propria testa", ha aggiunto.

Ma per SuperMario non ci sono parole dure: "Mario è un ragazzo fantastico, è facile avere un buon rapporto con lui e non mi fa piacere non convocarlo o saperlo poco felice in questo momento. Sarei molto più contento se lui giocasse sempre e molto bene".

Intanto, l'Inter contro il Cagliari dovrà fare a meno di anche Vieira e Stankovic per infortunio.

Mou ha anche avuto tempo di scherzare quando gli è stato ricordato che Maradona martedì sarà a Milano per Inter-Genoa di Coppa Italia. "Prima di tutto voglio un autografo da lui per mio figlio, non sto scherzando. Poi, se vorrà venire, lo porterò in conferenza stampa. Maradona è Maradona, che ti piaccia o no è Maradona, la storia del calcio", ha ricordato.

Il Pibe de Oro vorrà visionare gli argentini nerazzurri: "La sua presenza non influenzerà le mie scelte. Maradona non ha bisogno di una partita per giudicare se Zanetti, Cambiasso, Burdisso, Crespo e Cruz siano da nazionale. Comunque, mi fa piacere che sia a San Siro".

Sul mercato: "In questo gruppo di 50 giocatori che sono stati accostati all'Inter, c'è qualcuno che mi piace, qualcuno che mi piace tanto e qualcuno che mi piace tanto, tanto, tanto. Ma siamo già 29 e siamo troppi. Penso che finiremo la stagione con questo gruppo, ma ovviamente la porta è aperta: se Branca o Moratti arrivano qua con un giocatore non dico di no...".

Intanto, sabato sera arriva il Cagliari, "una squadra che gioca in modo positivo proprio perché positivo è l'atteggiamento del suo tecnico. Sarà difficile e non sarà una gara a senso unico. Campionato? Per noi è un vantaggio confortevole, ma non sono distacchi decisivi e non si può abbassare la guardia con tanti mesi di campionato ancora da giocare".

9 gennaio 2009

Adriano e Balotelli non convocati

Mourinho è ancora insoddisfatto

Mario Balotelli e Adriano non sono inseriti nella lista dei convocati per la gara che l'Inter disputerà sabato contro il Cagliari. Lo ha detto il tecnico nerazzurro Josè Mourinho, che ha spiegato anche le motivazioni delle due esclusioni: "Adriano sta lavorando in funzione della partita di martedì in coppa Italia contro il Genoa e non sarà della partita - ha detto il portoghese - Balotelli? Tutti devono remare dalla stessa parte."

da repubblica.it


SPORT - CALCIO - SERIE A


Il tecnico portoghese non convoca Adriano né Balotelli. Per il 18enne prestito in vista?


Mourinho alle prese con i soliti due


Sul fronte opposto scoppia l'ennesimo caso Balotelli Adriano. Nessuno dei due è tra i convocati per Inter-Cagliari. Ma, se per il brasiliano si tratta per ora solo di turnover in vista della gara di Coppa Italia di martedì contro il Genoa, per il baby capriccioso potrebbe invece equivalere ad un 'via libera' per una cessione in prestito. Se, infatti, secondo i piani del tecnico portoghese che alla Coppa Italia afferma di tenerci eccome ("Da me non sarà certo snobbata - dice - io non l'ho mai vinta") Inter-Genoa sarà la partita di Adriano, un'altra occasione per SuperMario non è al momento neanche in calendario. "Le sue opportunità le ha avute - sottolinea Mourinho che sull'argomento è preparatissimo e non ha bisogno di consultare appunti -. Balotelli ha giocato 712', è il secondo attaccante più utilizzato dopo Ibrahimovic, è stato in campo quasi il doppio di Cruz e quasi il triplo di Crespo e Obinna. Poi non so se sia lui che non vuole restare o il fratello che vuole che vada via. A me però piacciono i giocatori che, in campo e fuori, ragionano con la loro testa".

L'argomento stimola domande sul mercato in entrata, sui "circa cinquanta attaccanti di cui si è parlato per l'Inter. Ce n'è qualcuno che mi piace - scherza Mourinho - qualcuno che mi piace tanto e, infine, qualcuno che mi piacerebbe tanto tanto. Ma siamo in 29 e siamo già in troppi".

(9 gennaio 2009)

da corriere.it

«Ha giocato il doppio di Cruz e il triplo di Crespo».

Mourinho: «Un po' infastidito
dalla situazione di Balotelli»

«Non se non è felice lui o non è felice suo fratello». E non lo convoca per la partita contro il Cagliari

Balotelli scalpita (Ansa)
Balotelli scalpita (Ansa)
APPIANO GENTILE (COMO)- «Mi fa un po' di fastidio». Josè Mourinho non nasconde il suo disappunto per la situazione di Mario Balotelli. L'attaccante ha chiesto all'Inter di essere ceduto per andare a giocare con maggiore continuità.

NON CONVOCATO PER IL CAGLIARI -In attesa che si sblocchi qualcosa, il tecnico non lo ha inserito nella lista dei convocati per l'anticipo serale con il Cagliari. «Mario è un ragazzo fantastico, è facile avere un rapporto con lui e desiderare che faccia bene e arrivi lontano perchè è un ragazzo che piace. Per me non è un piacere non convocarlo. Penso che lui in questo momento non sia felice o forse non lo è suo fratello...». Neanche troppo velatamente Mourinho attacca Corrado Balotelli, agente di Mario che nelle prossime ore incontrerà la società, e contestualmente il giocatore, colpevole, secondo lo Special One, di non ragionare con la propria testa: «Non so se è lui che non vuole restare qui e o se è il fratello che non vuole che lui stia qua. A me piacciono i giocatori che pensano da soli, perchè se dipendiamo troppo dal pensiero degli altri, forse nel momento della responsabilità e delle pressioni non siamo preparati per rispondere. Io lavoro per l'Inter non per Mario, Cruz, Crespo o Ibra. La mia responsabilità è con l'Inter e devo scegliere quei giocatori che lavorano meglio e che mi sembrano nelle migliori condizioni per giocare».

«HA GIOCATO PIÙ DI CRUZ» - Poi, alla richiesta di maggiore spazio avanzata dal giocatore, Mourinho risponde così: «Mario ha giocato 13 partite, 712 minuti, è il secondo attaccante nell'Inter per minuti giocati, dopo Ibrahimovic, ha quasi il doppio dei minuti di Cruz, quasi il triplo di quelli di Crespo e Obinna. Ha avuto 13 partite per giocare, ha avuto delle opportunità. Se Balotelli non gioca allora Cruz e Crespo sono in vacanza... Mario ha giocato molto come quantità di minuti, come qualità di gioco è una storia diversa». Insomma Mourinho non ha proprio digerito l'uscita del giocatore e quello che sta accadendo intorno a lui: «Non capisco perchè si parla tanto di Balotelli- conclude- È un giocatore come gli altri, come Bolzoni, Dacourt, non come Rivas perchè lui viene da un infortunio, è come Burdisso».


da iostoconmancini.it

BALOTELLI: O BOLOGNA O ESTERO

Postato da SimoneNicoletti
Venerdì, 09 Gennaio 09, 10:54 M.

Il pressing di Sinisa Mihajlovic ha fatto centro. In Italia l'entourage di Mario Balotelli ha fatto capire con una dichiarazione ai quotidiani sportivi di gradire solamente una destinazione in caso di prestito: il Bologna. Altrimenti, restano sempre in piedi le ipotesi di cessione all'estero, già evocate in estate prima del rinnovo contrattuale.

Una posizione chiara che nell'incontro con la società sarà ribadita a Massimo Moratti e Marco Branca, i quali respingeranno al mittente la richiesta, confermando di puntare sul giovane talento italiano e rimandando ogni discorso alla seconda metà del mese di gennaio.

Il nodo resta Josè Mourinho, finora insoddisfatto del rendimento e del comportamento di Balotelli: lo convocherà per il match contro il Cagliari se intenderà che la testa è da un'altra parte? Lo farà giocare? Rinvierà il suo impiego alla gara di coppa Italia contro il Genoa? Interrogativi che in parte avranno una risposta nella conferenza stampa di oggi pomeriggio.

La mia speranza è che la società abbia fatto pressione, o comunque consigliato l'allenatore, di allentare la morsa sul ragazzo, concedendogli qualche chance supplementare fin da subito in modo tale da non appesantire il clima di disagio che un 18enne può avvertire considerando alcune scelte degli ultimi mesi.

D'altro canto i fratelli procuratori dovrebbero frenare le fregole giovanili del puledrino: gli fa più bene in prospettiva un anno di purgatorio finalizzato a capire le regole del professionismo che sei mesi di prestito in un club che lotta per nn retrocedere.

Immagino che in via Durini non abbiano gradito neppure la loro strategia mediatica, affidata a quotidiani che non vengono considerati amici e che non aspettano altro di sparare sull'Inter. Sono le regole del gioco, non è la prima volta che succede, ma una maggiore considerazione verso chi finora ha cresciuto e lanciato Mario sarebbe auspicabile.

Tutto sta a vedere se i rapporti con la famiglia Menarini siano più forti delle recenti polemiche tra Mihajlovic e Mourinho: deciderà eventualmente Moratti che, va ribadito, non ha nessuna intenzione di fare stravolgimenti in avanti o lasciare andar via Mario, un suo pupillo da sempre.

Non aspettatevi novità sconvolgenti dal summit, siamo ancora nella prima decade di gennaio e c'è sempre Adriano che condiziona ogni strategia. Corre e si allena con impegno, ma fino a quando? Dai Josè: sorprendici e lancia Balotelli titolare per 3 partite di fila. E poi eventualmente ne riparliamo.

SIMONE NICOLETTI

P..S

Fino al 19 gennaio causa polso fratturato il blog sarà aggiornato con difficoltà.

INTER-CAGLIARI: MOU, AFFONDO SU BALOTELLI: "NON SONO SODDISFATTO DEL SUO RENDIMENTO"

Postato da SimoneNicoletti
Venerdì, 09 Gennaio 09, 01:01 P.

CONVOCAZIONI

"Devo pensare anche alla partita di martedì. Alcuni sanno che giocano in coppa, per Burdisso e Adriano ci sarà sicuramente spazio in quella partita. NON è un messaggio a qualcuno in particolare"

FORMAZIONE

"Santon è convocato,potrebbe giocare, devo valutare perchè sono fuori Stankovic e Maicon. Devo decidere se è la partita giusta per lui oppure affidarmi a Zanetti. Usate mezzi di spionaggio aerei per sapere come giocherò. Avrete visto che ho provato Chivu a centrocampo e Figo dietro le punte. Non avete bisogno di sapere altro".

BALOTELLI

"Balotelli ha giocato 13 partite,712minuti, il secondo del reparto come minutaggio dopo Ibra,non c'è la partita di Mario, ha già avuto possibilità,ha giocato molto come minuti, la qualità di gioco è diversa. Non so se è il fratello o lui che nn vuole rimanere, però mi piace il giocatore che pensa da solo. Lavoro x l'Inter, non per Mario,Cruz o Crespo. Devo scegliere chi sta meglio e lavora meglio.

Perchè si parla tanto di lui? E' come Bolzoni, Burdisso, Dacourt. Non sono soddisfatto del suo rendimento, provo fastidio, è un ragazzo fantastico,non mi piace nn convocarlo".

VIEIRA

"Vieira ha ancora problemi non risolti, forse recupera per l'atalanta; è un infortunio che si ripresenta quando lavora con intensità,lui non è soddisfatto, lo vogliamo quando sta bene. Nessuna paura per la sua carriera. Pensiamo che non si debba operare come Sagnol e Zebina".

MERCATO ATTACCANTI

"Più di uno mi piace, qualcuno mi piace molto, qualcuno moltissimo. Finiremo così, però la porta è aperta in entrambe le direzioni nei periodi di mercato, come la porta del saloon nel Far West. Se la società mi porta qualcuno, non dirò di no, ma non credo succederà, l'intenzione è finire con quelli che hanno iniziato, non mando via nessuno"

NEVE

Abbiam lavorato bene, con grande intensità, la neve è arrivata quando volevamo abbassare i carichi di lavoro.Non mi piace il campo sintetico, nessun problema comunque e nessuna scusa. Mi spiace se non vi ho portato al caldo.

COPPA ITALIA

"Coppa Italia snobbata?Non da me, arrivo da una cultura dove c'erano 50000 persone in tribuna, non l'ho mai vinta e giocherò con una squadra forte; farò turnover, ci vuole rispetto per la competizione. Maradona? Gli chiederò l'autografo per mio figlio se ci sarà, ma non influenzerà le mie scelte"

CAGLIARI

"Mi piace, fa un gioco propositivo Allegri, un4-4-2 dinamico, in mezzo sanno creare, sarà una partita difficile,non sarà a senso unico. Acquafresca mi piace,spero non giochi troppo bene, potrei lasciarlo lì altrimenti"

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Era nell'aria l'esclusione di Balotelli, così come era prevedibile che Adriano tornasse in coppa Italia. Mario sembra sempre più lontano dall'Inter, anche per colpa di chi lo consiglia. Forse avrei fatto una scelta diversa, evidentemente l'atteggiamento in allenamento non è cambiato.

Mourinho non esclude movimenti in entrata nel reparto offensivo, anzi fa capire di gradire una punta e resta in sospeso il riferimento a Drogba, ma sembra conscio della difficoltà di arrivare a certi nomi e di piazzare Adriano.

da sportitalia.com

Venerdì, 09 gennaio 2009 Serie A

Balotelli e Adriano non convocati


Adriano e Balotelli non figurano tra i diciannove giocatori dell'Inter convocati da Josè Mourinho per l'anticipo di campionato di domani sera al Meazza contro il Cagliari.

Ma Mourinho ha tenuto a distinguere la posizione dei due discussi attaccanti nerazzurri: per quanto riguarda il brasiliano infatti si tratterebbe di un ritardo di preparazione insieme alla necessità di tenere conto anche della gara di coppa Italia da giocare martedì a San Siro contro il Genoa, per la quale l'imperatore è candidato ad un posto da titolare.

Per SuperMario, invece, "nessun messaggio". A chi gli chiedeva se esiste la partita di Balotelli, Mourinho ha risposto: "ha giocato 13 gare e 712 minuti, è il secondo tra gli attaccanti dopo Ibrahimovic, ha avuto quasi il doppio del tempo di Cruz e quasi il triplo di Crespo e di Obinna. Quindi Mario le opportunità le ha avute, ha giocato molto come tempo, mentre per la qualità è un'altra storia". "Ma perché poi si parli tanto di Balotelli - ha aggiunto Mourinho - io non lo capisco. E'un giocatore come gli altri, come Bolzoni, come Rivas, come Dacourt, ecc.".

Non ci saranno Stankovic e Maicon, oltre al solito Vieira. Zanetti (o Santon) nel ruolo di terzino destro, mentre a centrocampo potrebbero essere schierati Cambiasso, Mountari, Chivu, con Jimenez (o Figo) dietro a due punte, nell'ormai consueto 4-4-2 a rombo.

da virgilio.it

Mourinho contro Balotelli: "Ha già avuto le sue occasioni"

Il giovane attaccante e Adriano non convocati per la partita casalinga di sabato sera contro il Cagliari.


jose mourinho

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Il chiarimento tra Adriano e Mourinho. Foto
Per la prima partita ufficiale del 2009 contro il Cagliari, nell'anticipo di sabato sera, Josè Mourinho ha deciso di non convocare nè Adriano nè Balotelli. I due attaccanti al centro di numerose voci di mercato, sono stati esclusi dal tecnico portoghese per motivi opposti.

PAROLE DURE SU BALOTELLI - Balotelli ha chiesto la cessione in prestito per giocare di più ma Moratti non ci sente. Mourinho invece pretende che il giovane attaccante si guadagni i galloni di titolare faticando sul campo d'allenamento.
"Balotelli? Tutti devono remare dalla stessa parte . Ha giocato 13 partite per un totale di 712 minuti, il doppio di Cruz e il triplo di Crespo. Le sue occasioni le ha avute. Non so se è Mario che non vuole rimanere all'Inter o suo fratello che gli fa da procuratore, in campo bisogna essere indipendenti e pensare con la propria testa".

ADRIANO IN COPPA ITALIA - Adriano non è ancora pronto e resterà a riposo. "Adriano sta lavorando in modo diverso per giocare martedì (in Coppa Italia contro il Genoa n.d.r)".

TORNA L'IPOTESI MILITO - Si è riaperta intanto bruscamente anche la trattativa per l'argentino del Genoa, Diego Milito. A quanto pare ci sarebbe un'offerta pari a 25 milioni di euro, più il cartellino di Obinna ed il prestito proprio di Adriano. Preziosi non può continuare ad ignorare queste avanches e per qualche milione in più potrebbe sicuramente cedere l'argentino.
Parlando di calciomercato Mourinho ha detto: "In questo gruppo di giocatori (Drogba, Milito, Owen, Rocchi n.d.r) di cui si è parlato in questi ultimi giorni c'è qualcuno che mi piace molto e altri che mi piacciono moltissimo. Spero comunque di finire la stagione con questa rosa di giocatori. Acquafresca? Mi piace molto".

da tiscali.it

Inter: niente Cagliari per Adriano e Balotelli

Adriano e Balotelli non sono stati convocati da Mourinho per l'impegno di campionato in programma domani contro il Cagliari. Il tecnico portoghese spiega l'assenza dell'avanti brasiliano sostenendo: 'Sta lavorando in modo diverso per giocare martedi'. In questo momento devo pensare a piu' partite contemporaneamente: penso a Cagliari che sara' difficile ma anche al Genoa'.

Mourinho si sofferma anche sulla mancata convocazione di Balotelli: 'Mi stupisco che si parli cosi' tanto di Mario. E' un giocatore come gli altri come Bolzoni, come Rivas, come Dacourt In attacco solo Ibrahimovic, fino a questo momento, e' rimasto in campo piu' a lungo di lui. Ha preso parte a 13 gare giocando 712 minuti: quasi il doppio del tempo di Cruz e quasi il triplo di quello di Crespo e Obinna. Mario, le sue opportunita' le ha quindi avute. La quantita' non e' mancata, la qualita' e' un'altra storia…'. Nell'elenco dei 19 convocati nerazzurri non figurano anche i nomi di Vieira e Stankovic entrambi infortunati.

da corrieredellosport.it

Balotelli, Adriano e i casi dell'Inter

5 domande e 5 risposte sul mercato nerazzurro

Balotelli, Adriano e i casi dell'Inter© Bartoletti

MILANO, 9 gennaio - (1) L’Inter ha 4 attaccanti sul mercato. Cosa succederà nei prossimi giorni?
«L’ordine di partenza è questo: Crespo, Adriano, Balotelli e Obinna. È un ordine che può essere modificato dalle prossime eventuali richieste. Di sicuro sarà un gennaio movimentato per gli uomini di mercato di via Durini»

(2) Balotelli è un caso irrisolvibile?
«È un caso di difficile soluzione per l’alta considerazione che il giocatore ha di se stesso. Non solo: i suoi fratelli procuratori anzichè attenuarne le pretese, le aumentano. Balotelli è da poco maggiorenne, è stato lanciato con grandi risultati da Roberto Mancini nel finale della stagione scorsa, quei risultati che Mourinho, pur concedendogli oltre 700 minuti in campo, non è riuscito a ottenere. Il giovanissimo Mario ha già scartato la Sampdoria e ha arricciato il naso sul Bologna, che comunque resta la sua mèta italiana preferita per la presenza di Sinisa Mihajlovic, ex vice di Mancini. Punta sulla Premier League, ma solo se di alto livello. Il suo talento è notevolissimo, però deve stare con i piedi per terra per non perdere i contatti con la realtà. Possiamo dargli solo questo suggerimento: se il Bologna insiste, ci vada di corsa, è la piazza ideale per rimettersi in discussione e tornare il giocatore dell’anno scorso»

(3) Adriano alla fine resterà all’Inter?
«Per il brasiliano il caso è diverso. Il suo contratto scade nel 2010 e pare che abbia tutta l’intenzione di arrivare a scadenza per poi sistemarsi altrove. E se questo altrove, in realtà, fosse sempre Milano, ma sulla sponda rossonera, per Moratti diventerebbe un problema. Basta ricordare quel che disse di Vieri quando, dopo aver lasciato l’Inter con tanto di ricchissima buonuscita, firmò per il Milan».

(4) Balotelli e Adriano sono due delusioni?
«Di sicuro sono le più grosse delusioni di Mourinho. Stamattina il tecnico portoghese ha escluso entrambi dalla lista dei convocati per la gara di domani sera col Cagliari, ma mentre per il brasiliano la decisione è tecnica (giocherà infatti martedì col Genoa in Coppa Italia, come ha anticipato lo stesso allenatore), per Mario si tratta di un provvedimento anche disciplinare, visto la durezza con cui Mourinho ha commentato l’esclusione. “Dobbiamo considerarlo un giocatore come tanti”, ha detto il tecnico di Setubal, aggiungendo a quei tanti i nomi di Dacourt, Burdisso e Bolzoni, non certo le stelle della Pinetina».

(5) Se va via un attaccante, l’Inter acquista un sostituto?
«Sì. Il nome del sostituto dipende dalla formula e dai soldi che Moratti intascherà da una cessione. I nomi fatti finora sono tutti buoni: Owen, Drogba, Jo, Acquafresca e perfino Milito».


Mourinho lascia a casa Adriano e Balotelli

«Situazione fastidiosa»

Mario Balotelli, attaccante dell'Inter
MILANO, 9 gennaio - I nomi di Balotelli e Adriano non compaiono nella lista dei convocati stilata da Mourinho per la sfida di domani a San Siro contro il Cagliari. Non è presente nell’elenco Nicolas Burdisso, il quale, come detto da Mourinho in conferenza stampa, giocherà martedì la partita di Tim Cup contro il Genoa, così come farà Adriano.

MOURINHO
- «Mi fa un pò di fastidio». Josè Mourinho non nasconde il suo disappunto per la situazione di Mario Balotelli. L'attaccante ha chiesto all'Inter di essere ceduto per andare a giocare con maggiore continuità. In attesa che si sblocchi qualcosa, il tecnico non lo ha inserito nella lista dei convocati per l'anticipo serale con il Cagliari. «Mario è un ragazzo fantastico, è facile avere un rapporto con lui e desiderare che faccia bene e arrivi lontano perchè è un ragazzo che piace. Per me non è un piacere non convocarlo. Penso che lui in questo momento non sia felice o forse non lo è suo fratello...».

"MI PIACCIONO GIOCATORI CHE PENSANO"
- Neanche troppo velatamente Mourinho attacca Corrado Balotelli, agente di Mario che nelle prossime ore incontrerà la società, e contestualmente il giocatore, colpevole, secondo lo Special One, di non ragionare con la propria testa: «Non so se è lui che non vuole restare qui e o se è il fratello che non vuole che lui stia qua. A me piacciono i giocatori che pensano da soli, perchè se dipendiamo troppo dal pensiero degli altri, forse nel momento della responsabilità e delle pressioni non siamo preparati per rispondere. Io lavoro per l'Inter non per Mario, Cruz, Crespo o Ibra. La mia responsabilità è con l'Inter e devo scegliere quei giocatori che lavorano meglio e che mi sembrano nelle migliori condizioni per giocare».

"MARIO HA GIOCATO TANTO"
- Poi, alla richiesta di maggiore spazio avanzata dal giocatore, Mourinho risponde così: «Mario ha giocato 13 partite, 712 minuti, è il secondo attaccante nell'Inter per minuti giocati, dopo Ibrahimovic, ha quasi il doppio dei minuti di Cruz, quasi il triplo di quelli di Crespo e Obinna. Ha avuto 13 partite per giocare, ha avuto delle opportunità. Se Balotelli non gioca allora Cruz e Crespo sono in vacanza... Mario ha giocato molto come quantità di minuti, come qualità di gioco è una storia diversa». Insomma Mourinho non ha proprio digerito l'uscita del giocatore e quello che sta accadendo intorno a lui: «Non capisco perchè si parla tanto di Balotelli - conclude - È un giocatore come gli altri, come Bolzoni, Dacourt, non come Rivas perchè lui viene da un infortunio, è come Burdisso».

"MARADONA? VOGLIO L'AUTOGRAFO"
- Martedì è previsto a Milano l'arrivo di Maradona. Il ct dell'Argentina dovrebbe seguire a San Siro Inter-Genoa di Coppa Italia e il tecnico non vuole farsi sfuggire l'occasione: «Prima di tutto voglio un autografo da lui per mio figlio, non sto scherzando. Poi, se vorrà venire, lo porterò in conferenza stampa. Maradona è Maradona, che ti piaccia o no è Maradona, la storia del calcio». Il Pibe de Oro vorrà visionare gli argentini dell'Inter, anche perchè il genoano e infortunato Milito difficilmente sarà della partita: «La sua presenza non influenzerà le mie scelte - conclude - Maradona non ha bisogno di una partita per giudicare se Zanetti, Cambiasso, Burdisso, Crespo e Cruz siano da nazionale. Comunque, mi fa piacere che sia a San Siro».

VITTORIA AD OGNI COSTO
- «Dobbiamo vincere contro il Cagliari, se non lo facciamo non voglio scuse. Il Cagliari mi piace perchè gioca positivo e mi piace anche il suo allenatore. Il loro è un 4-4-2 dinamico, i centrocampisti sanno creare, arrivare in porta. Sarà difficile segnare e c'è sempre il rischio che arrivino pericolosamente. Non sarà una partita a senso unico ma con traffico in entrambe i sensi». Il tecnico nerazzurro si troverà di fronte anche un giocatore che da giugno sarà a sua disposizione: «Acquafresca mi piace e non c'è bisogno che domani giochi bene perchè mi piaccia di più, è sufficiente così. Se gioca troppo bene mi arrabbio e poi può restare una stagione in più in al Cagliari».

ADRIANO TITOLARE IN COPPA
- Adriano non è stato convocato per il Cagliari ma ha il posto assicurato per la partita di Coppa Italia con il Genoa: «In questo momento penso al Cagliari ma anche al Genoa. Adriano sta lavorando per giocare martedì, Burdisso sarà titolare col Genoa». Segno che a Mourinho interessa anche la Coppa Italia: «È un trofeo snobbato in Italia? Certo non sarà snobbato da me, perchè non l'ho mai vinto e mi fa piacere vincere competizioni che non ho mai vinto. Giocheremo con una squadra forte, ci sarà anche Maicon, e voglio dimostrare rispetto per questa competizione».

INFORTUNI
- Non ci sarà invece Vieira: «È possibile che rientri contro l'Atalanta o al massimo nella partita successiva ma il suo è un infortunio difficile seppur non drammatico. Domani tornerà ad allenarsi e pensiamo che non ci sia un rischio operazione per lui». Tornando al campionato e al Cagliari, Mourinho dovrà rinunciare allo squalificato Maicon e pensa per la sua sostituzione al giovane Santon: «Ci sono possibilità che parta dall'inizio. Per me è il giocatore del futuro qua, devo valutare perchè domani non avremo Stankovic nè Maicon e devo decidere se è la partita giusta per fare giocare Santon dall'inizio o se preferirgli l'esperienza di Zanetti».

LOTTA SCUDETTO
- L'esperienza di Mourinho suggerisce prudenza anche in ottica scudetto: «È normale Milan e Juve credano nella rimonta. Sei punti o nove di vantaggio non sono tanti, sono uno spazio confortevole per noi ma non decisivo. Niente è fatto. Non sarebbe la prima volta che una squadra che a gennaio non era prima alla fine arriva prima. Se fossi in Del Piero, Ranieri, Kakà o Ancelotti direi le stesse cose che hanno detto loro - conclude - Non si può gettare la spugna con cinque mesi di campionato davanti. È ovvio che debbano pensare certe cose».

Cassano-Balotelli, lo scambio si complica

Il fantasista vuole la Samp fino a giugno, il nerazzurro preferisce Bologna

Cassano-Balotelli, lo scambio si complica© Grazia Neri

MILANO, 9 gennaio - Antonio Cassano vuole restare alla Sampdo­ria fino al termine della sta­gione, Mario Balotelli, che domani sera rischia una nuova tribuna per scelta tecnica, alla destinazione blucerchiata preferisce il Bologna o una squadra al­l’estero: ecco perché ( mo­mentaneamente) lo scam­bio di prestiti al quale i club di Inter e Samp avevano pensato per i loro attaccan­ti si è arenato. La linea Mi­lano- Genova, però, rimane calda e non sono da esclu­dere ritorni di fiamma do­po i colloqui che andranno in scena oggi e nei prossimi giorni. A essere inserito nell’operazione che porteb­be Fantantonio a Milano po­trebbe essere anche Adria­no che il dg Marotta acco­glierebbe a braccia aperte.

BALOTELLI - Stamani con ogni proba­bilità i fratel­li procurato­ri dell’attac­cante incon­treranno il presidente Moratti per chiedere una cessione in prestito. L’entourage di Su­permario però non vede di buon occhio l’approdo alla Sampdoria e ieri Corrado Balotelli ha spiegato: «Ma­rio è contento dell’interes­samento che tante società stanno manifestando per lui, ma non è la Sampdoria quella dove vorrebbe anda­re». La preferita è il Bolo­gna dove Mihajlovic lo sta aspettando per dargli visi­bilità anche in vista degli Europei in Svezia con l’Un­der 21 di Casiraghi. Non è però da escludere un tra­sferimento fuori dai confini nazionali perché i familiari di Balotelli sono stati con­tattati da un paio di agenti Fifa incaricati da squadre inglesi (il Chelsea?, il Man­chester City?) di provare a portare il ragazzo oltre Ma­nica. E la posizione dell’In­ter? Moratti ribadirà ai fra­telli di “Balo” che non in­tende cederlo perché fa parte del progetto. La con­vinzione del numero neraz­zurro in questo momento è granitica e difficilmente sa­rà scalfita. Dopo averlo det­to ai familiari- procuratori, non è però da escludere che Moratti lo spieghi di perso­na anche a Mario se oggi andrà in ritiro a salutare la squadra.

CASSANO - Al termine del­l’amichevole di ieri pome­riggio contro la Lavagnese, il fuoriclasse di Bari Vec­chia ha incontrato il presi­dente Garrone e il dg Ma­rotta. I tre hanno parlato dell’ipotesi Inter e al termi­ne del summit Antonio ha ribadito la volontà di resta­re a Genova almeno fino a giugno quando poi decide­rà il suo futuro visto che sulle sue tracce c’è da tem­po pure la Juventus. Secondo lui un trasferi­mento im­mediato a Milano po­trebbe com­plicare il re­sto della sua stagione perché dovrebbe inserirsi in un ambiente nuovo. Meglio dunque rin­viare il discorso di qualche mese.

SVILUPPI - Dopo i no di Cassano e Balotelli, inevita­bile una frenata. Definitiva? Dipenderà dalla volontà dell’Inter di portare avanti immediatamente il discor­so Cassano visto che, pur non inserendo Balotelli nel­l’operazione, resta in piedi l’opzione Adriano ( sempre in prestito), mentre in pas­sato i blucerchiati si sono interessati in maniera con­creta a Crespo. Per l’Impe­ratore in via Durini si atten­dono offerte, altrimenti ri­marrà, ma, al di là delle di­chiarazioni di facciata, que­st’ultima non è la soluzione più probabile. E anche la Samp lo sa.

da ilgiornale.it

venerdì 09 gennaio 2009, 14:47

Inter: Mourinho contro Balotelli, il fratello…


Milano - Da una parte c’è lui, l’allenatore di ferro. Dall’altra c’è un giovane dal talento grande quanto la sua presunzione. Impossibile che lo scontro non provochi effetti collaterali, tant’è che Mario Balotelli, il 18enne che dovrebbe essere il futuro dell’Inter, ha chiesto di andarsene, seppur in prestito, mentre Josè Mourinho l’ha fatto fuori dalle convocazioni per la partita di domani sera contro il Cagliari. “Si rema tutti dalla stessa parte” ha detto Josè, secondo il quale il “gruppo è forte” però bisogna difenderlo da chi non la pensa come gli altri. Non è un mistero che il feeling tra SuperMario e Mourinho non sia mai sbocciato, fina dall’estate quando l’allenatore portoghese aveva da subito mal sopportato le bizze di Balotelli. Lui, però, il giovane rampante ci ha messo del suo, con atteggiamenti discutibili in campo e in allenamento e con una prestazione contro il Siena, nell’ultima partita del 2008, ha giocato nel ruolo preferito e ha fatto praticamente sciopero.

Il caso insomma è esploso, anche se Mourinho dice che lui vuole finire la stagione con lo stesso gruppo. Adriano e Burdisso, che giocheranno entrambi contro il Genoa in coppa Italia, non sono un problema. SuperMario sì.”Ha giocato 13 partite, 712 minuti, è il secondo attaccante impiegato dopo Ibrahimovic” ha ricordato ieri il tecnico: “Ha avuto opportunità, se si dice che non ha giocato cosa devono dire Cruz e Crespo? Che erano in vacanza? La qualità è questa, la qualità è un’altra cosa”.

Dietro le quinte del nuovo anno c’è insomma la resa dei conti tra Mourinho (e l’Inter) e il fratello procuratore di Balotelli, l’uomo che forse sta rovinando tutto (ha detto Josè: “Forse è lui che vuole farlo andar via? Non so. Di certo a me piacciono i giocatori che pensano con la proria testa”) . E’ probabile che la vicenda ora finisca con una cessione, seppur temporanea, anche se Mourinho non vorrebbe dargliela vinta. E per l’Inter il vero problema è non perdere il talento di SuperMario, lo dice perfino Mourinho: “E’ un ragazzo fantastico, non mi piace non convocarlo. Ma non so se il fratello è d’accordo…”

venerdì 09 gennaio 2009, 07:00

Inter e Milan pensano a giugno: Drogba e Mexes

«Non vogliamo cedere Cassano, salvo situazioni straordinarie non vedo i presupposti per una sua partenza a gennaio. Il futuro? Dipende da cosa pensa Cassano». Beppe Marotta sembra aver tumulato l’operazione Inter e sulla nuova ipotesi Adriano ha risposto: «Mi chiedete cosa faremmo se ci proponessero Adriano? Faremmo come abbiamo fatto per Cassano, qui potrebbe esprimersi al meglio». Ma l’Inter non glielo ha proposto e solo su domanda specifica, Marotta ha commentato come avrebbe fatto qualunque altro amministratore delegato di qualsiasi altro club mondiale.
Ci sarebbe l’eventuale pista Diego Milito che riceve una cementata nelle parole di Enrico Preziosi: «Diego è insostituibile e non si tocca, è la mia ultima parola». Dichiarazione rilasciata a Radio Kiss Kiss, quindi non interpretabile. Ci sarebbero eventuali orpelli in aggiunta che però non spostano il significato del presidente del Genoa. Peraltro Milito salterà Torino e Lecce in campionato e la sfida di Coppa Italia con l’Inter a causa di una infiammazione al retto addominale. Per quanto concerne poi Marek Hamsik, che piace molto a Mourinho come ad un’altra cinquantina di allenatori, il Napoli al momento sta trattando solo le eventuali cessioni di Amodio e Bogliacino, il resto della squadra è stato blindato da De Laurentiis.
Per ora fanno fede le ultime parole di Massimo Moratti: «Resteremo come siamo», rafforzate da un desiderio di Josè Mourinho: «Vorrei chiudere la stagione con questo gruppo». L’Inter sta cercando di agevolare Dacourt che non trova spazio, è attenta sul fronte Crespo e se arriva una buona offerta apre la trattativa Mancini. Il lavoro vero probabilmente è già stato fatto e si chiama Didier Drogba, in arrivo a giugno su espresso desiderio di Mourinho. Poi se Lotito chiede 14 milioni per Tommaso Rocchi non si apre neppure il libro degli appuntamenti. Piuttosto l’Inter è alle prese con una nuova emergenza: nella squadra già fatta per la ripresa del campionato contro il Cagliari, salta la pedina Stankovic, vittima di un risentimento collaterale del ginocchio sinistro, una distorsione per intenderci.
Sullo stesso piano il Milan: l’operazione ritenuta più interessante resta quella del francese Mexes, molto subordinata al recupero di Nesta e alla valutazione di Senderos, al momento impossibile. Ma anche Philippe Mexes è un botto di giugno, anche questo probabilmente già concluso. Strappare Agger e Pennant al Liverpool non è una operazione semplice e non sembrano, visti gli ultimi acquisti di via Turati, due calciatori in linea con il resto del gruppo. A giugno resta viva la pista che porta all’ex udinese Dossena, ora al Liverpool senza molto spazio.

da lastampa.it

9/1/2009 (17:53) - LE CONVOCAZIONI PER INTER-CAGLIARI
Mourinho, continua il pugno duro con Balotelli e Adriano


«Balotelli è un giocatore come gli altri, alla pari di Dacourt, Bolzoni e Burdisso. Non capisco perchè si parli tanto di lui», dice il tecnico portoghese
MILANO
Dopo la lunga vacanza riparte il campionato con l’Inter di Josè Mourinho prima delle grandi a scendere in campo.
Domani sera contro il Cagliari non ci saranno Balotelli e Adriano. I due giocatori, per motivi diversi, sono stati in questi giorni al centro di polemiche e voci di mercato. Mourinho ha deciso di non inserirli nella lista dei giocatori che domani sera affronteranno la squadra di Allegri.

Ma se per il brasiliano Mourinho offre una spiegazione «soft» («si sta allenando con altri giocatori per giocare martedì contro il Genoa, sto pensando a due partite contemporaneamente»), per Balotelli non si risparmia lanciandogli messaggi forti e chiari. «C’è chi dice che Mario ha giocato poco. Balotelli - ha precisato l’ex tecnico del Chelsea - ha giocato tredici partite per un totale di settecentododici minuti spesi in campo, dopo Ibra è l’attaccante che ha giocato di più. La quantità quindi c’è, per la qualità bisogna aprire un discorso a parte».

Mourinho fa capire chiaramente che attorno alla giovane stella interista gravita un’influenza che non gli piace affatto. «Non so se Mario non vuole rimanere all’Inter oppure è il fratello procuratore che non vuole che resti - ha commentato lo Special One tra il serio e il faceto - A me piace che i giocatori pensino con la propria testa e non con quella degli altri perchè il frutto di questa cosa lo si vede in campo».

Ma le stilettate lanciate alla punta dell’Under 21 non sono finite. «Balotelli è un giocatore come gli altri, come Dacourt, Bolzoni e Burdisso. Non capisco perchè si parli tanto di lui. Non mi fa piacere - ha proseguito Mourinho - che lui non sia felice o se non è felice il suo procuratore e per questo non è felice lui. Io spero che lui giochi bene, questo mi farebbe molto piacere».

Domani le questioni di mercato legate alle punte interiste non influenzeranno la squadra. Il Cagliari ha chiuso il 2008 in crescendo e punta a ricominciare il nuovo anno da dove aveva interrotto il vecchio. Mourinho lo sa e predica attenzione. «Il Cagliari è una squadra che mi piace molto - continua - Gioca un 4-4-2 dinamico. Non sarà sicuramente una partita a senso unico e dovremo stare attenti».
In attacco Allegri schiererà Acquafresca, punto giovane, forte e soprattutto di proprietà della società di Via Durini. Mourinho trova il modo di provocare la giovane punta dell’under di Casiraghi. «Acquafresca è un giocatore che mi piace molto, non ha bisogno di giocare bene domani per confermare le mie impressioni. Anzi - ha scherzato l’ex tecnico del Porto - se domani gioca bene magari mi arrabbio e lo lascio un altro anno a Cagliari».

da www.inter.it

Inter-Cagliari: arbitra Pierpaoli
Venerdì, 09 Gennaio 2009 12:15:08
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 12:15:08]

MILANO - Sarà Nicola Pierpaoli della sezione arbitrale di Firenze a dirigere Inter-Cagliari, anticipo serale della 18^ giornata di andata della Serie A Tim in programma domani, sabato 10 gennaio, presso lo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro (ore 20,30). Gli assistenti saranno Giordano e Ghiandai. Il quarto uomo invece, Rosetti.
Per Pierpaoli si tratta dell'esordio assoluto con i nerazzurri. Sinora il fischietto di Firenze ha diretto sei gare nella massima serie con uno score di una vittoria per la squadra di casa, quattro pareggi e un successo per la squadra ospite. Inoltre Pierpaoli ha concesso un totale di tre tiri dal dischetto, deciso 28 ammonizioni e una sola espulsione.

Questo il quadro completo delle designazioni arbitrali della 18^ giornata della Serie A Tim:

BOLOGNA - CHIEVO TREFOLONI
CARRETTA - PAPI
IV°: BARACANI

FIORENTINA - LECCE MAZZOLENI
COSTA C. - IANNELLO
IV°: BRIGHI

GENOA - TORINO Sabato 10.01 h. 18:00 DAMATO
PIRONDINI - MAGGIANI
IV°: SACCANI

INTER - CAGLIARI Sabato 10.01 h. 20:30 PIERPAOLI
GIORDANO - GHIANDAI
IV°: ROSETTI


JUVENTUS - SIENA RUSSO
FAVERANI - STEFANI
IV°: GERVASONI

NAPOLI - CATANIA CELI
LION - PADOVAN
IV°: TOMMASI

PALERMO - ATALANTA GIRARDI
CINI - BIANCHI G.
IV°: CAVARRETTA

REGGINA - LAZIO BERGONZI
FERRANDINI - GALLONI
IV°: PERUZZO

ROMA - MILAN Domenica 11.01 h. 20:30 MORGANTI
ROMAGNOLI - DI LIBERATORE
IV°: STEFANINI

UDINESE - SAMPDORIA VALERI
PUGIOTTO - CARIOLATO
IV°: GAVA

Ufficio Stampa

Appiano: verso il Cagliari, la rifinitura
Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:18:26
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:18:26]

APPIANO GENTILE - Seduta di rifinitura mattutina per la squadra in vista di Inter-Cagliari, anticipo serale della 18^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma sabato 10 gennaio 2009 allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.30). La squadra si è allenata anche oggi sul campo 'della tribunetta': riscaldamento e serie di partitine a tema.
Sedute differenziate, secondo le esigenze individuali, per Maicon e Patrick Vieira. Per Dejan Stankovic solo terapie a causa del trauma distorsivo al ginocchio sinistro riportato durante l'allenamento di ieri (gli esami hanno evidenziato solo un risentimento al collaterale interno).

Ufficio Stampa

Inter-Cagliari: 19 convocati
Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:25:03
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:25:03]

APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 19 nerazzurri per Inter-Cagliari, gara valida per l'anticipo serale della 18^ giornata della Serie A Tim 2008-2009 in programma domani, sabato 10 gennaio 2009, allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20,30).

Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni;

Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 6 Maxwell, 25 Walter Samuel, 23 Marco Materazzi, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;

Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 7 Luis Figo, 11 Luis Jimenez, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari, 33 Amantino Mancini, 77 Ricardo Quaresma;

Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo.

Ufficio Stampa

Mourinho: "Cagliari, non gara a senso unico"
Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:34:54
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:34:54]

APPIANO GENTILE - Prima conferenza stampa del nuovo anno per José Mourinho alla vigilia di Inter-Cagliari, gara valida per la 18^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma domani, sabato 10 gennaio '09, allo stadio "Giuseppe Meazza " in San Siro (ore 20.30). Tra i non convocati, per la prima gara casalinga dei nerazzurri del nuovo anno, c'è Mario Balotelli, ma si sbaglia chiunque pensi che questa decisione sia un messaggio diretto esclusivamente a lui: "Le convocazioni sono un messaggio per tutti. In questo momento non posso permettermi di pensare solo alla sfida contro il Cagliari. Sono costretto a guardare oltre, al Genoa e all'Atalanta. Anche Adriano e Burdisso non sono tra i convocati: non saranno in campo domani sera, ma sanno già di giocare martedì". Non si può dire quale sarà invece la partita di Mario Balotelli visto che, come ricorda Mourinho "con 13 presenze e 712 minuti giocati, Mario è il secondo attaccante con più minuti in campo dopo Ibrahimovic".

E, parlando del 18enne attaccante, si arriva a parlare di calciomercato: "Il nostro gruppo è forte così e mi piacerebbe finire con loro perché è giusto che tutti realizzino il progetto iniziale. Non dirò mai a nessuno di andare via. Sono soddisfatto, però il mercato è come una porta di un saloon del far west: si aprono e si chiudono in entrambe le direzioni". Intanto, domani sera, è Cagliari, è nuovamente campionato. "La squadra allenata gioca in modo positivo proprio perché positivo l'atteggiamento del suo tecnico. Sarà difficile e non sarà una gara a senso unico". Nessuna anticipazione sulla formazione tranne un possibile ballottaggio tra Davide Santon e Javier Zanetti e nessuna preoccupazione per i piccoli problemi che lasciano ai box Patrick Vieira e Dejan Stankovic. In chiusura, Mourinho si è espresso anche sull'importanza della Coppa Italia, sul buon esito del ritiro appena terminato e sull'importanza di continuare a far punti per arrivare al traguardo scudetto.

Fra pochi minuti, su Inter.it, la versione integrale delle dichiarazioni del tecnico nerazzurro.

Foto: l'ultima seduta prima del Cagliari
Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:46:41

APPIANO GENTILE - Freddo intenso, ma splendida giornata di sole al centro sportivo "Angelo Moratti" in vista della ripresa del campionato. Domani sera, allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, torna la Serie A Tim 2008-2009 con l'anticipo Inter-Cagliari (ore 20,30). Stamane, allenamento di rifinitura del quale www.inter.it vi propone le immagini in esclusiva.

Ufficio Stampa

Foto: Figo, il campione, un esempio
Venerdì, 09 Gennaio 2009 14:58:52

APPIANO GENTILE - Luis Figo non ha mai tempo per i ricordi. Gioca da tanto, ha vinto tantissimo, è stato re prima al Barca e poi al Real Madrid, ha vinto il Pallone d'Oro e, da quando veste la maglia nerazzurra, ha assaportato il gusto di tutti i possibili successi in Italia. Luis Figo è storia del calcio, ma vederlo in campo ogni giorno, anche per la più semplice e classica delle partitelle, è una soddisfazione in più: un esempio per tutti.

Inter.it vi propone, in esclusiva, le immagini del campione portoghese nella seduta di rifinitura prima del Cagliari.

Ufficio Stampa


Mourinho: "Santon futuro e orgoglio dell'Inter"
Venerdì, 09 Gennaio 2009 15:16:22
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 15:16:22]

APPIANO GENTILE - Domani è il giorno di Inter-Cagliari, gara valida per l'anticipo serale della 18^ giornata della Serie A Tim 2008-2009, in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20,30). José Mourinho ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa dopo la seduta mattutina dei nerazzurri al centro sportivo "Angelo Moratti".

Inter.it vi propone la versione integrale della conferenza stampa del tecnico nerazzurro.

Mourinho: tra i convocati non c'è Mario Balotelli. È un messaggio al ragazzo?
"Ho convocato 19 giocatori, è un messaggio ai ragazzi. Non è un messaggio la non convocazione di Mario. Poi ci sono altri giocatori che non sono convocati, ma che sanno già che saranno utilizzati martedì in Coppa Italia contro il Genoa. Io, e non i ragazzi, in questo momento devo pensare a due partite allo stesso tempo. Ora penso al Cagliari, che sarà una partita difficile, ma non posso non considerare la partita di martedì. Adriano oggi non è convocato, però sta facendo un lavoro particolare per giocare martedì. Burdisso non è nei convocati, ma sarà titolato contro il Genoa. C'è già in essere una serie di scelte da parte di un allenatore che pensa a due gare nello stesso momento".

Lei e la società avete sempre detto di sperare di arrivare alla fine della stagione con questo gruppo, si aspettava certe uscite come quella del fratello di Mario Balotelli? L'ha sorpresa la necessità di Mario di avere più spazio?
''Non so molto bene cosa rispondere... Il nostro gruppo è forte, non ho bluffato quando ho detto che mi piacerebbe iniziare e finire la stagione con lo stesso organico. È giusto che un gruppo che ha iniziato un progetto e un sogno il primo giorno possa arrivare tutto insieme alla fine per, come ho detto tempo fa, festeggiare o non festeggiare. Festeggiare tutti insieme o non festeggiare e soffrire tutti insieme una stagione di frustrazione, cosa che ovviamente noi non vogliamo. Personalmente sarò soddisfatto se rimaniamo tutti, non dirò mai a uno dei miei giocatori che voglio che vada via prima della fine di gennaio. Non lo dirò mai a nessuno. Sono soddisfatto. Ovviamente un allenatore, quando il mercato è aperto, non può pensare che sia chiuso: il mercato è come una porta tipo far west, che si può aprire in entrambe le direzioni. E la nostra porta è come quella di tutte le squadre nei periodi di mercato aperta ma dico che veramente mi piacerebbe finire la stagione con tutti questi giocatori'.

Domani sarà squalificato Maicon: è possibile vedere il giovane Santon al suo posto dal primo minuto?
"Santon è convocato. Ho convocato un gruppo di giocatori nel quale è facile capire che solo un portiere non sarà in campo o in panchina. Perche ho fatto questo? Perché domani si allenano comunque tutti i giocatori e, se c'è un problema con qualcuno, ho l'opportunità di avere tutti qui a disposizione e non ho bisogno di chiamare nessun altro. Anche perché desidero che, chi sa già di giocare in Coppa Italia contro il Genoa si concentri sulla sua partita. Così, ad esempio, Burdisso sa che quella di martedì è la sua partita e il modo di preparala può essere diverso e questo vale anche per Adriano. Nel senso che domani loro possono fare un lavoro differente. Santon per me è il giocatore del futuro qui all'Inter. È un giocatore che sarà orgoglio per tutti quelli che hanno lavorato con lui nel settore giovanile. Devo valutare se schierarlo perché la squadra domani non avrà un giocatore come Strankovic che per noi è veramente importante, poi non ci sarà neppure Maicon. Quindi devo decidere se quella di domani è la partita giusta per farlo esordire dall'inizio o se, ad esempio, dovesse essere più utile l'esperienza di Zanetti come terzino".

Ufficio Stampa

Mourinho agli inglesi: "All'Inter sto alla grande"
Venerdì, 09 Gennaio 2009 16:10:34
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 16:10:34]

APPIANO GENTILE - Al termine della conferenza stampa, José Mourinho ha risposto alle domande dei cinque giornalisti inglesi presenti al centro sportivo "Angelo Moratti". Il prossimo incontro della Uefa Champions League e la situazione non ottimale che attraversa l'ex Chelsea del tecnico portoghese scatenano la curiorità dei cronisti di Londra.

Inter.it vi propone la traduzione letteraria.

Va a vedere Manchester United contro il Chelsea domenica? Quando vede il Chelsea la considera ancora come la sua squadra oppure solo la squadra ora allenata da un altro tecnico?

"È ancora difficile per me parlare di quello perchè tutti sanno che era la mia squadra, la mia passione, e che non era facile per me andare via, e che non era facile per me vivere sette mesi senza il Chelsea. Ma è facile adesso perchè amo stare qui. Posso pensare che se rimango molto tempo all'Inter, sarà passione anche qui, perchè amo questa squadra. Ma vedo il Chelsea in una maniera differente rispetto alle altre squadre. Spero che ottengano successo, che vincono, ma ovviamente non è più la mia squadra. Non ci sono i miei giocatori lì. Ivanovic, Anelka, Deco: il Chelsea è una squadra diversa, ora. Però, in questo momento, la mia concentrazione è sul Mancaster United. Devo studiarlo al massimo. Vado a vederlo domenica perchè è una buona occasione, dal vivo è sempre diverso, offre una visione più completa. Cercheremo di sapere il più possibile per essere preparati ad affrontarli".

Prenderà un bicchiere di vino con Alex Ferguson?

"Sicuramente".

Le sembrerà strano tornare all'Old Trafford e vedere il Chelsea?

"Sarà la prima volta che tornerò in Inghilterra. Non sono tornato neanche per fare shopping o per vedere la mia casa a Londra. È la prima volta che torno in Inghilterra dopo un anno. Andrò all'Old Trafford dove ho vissuto dei grandi momenti. Andrò ad una partita del Chelsea dove sicuramente vedrò nelle tribune persone alle quali voglio bene e gente con la quale so di avere molto feeling. Probabilmente non avrò la possibilità di vedere giocatori o staff, ma sentirò di nuovo quel feeling e sarà emozionante."

Che cosa prova e come giudica la posizione nella quale si trova Scolari?

"Credo si trovi in una buona posizione. È negli ottavi della Champions League e tutte le squadre qualificate agli ottavi possono vincere la competizione. È secondo in Premiership, con una piccola distanza. È ancora possibile per loro vincere il titolo. Ha un'altra partita da giocare con il Southend: non è stato un buon risultato a Stamford Bridge, ma sono ancora vivi. Hanno la possibilita di avanzare in FA Cup. Hanno perso in Carling Cup, vero, ma a volte il calcio è così. Chelsea non può vincere la Carling Cup ogni anno. L'hanno vinto due volte negli ultimi quattro. Non è un dramma. Possono farcela. Hanno la qualità per poterlo fare".

Chi vincerà il titolo in Inghilterra? Il Chelsea può vincerlo? Credo che il Liverpool sia abbastanza forte per vincere quest'anno?

"Non credo sia una sorpresa per il Liverpool essere lì. Per me è una sorpresa se il Liverpool negli ultimi quattro anni è a venti, trenta punti indietro a dicembre. Questo era la vera sorpresa. Stanno facendo molto bene e questo non è una sorpresa. Hanno un buon allenatore, buoni giocatori, tradizione, pubblico. Credo che hanno tutto, quindi possono farcela sicuramente. Il Manchester United ha due partite in meno e può essere lì se le vince. Il Chelsea è lì. È bene che anche l'Arsenal va nella stessa direzione. C'è del grande calcio, ci sono dei grandi momenti, delle partite incredibili. Ma credo che sarà una corsa tra Liverpool, Chelsea e Manchester United. Dal punto di vista psicologico la partita di domenica è una partita importante. La squadra che vince avrà una spinta notevole".

Il Chelsea ha perso quel record incredibile che aveva con Mourinho. Hanno perso quell'aria di invincibilità che avevate creato?

"No. Quando io ero lì parlavo sempre di quello con la mia gente perchè può capitare in qualisiasi giornata. È stato un record talmente incredibile, devi essere pronto. Puoi perderlo in qualunque momento. E la cosa importante quando perdi la gara numero 70, la gara numero 71, la gara numero 80, è che devi pensare perchè eri così forte per così tanto tempo, è che puoi farlo ancora se eri forte per così tanto tempo. Non devi lasciarti impressionare da una sconfitta perchè a chiunque può arrivare una sconfitta. Credo che fosse naturale. Non era naturale quattro anni senza una sconfitta... Penso che hanno bisogno di uno, due, tre, quattro, cinque buoni risultati consecutivi in casa per riavere quel feeling, non di essere imbattibili, perchè nessun è imbattibile nel calcio, ma di avere quel feeling di poterlo fare ancora in casa. Non un record, perchè credo quel record rimarrà quasi imbattibile, ma di avere quel feeling, di essere veramente forti in casa".

Se dovessi nominare la cosa che più le manca di Londra?

"Non posso dire che è il mio ristorante preferito perchè il mio ristorante preferito a Londra era uno italiano, ovviamente. E posso mangiare italiano qui ogni giorno. Non posso dire lo shopping perchè è molto buono anche qui in Italia. Veramente non lo so. Sono felice qui. Non c'è nessuno che mi manca particolarmente. Il calcio era incredibile, con il Chelsea c'è stato un grande feeling, ma sto alla grande qui e sto acquisendo quel feeling con l'Inter. Va tutto bene".

Ufficio Stampa

Mourinho: "Un buon vantaggio non è decisivo"
Venerdì, 09 Gennaio 2009 16:54:30
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 16:54:30]

APPIANO GENTILE - Questa la terza sintesi della conferenza stampa di José Mourinho in vista di Inter-Cagliari, gara valida per l'anticipo serale della 18^ giornata della Serie A Tim 2008/09, in programma allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, a Milano (ore 20.30):

Mourinho: quanto tenete veramente alla Coppa Italia, competizione che in Italia è sempre un pò snobbata? Il fatto che probabilmente ci sarà Diego Maradona in tribuna condizionerà le sue scelte?

"Noi non snobberemo sicuramente la Coppa Italia perchè arrivo da una cultura nella quale, se in quella competizione con il Chelsea affrontavamo una squadra di terza divisione inglese, c'erano comunque cinquantaduemila persone allo stadio. E poi la coppa nazionale è una competizione che io non ho mai vinto in Italia e mi fa sempre piacere vincere qualcosa di nuovo, come è successo con la Supercoppa italiana in agosto. Magari in Italia snobbano anche quella, io sicuramente no. È stato il primo trofeo che ho vinto qui in Italie e mi ha fatto piacere. Se la Coppa Italia è snobbata e io posso fare qualcosa, anche minimante, per invertire questa tendenza, lo faccò volentieri. Intanto giocheremo contro una squadra forte, ovviamente ci sarà qualche cambio anche perchè qualcuno avrà bisogno di riposare. Giocheranno Adriano, Burdisso e Maicon. Ibra? Penso che andrà in panchina. Ma sto parlando oggi e non so come sarà nei prossimi giorni. In ogni caso giocheremo con una squadra forte, dimostreremo grande rispetto per questa competizione. La Tim Cup, tra l'altro, è una competizione corta: se dovessimo arrivare in finale saranno al massimo cinque partite in più. Questo è un altro motivo per il quale possiamo giocare con una squadra forte. Maradona sarà in tribuna? Per prima cosa gli chiederò un autografo per mio figlio, e lo dico senza scherzare. Maradona è Maradona. Può piacere o non piacere ma è sempre Maradona, è la storia del calcio e per me sarà un piacere incontrarlo. Di certo la sua presenza non condizionerà le mie scelte e credo che Maradona non abbia bisogno di una partita per giudicare giocatori del calibro di Zanetti, Cambiasso, Burdisso, Crespo, Cruz o Samuel. Possono tutti giocare in nazionale e Maradona non ha bisogno di una partita per giudicarlo, però sarà un piacere averlo come ospite allo stadio".

Che cosa pensa del Cagliari, squadra dove gioca un attaccante di proprietà dell'Inter (ndr.: Robert Acquafresca) che il prossimo anno potrebbe essere a disposizione di Mourinho?

"Il Cagliari mi piace perchè gioca positivo. Anche se non conosco personalmente il suo allenatore, Massimiliano Allegri è un tecnico che mi piace perchè una squadra è quasi sempre la faccia del proprio allenatore. Allegri è bravo e gioca un calcio positivo: attua un4-4-2 dinamico con giocatori a centrocampo che sanno creare e arrivare in zona offensiva, possiede qualche giocatore di qualità, insomma è una squadra che mi piace. Per me sarà sicuramente una partita difficile. Sarà complicato per noi segnare e poi c'è sempre il rischio che una squadra come il Cagliari arrivi in zona gol. Non sarà certo una gara a senso unico, sarà una sfida aperta. Non cì sarà bisogno che Acquafresca giochi bene domani per farsi apprezzare maggiormente da me. (ndr. sorride) Anzi se gioca troppo bene mi arrabbio e magari resta a Cagliari una stagione in più... ".

Quando spera di recuperare veramente Vieira? Avete considerato l'eventualità di un intevento chirugico?

"Credo che lui possa tornare ad allenarsi sul campo già da domani. Patrick ha lavorato dall'inizio del ritiro invernale, poi si è fermato per un paio di giorni, ora pensiamo che domani torni ad allenarsi. Non credo che potrà giocare martedì. C'è una possibilità che giochi con l'Atalanta, al massimo la settimana dopo. Non sono preoccupato per la sua carriera, assolutamente no. Il suo è un infortunio difficile, ma non è una situazione drammatica vicina al rischio. Lui può dare alla squadra prestazione in accordo con il suo potenziale, con la sua esperienza e con la sua qualità. Le sue caratteristiche sono sempre benvenute, è sempre importante quello che Patrick può portare alla squadra. Stiamo tutti lavorando insieme perchè possa tornare presto a giocare con noi e con la sua nazionale. Per quanto riguarda un intervento chirurgico non è una soluzione alla quale abbiamo pensato".

Sia Milan che Juventus, in queste settimane, hanno parlato molto della possibilità di recuperare i punti di distacco che hanno sull'Inter...

"Mi sembra assolutamente normale che qualcuno nella Juve o nel Milan dica che è possibile riprendere l'Inter in classifica, e lo dico perchè questa è una cosa realmente possibile. Sei o nove punti possono essere tanti, ma possono anche non esserlo. Possono essere importanti per noi, ma non decisivi. Se noi sbagliamo, se non siamo carichi o pensiamo che sia già tutto fatto non sarebbe la prima volta nel calcio che una squadra a gennaio esce da dietro e arriva prima in classifica. E io non ho neanche bisogno che Del Piero, Kakà, Ancelotti o Ranieri dicano di credere di poterci raggiungere perchè so già che loro vogliono arrivare davanti a noi e pensano di poterlo fare. Se io fossi nella loro posizione direi esattamente le stesse cose. Non si può gettare la spugna con se mesi di competizioni ancora da disputare. E ' ovvio che loro devono pensare queste cose".

Ufficio Stampa

Sky: tutto Muntari a "Special100one"
Venerdì, 09 Gennaio 2009 18:28:10
[FOTO Venerdì, 09 Gennaio 2009 18:28:10]

MILANO - Trenta minuti solo nerazzurri su Sky Sport. Il canale satellitare dedica una lunga e ricca parentesi dei suoi programmi all'Inter. La trasmissione, dal titolo "Special100one", va in onda ogni venerdì alle ore 18.30 (e in replica a mezzanotte) sul canale 201. Nella puntata odierna di "Special100one", oltre all'attualità in vista di Inter-Cagliari, un'intervista al ghanese Sulley Muntari.

Inter.it vi propone la versione integrale di quanto dichiarato dal centrocampista nerazzurro:

Muntari: in estate l'Inter ha fatto tre acquisti importanti, si può dire che lei è quello che sinora non ha deluso?
"Deluso? Anche gli altri due non sono deluso, solo che non hanno giocato di più, sicuramente arriverà il momento giusto anche per loro. Io ho avuto fortuna di giocare tante partite a parte quelle nelle quali ero squalificato, e poi la fortuna di avere segnato 2-3 gol importanti. Con questa squadra è molto facile inserirsi e fare bene se fai tutte le cose bene, perchè tutti sono forti".

L'ha agevolata il fatto di conoscere bene il campionato italiano?
"Sì, certo, anche quello mi ha aiutato,. Perchè io sono già stato in Italia e conosco molto bene questo calcio, però non ero mai stato in uno spogliatoio di una grande squadra. La mia prima esperienza è qui all'Inter e sono molto contento di esserci".

Quanto l'ha caricata Mourinho quando ha dichiarato che lei era la sua prima alternativa per il centrocampo nerazzurro se non fosse arrivato Lampard?
"Molto. Prima che arrivassi qui, mi ha chiamato in Inghilterra e mi he detto che la sua prima scelta era Lampard, non non fosse arrivato pensava a me. Gli ho risposto che ero pronto e che, se mi avesse chiamato, sarei venuto. Non è andata bene per Lampard e mi ha chiamato, io non ci ho pensato una secondo e ho accettato".

All'Inter è diventato l'uomo dei gol pesanti...
"Dipende da come giochiamo: se siamo tre centrocampisti con Cambiasso che sta davanti alla difesa, io e Zanetti abbiamo la possibilità di spingerci avanti. In attacco abiamo tanti campioni che vengono marcati stretti dai difensori, così noi centrocampisti possiamo approfittarne per inserirci. Sono molto contento così".

Quanto è stato importante perlei il gol alla Juventus?
"Era molto molto importante per me, ma soprattutto per la squadra. I punti che abbiamo preso quella sera sono stati importanti. Il gol se arriva arriva, ma viene dopo, è più importante giocare bene e che l'Inter vinca. Io quella sera non ho giocato benissimo, ma con un po' di fortuna ho segnato".

Mourinho è l'allenatore più completo che ha avuto: che cosa le piace di lui?
"Sicuramente tutto, è un allenatore che sa bene gestire suoi giocatori, li difende in qualunque modo, ogni giorno cambia modo di allenarsi. Non mi ricordo l'allenamento che ho fatto il primo giorno, ogni volta si cambia. Ti mette nelle condizioni ideali per fare bene, ti insegna tutto nei minimi dettagli".

Che qualcosa, una frase particolare, che Mourinho le dice per stimolarla?
"A me basta guardarlo quando entro nello spogliatoio prima della partita, mi carica a nche se non dice niente. Basta guardarlo in faccia per caricarti, anche se lui non apre bocca".

Come si è trovato all'Inter?
"In questa casa, da quando sono entrato, ho visto una famiglia. Non ci sono gruppi divisi, siamo tutti insieme, per questo che andiamo tutti dalla stessa parte. Per fortuna abbiamo il nostro presidente, lui è tutto, anche tifoso. Dopo la partita sta con noi sino alla fine, ha tante cose da fare però sta con noi. Se il nostro presidente sta conte, tu hai ancora di più il dovere di dare tutto per la squadra".

Vincere la Champions League è un chiodo fisso nella vostra testa?
"Sabato abbiamo la partita contro Cagliari, dobbiamo fare bene e conquistare i 3 punti, poi ci sarà l'Atalanta. Quando si avvicinerà la Champions, penseremo al Manchester".

Ma voi temete un po' la squadra campione d'Europa e del mondo?
"Anche noi siamo forti, anche Inter è forte e anche loro hanno paura di noi perchè non siamo una squadra fascile da battere. Nella prima parte della Champions League non abbiamo fatto bene, però abbiamo imparato dagli errori e sicuramente giocheremo due grandi partite contro il Manchester. Ma prima pensiamo al campionato".

Lei era stato in prova la Manchester United, perchè non l'avevano presa?
"Era il 2000-2001, prima dell'Udinese. C'era un problema di peresenze in nazionale".

È vero che Luciano Spalletti voleva portarla alla Roma?
"Non lo so, però sono stato molto bene con lui a Udine. Adesso sono all'Inter".

Mourinho ha dichiarato che l'Inter, in questo 2009, deve migliorare in tutto....
"Io devo crescere di più, degli altri non so, anche perchè se crescono ancora diventano dei mostri... La speranza in questo 2009 è fare molto bene per l'Inter e vincere tanti trofei con l'Inter".

Sente un po' di prevcenzione nei suoi confronti da parte degli arbitri?
"Non vado in campo per fare male a qualcuno, ma per vincere. Qualche volta può capitare di essere in ritardo e non riuscire a frenarmi, però sto migliorando e fa parte del calcio".

Il Cagliari vi preoccupa?
"Preoccupazione non credo perchè vedo come ci stiamo allenando in questi giorni. Faccio parte di una squadra che negli ultimi anni ha fatto molto bene, guardo com'è l'approccio alle partite dei miei compagni e cerco di imitarli. Nessun pericolo, noi vogliamo vincere ogni partita per arrivare fino alla fine".

Quando la Nigeria vinse l'Olimpiade si disse che era il momento buono perchè una squadra africana vincesse un Mondiale...
"Il momento giusto arriverà. Adesso ci sono tanti giocatori africani che giocano in grandi club, abbiamo allenatori bravi, arriverà il momentio giusto. Non so se nel 2010 o nel 2014, però un giorno una nazionale africana vincerà il mondiale".

Magari lei convincerà José Mourinho ad allenare una nazionale africana?
"Magari il mister potesse venire da noi".

Quando pratica il Ramadan e non mangia non è un po' problematico allenarsi e giocare?
"No, i primi giorni sei un po' debole ma poi ti abitui. Poi io è da quando sono piccolo che faccio Ramadan".

È vero che lei ama dormire e non ama la vita notturna?
"Mi piace tanto dormire, in discoteca non vado spesso. Qualche vlta si, ma non spesso".

La sua ragazza vive con lei?
"È nata in Canada, creasciuta a New York, poi è venuta e a Udine a vivere con me. Stava a Londra quando io ero a Portsmouth, ma a lei piace molto l'Italia. Se siamo gelosi della nostra vita privata? Io sì, lei tanto".

Ufficio Stampa


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