Saturday, January 10, 2009

10 01 2009 Tutto su F.C.Internazionale

da gazzetta.it

da oleole.it/blogs/iostoconmancini

INTER-CAGLIARI: 5 MOSSE SUL TACCUINO DI MOURINHO

Postato da SimoneNicoletti
Sabato, 10 Gennaio 09, 10:39 M.

TROVARE UNA ALTERNATIVA ALLE PENETRAZIONI DI MAICON. Normalmente il brasiliano rappresenta il 50%delle nostre soluzioni offensive e non siamo abituati a fare a meno di lui. Ibra dovrà essere ancora più responsabilizzato, meglio accompagnato dal trequartista, Figo, e dai centrocampisti. Maxwell contro Fini può fare male.

CRUZ TITOLARE. Ai sardi manca la difesa titolare. Cruz accanto a Ibra è la soluzione migliore per avere peso e prolificità davanti. Non dovrebbe essere complicato trovare la via della rete.

ATTENZIONE ALLE POSIZIONI DI COSSU E JEDA. Allegri schiera un 4-3-1-2 molto dinamico che in fase di non possesso lascia solo Acquafresca come punta. Cossu e Jeda sono i primi a fare pressing e i primi a ripartire. Occhio alla distanza fra i reparti perchè raramente il Cagliari esce dal campo senza aver dato tutto e giocato un buon calcio.

DENTRO ZANETTI, FUORI SANTON. C'è la coppa Italia per giocare titolare e fare esperienza. Dall'inizio preferisco Zanetti: più sicurezza, specie dietro. Per il baby, se il risultato lo consente, c'è l'ultima mezzora.

4-4-2 PRIMA ALTERNATIVA. Se il risultato non si sbloccasse, l'ingresso di Quaresma e lo spostamento di Figo sulla fascia sarebbero l'opzione migliore, specie con due stoccatori davanti come Cruz e Ibra. Non mi sembra la serata di Jimenez e forse neppure del rombo.

SIMONE NICOLETTI

da tiscali.it

Serie A: Inter atteso all'esame Cagliari

La capolista Inter scende in campo nell'anticipo, che si preannuncia gelido visto il clima, di San Siro contro il Cagliari. Come nelle previsioni Mourinho, per il match di questa sera, ha deciso di non convocare i ribelli Adriano, che giochera' martedi' in Coppa Italia contro il Genoa, e Balotelli che sembra ormai ad un passo dall'addio. A centrocampo spazio cosi' a Zanetti, Cambiasso e Muntari, viste anche le assenze per infortunio di Stankovic e Vieira, con Figo che dovrebbe giocare dietro la coppia d'attacco Cruz-Ibrahimovic. In difesa spazio invece al giovane Santon vista la squalifica del brasiliano Maicon.

I rossoblu', reduci dal pari con la Reggina nell'ultima gara prima della sosta e alla ricerca di punti per mantenersi in una zona tranquilla della classifica, arriveranno a San Siro al gran completo, Acquafresca infatti ha recuperato e sara' schierato in attacco al fianco di Jeda, ad eccezione degli squalificati. In difesa, infatti, il tecnico Allegri, viste le assenze di Bianco e Lopez, dovra' schierare l'inedita coppia di centrali Canini e Astori.

Inter: Mourinho 'Devo pensare a piu' partite'

Adriano e Balotelli non sono stati convocati da Mourinho per l'impegno di questa sera contro il Cagliari. Il tecnico portoghese spiega l'assenza dell'avanti brasiliano sostenendo: 'Sta lavorando in modo diverso per giocare martedi'. In questo momento devo pensare a piu' partite contemporaneamente: penso al Cagliari che sara' difficile ma anche al Genoa'.

Mourinho si sofferma anche sulla mancata convocazione di Balotelli: 'Mi stupisco che si parli cosi' tanto di Mario. E' un giocatore come gli altri come Bolzoni, come Rivas, come Dacourt In attacco solo Ibrahimovic, fino a questo momento, e' rimasto in campo piu' a lungo di lui. Ha preso parte a 13 gare giocando 712 minuti: quasi il doppio del tempo di Cruz e quasi il triplo di quello di Crespo e Obinna. Mario, le sue opportunita' le ha quindi avute. La quantita' non e' mancata, la qualita' e' un'altra storia…'. Nell'elenco dei 19 convocati nerazzurri non figurano anche i nomi di Vieira e Stankovic entrambi infortunati.

da corrieredellosport.it

Inter, Balotelli: futuro incerto. Deciderà Moratti

Prossima settimana decisiva

Inter, Balotelli: futuro incerto. Deciderà Moratti© LaPresse

APPIANO GENTILE (COMO), 10 gennaio - Per il momento nien­te incontro chiarificatore. Corrado e Giovan­ni Balotelli, i fratelli-procuratori di Mario, non sono ancora stati ricevuti dal presidente Moratti al quale hanno intenzione di chiede­re la cessione in prestito del fratello per consen­tirgli di avere più spazio rispetto a quello che Mourinho gli concede. Dopo le dichiarazioni di mercoledì di Corrado ( «Vorremmo il prestito perché potrebbe essere una soluzione utile. Ab­biamo chiesto un incontro a Moratti e stiamo aspettando» ), le parti sembravano in procin­to di vedersi ieri e invece il faccia a faccia è stato rimandato. Sembra alla prossima setti­mana perché alla chiusura del mercato man­cano ancora più di 20 giorni e una decisione non è così imminente come vorrebbe la fami­glia Balotelli.

FAMIGLIA
- I fratelli di Mario, invece, vedo­no 6 mesi lontano da Milano come un’oppor­tunità da non perdere per far crescere Mario. Ieri sono rimasti spiazzati dall’attacco di Mourinho e quasi non hanno saputo dargli una spiegazione. Si aspettavano forse che certe considerazioni il portoghese le facesse al ragazzo nello spoglia­toio, mentre ultimamen­te i faccia a faccia tra i due sarebbero stati deci­samente meno frequenti. Tra le possibili destina­zioni italiane c’è il Bolo­gna; in Inghilterra inve­ce occhio al Chelsea, ma soprattutto al Manche­ster City e al Tottenham.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

da il giornale.it

sabato 10 gennaio 2009, 07:00

Mourinho ammonisce Balotelli ma la squalifica arriva da Moratti

nostro inviato ad Appiano Gentile
«Non so se è Mario a non voler stare qui o è suo fratello a volerlo, ma posso dire che a me piacciono i giocatori che pensano con la loro testa». Per l’anticipo serale di questa sera con il Cagliari non sono convocati Balotelli, Adriano e Burdisso con tre motivazioni differenti e Mourinho le ha spiegate: «Burdisso gioca martedì in coppa Italia con il Genoa, voglio che si concentri perché questa sarà la sua partita. Adriano sta lavorando a parte e anche lui giocherà in coppa Italia». Con Supermario la situazione è complicata, la sua non convocazione cade dall’alto e Mourinho è stato molto diretto: «Si deve remare tutti nella stessa direzione».
Il presidente ieri mattina non si è visto ad Appiano, ma non era a colloquio con Corrado Balotelli, fratello e procuratore del giocatore. La richiesta di un incontro c’è stata, ma Massimo Moratti ha pochissima intenzione di accoglierla, e comunque non ora. Ieri mattina Balotelli è stato il primo a lasciare il ritiro subito dopo l’allenamento, il suo clan ha intenzione di chiedere al presidente una cessione in prestito, sei mesi in Inghilterra per fare esperienza. La pista Chelsea è in piedi da circa un anno, Frank Arnesen lo ha seguito personalmente quando, a causa dell’infiammazione al tendine rotuleo di Ibrahimovic, Balotelli ne aveva preso il posto. L’interesse per Drogba dell’Inter e un’offerta più recente di 12,5 ml di euro del Chelsea per Supermario hanno dato nuovi segnali. Ma il Chelsea, non in floridissime condizioni economiche tanto che avrebbe chiesto a Ballack un taglio sul suo stipendio di 7 ml a stagione, non sembra così convinto dell’operazione e poi non accetterebbe mai un prestito di sei mesi. L’Inter non prende neppure in considerazione l’ipotesi di una cessione anche per una questione normativa non irrilevante: ora che è italiano e un prodotto della Primavera, Balotelli è fondamentale per le norme Uefa e la lista Champions. E poi perché il presidente è rimasto molto seccato e non intende gratificare nessuno, in questo perfettamente affiancato da José Mourinho che ha volutamente fatto il nome del procuratore ma ha difeso il giocatore: «Mario è un ragazzo fantastico, è facile avere un buon rapporto con lui e augurarsi che vada lontano. Per me è un dispiacere non convocarlo ma io non lavoro per lui o Cruz o Crespo o Ibra, la mia responsabilità è con l’Inter». Difficile pensare che sia stata un’uscita improvvisata, Mourinho sapeva che sarebbe stato l’argomento del giorno e si è preparato: «Lui ha giocato 13 partite per un totale di 712 minuti, il doppio di Cruz, il triplo di Crespo - e non aveva foglietti in tasca -. Se poi mi chiedete se sono contento del suo rendimento devo rispondere che non lo sono».
Ma non è finita lì. Mourinho ieri ha tenuto a mostrare un gruppo forte, compatto e con degli obiettivi da raggiungere: «Perché si parla tanto di Balotelli? Per me vale Santon o Bolzoni o Burdisso. Le convocazioni sono un messaggio per tutti, questo gruppo mi piace, qui ci sto bene e mi piacerebbe finire questa stagione con chi l’ha iniziata, si festeggia o si piange tutti assieme. La situazione di Balotelli mi dà fastidio perché a lui ho dato delle opportunità ma non ho ottenuto i risultati che mi attendevo». Un’umiltà che è mancata ma che il tecnico ha potuto apprezzare in altri: «Santon per me è il futuro dell’Inter, sarà l’orgoglio di tutti quelli che hanno lavorato con lui nel settore giovanile». Un’ultima botta a Supermario e a tutto il clan.

Ma il mercato, ha detto José, è come la porta di un saloon. Se Adriano non viene piazzato (al momento zero offerte), e se neppure Crespo trovasse una sistemazione, anche la pista Milito si raffredderebbe, ora è di 25 ml più la comproprietà di Obinna e il prestito dell’Imperatore. Intanto questa sera i campioni d’inverno ospitano il Cagliari: «E non sarà una partita a senso unico», ha commentato Mourinho che dovrà rinunciare allo squalificato Maicon, all’infortunato Stankovic e resta con il dubbio fra Zanetti o Santon per la difesa, Jimenez o Figo per il rombo, con il probabile rientro di Cristian Chivu.

sabato 10 gennaio 2009, 07:00

Il presidente «Come se l’avessi fregato a fargli firmare quel contratto...»

Se volete conoscere il pensiero di Moratti su Balotelli, leggete quello che ha detto Mourinho sul giovane talento nerazzurro. In pratica il tecnico ha fatto da portavoce al presidente che nelle ultime ore si è rifiutato di incontrare Corrado Balotelli, il fratello acquisito che fa da agente a Mario. «Il ragazzo è fantastico, può arrivare lontano. È facile avere un rapporto con lui, figuratevi quindi se mi piace lasciarlo a casa. Ma a me interessano i giocatori che decidono da soli, perché quelli che dipendono troppo dal pensiero degli altri, nel momento della responsabilità e delle pressioni, non sono preparati a rispondere. Balotelli ha disputato 13 partite per un totale di 712 minuti, il doppio di Cruz, il triplo di Crespo e Obinna, s’è impegnato, ma in qualità ha lasciato a desiderare. E io devo far giocare i migliori». Allora? «Allora bisogna capire se è Mario che non vuole rimanere nell’Inter o se è suo fratello».
Moratti potrebbe aggiungere che non si può ridiscutere un contratto da un milione e 200mila euro netti a stagione pochi giorni dopo averlo firmato. «Quasi che lo avessimo fregato, è una mancanza di rispetto. Dia prova di essere un campione con quella continuità che finora gli è mancata, vedrà che non si pentirà di far parte della nostra famiglia», ha detto a un amico di famiglia. In altre parole il presidente, che stravede per il giovanotto al pari di sua moglie Milly, s’è sentito tradito da chi, il fratello?, gli ha consigliato di porsi sull’Aventino. Per lui è un punto fermo dell’Inter, e non solo di domani. Guai a parlargli di cessione a titolo definitivo. Possibile invece un prestito temporaneo per permettergli di giocare a tempo pieno e dargli così la possibilità di mostrare per intero il suo valore. Senza alibi di sorta.
Con questo atteggiamento il presidente ha chiuso la porta in faccia a chi sperava di portare via il giovanotto a un prezzo competitivo. Milan compreso. Già perché in via Durini si sussurra che dietro il comportamento di Balotelli si celi l’interessamento dei cugini rossoneri. Vero o falso, poco importa: Mario resterà a lungo in nerazzurro, con buona pace di chi la pensa diversamente.

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